Capitolo 54

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Oh, I won't be silent and I won't let go

I will hold on tighter 'til the afterglow

And we'll burn so bright 'til the darkness softly clears


Ed Sheeran, "Afterglow"


ANNO 2020

4 giugno, giovedì

Città Grande


L'estate era ormai vicina, e il sole era sorto specchiandosi nel lago in tutto il suo splendore.

Le attività produttive avevano lentamente ripreso a funzionare, i negozi avevano riaperto, e lungo le strade di Città Grande c'era un allegro fermento di occhi che si osservavano da dietro le mascherine con la speranza di essersi lasciati l'incubo alle spalle.

Mentre il mondo muoveva i primi timidi passi alla ricerca della normalità, qualche piano più in su, dentro un moderno appartamento del centro, due anime inquiete erano giunte alla resa dei conti.

Tea era furibonda. Misurava a grandi passi la stanza in lungo e in largo sbuffando, pestando i piedi e imprecando in modo poco signorile.

Daniel invece se ne stava in silenzio sul divano, chino su se stesso e con le mani fra i capelli, senza riuscire a raccapezzarsi di quanto fosse accaduto.

Davanti a loro rimaneva, ormai inerte, il monitor che in quella lunga notte aveva rivelato loro la verità. Ai ragazzi non restava altro che affrontare lo shock di quelle scomode e sconcertanti scoperte.

"Ho sfidato tuo padre! L'ho indotto alla firma di documenti che non avrebbe mai autorizzato, ho commesso delle azioni illegali! Vittorio avrebbe potuto denunciarmi!" strepitava Tea, che si sarebbe strappata i capelli dalla rabbia.

"Ero così concentrato su altro da aver permesso che l'azienda di famiglia andasse in rovina... e che mia moglie venisse raggirata nel più subdolo dei modi, senza nemmeno accorgermi di quello che stava succedendo..." gracchiò in risposta Daniel, la voce strozzata.

"Mi sono fatta coinvolgere in un baratto ripugnante, non ho saputo ribellarmi, e tutto a causa delle mie stupide paure e del mio orgoglio!"

"Ho lasciato che il nostro matrimonio andasse in pezzi senza fare niente per impedirlo..." proseguì Daniel, insistendo a stropicciarsi il viso con le mani.

"Ma quello che è peggio di tutto, è che ho corso il rischio di farmi abbindolare da quell'essere ignobile per la terza volta, quando ci siamo rivisti due giorni fa!"

"E io che avevo dato credito a tutte quelle storie che Perla mi ha raccontato a cena, lo scorso autunno..."

"Aspetta, cosa hai fatto tu?!?" esclamarono entrambi in sincrono.

"Hai rivisto quel bastardo?" esplose Daniel alzandosi dal divano come una furia, livido in volto.

"Certo che ho rivisto Loris! Sei stato tu a convincermi che avevo una storia con lui! Era l'unico modo per sapere la verità e io dovevo capire! Tu, piuttosto, con che coraggio sei uscito a cena con quella vipera? Spero ti sia goduto il panorama sul suo gran davanzale!" lo incalzò Tea.

"E che cosa avrei dovuto fare, dimmi un po'? Eri diventata gelida come il ghiaccio. Lei ha detto che sapeva il perché, è stata lei a raccontarmi che ti vedevi con Loris!"

Non c'è una nuvolaWhere stories live. Discover now