Ricatti

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 96-


Masha era a cena, alla sua destra a capotavola c'era il padrone di casa che non faceva nient'altro che osservarla e Voin di fronte a sé che guardava solo il suo piatto. Da quanto poteva leggere dall'atmosfera Voin non era riuscito a convincere Boian.

Sospirò e si bevve un po' d'acqua per far andare giù meglio il cibo che stava mangiando.

<Masha ho sonno>

La donna guardando alla sua sinistra vide il bambino che aveva appoggiato il mento sul tavolo e accarezzandogli capelli la donna disse <finisci di mangiare e poi ti metto a letto>

Il bambino espose la sua guancia e se la fece accarezzare dall'accompagnatrice e chiuse gli occhi godendosi quel tocco.

Voin non riusciva a capacitarsi della dolcezza della donna, quando lavorava con lei pensava soltanto ai soldi e a come farne di più-

L'uomo guardò il bambino e realizzò una cosa fondamentale.

Ma non ne poteva essere certo, insomma dai, la Masha che conosceva lui era quella sempre calcolatrice e fredda, che non si dimenticava neanche di farsi dare un centesimo da coloro che le dovevano dei soldi!

Boian invece continuava a guardare la sua amata regalare carezze dolci a suo figlio.

Sorrise infastidito, pensare che avere un figlio gli dava fastidio, non aveva mia avuto in mente di avere figli, in realtà mai neanche di sposarsi ma guardando quei capelli ondulati castani aveva rimesso in considerazione quelle decisioni.

<Sasha> chiamò la donna ma vedeva che il bambino non gli rispondeva, possibile che si fosse addormentato così?

Cercò di smuoverlo un po' ma non si svegliava proprio!

Vide poi Artù saltare sulla sedia e mettersi sopra il bambino e notò che cominciò ad annusarlo.

Impossibile che puzzasse si erano fatti un bel bagno quella mattina!

Vide poi il gatto iniziare ad annusare il piatto del bambino e lo vide soffiare contro quello e scappare via dal tavolo facendo ribaltare il patto.

<santo Dio!> esclamò Voin e Masha spalancando gli occhi, prese un pezzo di carne che c'era nel piatto del suo bambino ma si sentì bloccare il polso da Boian.

Masha stringendo la forchetta con cui aveva raccolto quel cibo disse strattonando il polso e prendendosi in braccio il bambino <gli hai messo del sonnifero nel cibo!>

Voin spalancò gli occhi e vide l'espressione ferma e indifferente del suo superiore e guardò il bambino in braccio alla donna addormentato forzatamente.

<Ma dico sei impazzito?! Come ti permetti di fare queste cose Boian!> continuò ad urlare Masha.

<era fin troppo energico per i miei gusti->

<fin troppo energico?! È un bambino! Per fortuna che è energico se no ci sarebbe da preoccuparsi!>

Prese il capo di Sasha e lo appoggiò per bene a sé avendo paura che il collo potesse piegarsi troppo e poi fargli male al risveglio.

L'uomo vedendo quel gesto di premura strinse il tovagliolo che aveva in mano e disse < intanto sarebbe lo stesso andato a dormire quindi non trovo quale sia il problema!>

<il problema? Il problema e che adoperi questi mezzi per farlo addormentare!Ma cosa è un animale? Usi il sonnifero con tuo figlio?!>

Boian seccato da quella parola disse <vedo che usi la scusa del figlio solo quando ti è comodo!>

Masha guardò con collera Boian e fece per uscire dalla stanza quando vide due uomini mettersi davanti alla porta.

Girò il capo e vide Boian con le braccia incrociate guardarla con sfida.

<beh non sai tenere le redini della situazione e ti fai aiutare dai tuoi omini? Voglio vedere cosa succederà quando ti ritroverai da solo!>

Voin era ancora seduto al tavolo e vedendo la situazione non poteva crederci, ma che diamine stava facendo Masha!? Nessuno si era mai permesso di rivolgersi così a Boian!

<allora?! Mi lasci uscire o devo anche chiederti il permesso?!>

Boian strinse ancora di più il tovagliolo, non aveva mai sentito un sentimento così fastidioso, eppure cos'era?!

Nessuno aveva mai messo in dubbio le sue scelte, eppure quella donna!

<portate via il bambino e mettete la donna nella mia stanza!>

Masha si sentì prendere dalle spalle, dividerla un d'altra volta con la forza da suo figlio!?

Calpestò il piede dell'uomo e sorridendo disse <basta chiedere caro Boian>

Guardò bene dritto negli occhi l'altro uomo e gli diede il bambino, Boian aggrottando le sopracciglia e si chiese che avesse in mente quella donna e poi vide fare un segno all'uomo a cui aveva calpestato il piede di portarla via.

La guardai guardando con timore il padrone di casa chiese il consenso che fu affermato.

Masha uscì con quelle guardie e nel mentre che stavano ancora percorrendo lo stesso percorso disse rimproverando l'uomo che aveva in braccio il suo bambino.

<ti pare quello il modo di tenere un bambino? Non vedi che la testa non ha nulla a cui appoggiarsi e quindi sforza il collo? È questo il livello degli uomini che lavorano qui?>

La guardia non facendo trasparire nessun sentimento, si corresse e prese bene il bambino.

L'altro uomo stava dietro di lei e Masha poteva ben sentire che aveva una pistola puntata contro di lei.

Era tesa come una corda di violino ma se faceva vedere che aveva paura allora aveva perso!

Vide l'uomo che aveva il bambino con se prendere un'altra strada e invece l'uomo che stava sorvegliando lei le fece cenno di prendere la sinistra.

Percorsero un corridoio che aveva degli archi ma questa volta Masha guardò solo davanti a sé ignorando le opere che la salutavano.

<siamo arrivati>

Masha si fermò e vide una porta con del vetro opaco verde bottiglia incorniciato da delle lastre di legno che la sorreggevano.

<avanti vada dentro e aspetti che il signor Doronin venga trovarla>

Masha prese la maniglia e aprì la pesante porta, poi si girò e guardò l'uomo alto.

Sembrava davvero un militare da come era vestito e guardando le scarpe di certo avevano la punta di ferro come quella dei pompieri.

<spero che tu cada dalle scale> sussurrò arrabbiata Masha e vide il volto coperto per lo più dalle vesti militari sorridergli e dirgli <non si preoccupino signorina, ora vada dentro>

Decise di eseguire gli ordini, doveva ammettere che la metteva abbastanza in soggezione dopo aver studiato la figura.

Chiuse bene la porta e vide l'interno della stanza, come al solito magnifica, ma si stava stancando di tutta quella bellezza.

Fu attirata da una rosa, anche quando era entrata in villa Doronin aveva visto una rosa essiccata ma quella era fresca e giovane.

Si avvicinò a quel fiore che stava vedendo fin troppe volte in quella villa e ne ispirò il profumo.

Buono, delicato ma non era il fiore che la rappresentava.

Si allontanò e si mise a guardare fuori dalla finestra, era stanca di quella villa come del suo proprietario.

Usare suo figlio come ricatto, strinse i denti, che fastidio!

Poteva distruggergli qualcosa come dispetto, ma preferiva di no, primo non era nella sua indole e secondo magari avrebbe potuto far qualcosa al suo bambino.

<mi spiace tanto Sasha>

L'unica cosa che sperava e che dormisse finché non si sarebbe svegliato al suo fianco.

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora