Letto dei pensieri

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 94-


Masha fu svegliata dalla finestra di cui si era dimenticata di chiudere, l'estate stava per arrivare e quindi le mattine erano più luminose, e questo dava molto fastidio a Masha di prima mattina.

<Masha...>

La donna strusciandosi gli occhi stanchi per tutte le lacrime che aveva versato in quei giorni vide il suo bambino immerso nelle morbide lenzuola guardarla con i suoi profondi occhi blu e la donna sorridendo vedendoli finalmente gli baciò tutta la faccia.

<mi sei mancato tantissimi amore mio>

<anche tu Masha!>

E l'abbracciò stretto stretto a lui singhiozzando ricominciò a piangere lasciando andare tutta la tristezza che aveva accumulato in quei giorni senza la sua mamma.

Masha gli fece tante carezze immaginando cosa avesse passato e non lo lasciò nemmeno per un attimo.

Non si sa quante ore passarono ma Masha aveva capito che entrambi si erano svegliati molto presto e ora l'accompagnatrice aveva la schiena contro lo schienale del letto e in braccio si teneva stretto Sasha che si era riaddormentato per la stanchezza.

Vedeva la luce crescere attraverso le finestre non coperte che mostravano la stanza.

Mobili costosi, tappeti regali, e quadri davvero belli. Masha non si riusciva ad abituare a tutta quella ricchezza, e chissà quanti soldi spesi per arredare quelle stanze.

Riguardò il suo adorato principino e vide che aveva dei lividi alle braccia, alzò la manica e ne vide di più!

Era in collera, doveva dare uno schiaffo più forte a quella donna, ma poi si ricordò del sangue per terra e cercò di pensare a d'altro, quanto era stato crudele Doronin, come aveva potuto fare una cosa simile?

Con tutti i soldi che aveva non poteva trovare un altro modo per allontanare Bela da lui?

Sospirò e mise le labbra sul capo del bambino e sentì il profumo che era rimasto dei prodotti che usava per Sasha.

Doveva aspettare ancora, doveva capire come uscire da quella villa e poi avrete messo in salvo Sasha.

Fu distratta dal miagolio del gatto che mettendosi sopra la faccia del bambino diede delle testate dolci alla donna, che fatica ad essere un re, si doveva occupare di entrambi i suoi sudditi !

Masha sorrise e gli fece delle coccole togliendolo prima dalla faccia del povero bambino che si grattò il naso per il prurito.

<sono stati difficili questi giorni?> chiese l'accompagnatrice e il gatto miagolando si girò sul letto e sbuffò.

Sì erano stati molto difficili, però almeno ora c'era Masha.

La donna si accarezzò i capelli cercando un po' di rimetterli a posto, si tastò le palpebre e le facevano male da quanto aveva pianto.

Voleva andarsi a sciacquare il volto ma Sasha non la voleva lasciare.

Decise di provare a chiudere gli occhi e il sonno le venne a fare visita.

Sentì qualcuno aprire la porta della loro stanza e Masha tirando più a sè il bambino addormentato vide che era Boian.

<ormai il sole è alto, avete ancora in mente di dormire?> chiese l'uomo sedendosi al bordo del letto.

Masha guardando male per il ricordo delle azioni fatte il giorno prima disse <non hai nulla di più interessante da fare invece che svegliarci?>

L'uomo sorrise e vedendo che il bambino stava ancora dormendo disse avvicinandosi di più alla donna che quasi temeva quella vicinanza <potremmo farle insieme delle cose interessanti, intanto ormai non c'è più nessuno di mezzo> e dopo aver detto quelle parole strinse la mano della donna e Masha si ricordò della scena orrida a cui era stata spettatrice.

<e sentiamo cosa vorresti fare?>

L'uomo guardandola intensamente negli occhi disse <magari potresti metterti un po' in ordine, da quanto ho capito in questa settimana non ti sei potuta prendere cura di te>

La donna si toccò il volto e lo sentiva molto stanco, Boian vedendola riflettere poi gli diede un bacio sulla guancia e vide che la donna non si ritrasse.

Stavano già facendo miglioramenti?

Boian poi fu attirato da un lamento e vide il bambino stringere le vesti della donna e rimettersi a dormire.

<che brava mamma non vuoi svegliare il tuo bambino scostandoti da me> disse Boian continuando a baciarla sulla guancia e Masha con i nervi a fior di pelle mise una mano sul petto dell'uomo e disse a bassa voce <perché non la smetti di fare il patetico?>

<patetico?> chiese Boian, la faceva ridere quella donna, diceva le cose che nessuno gli aveva mai detto, non le prendeva neanche come insulti.

<si patetico, com'è possibile che tu debba fare tutte queste cose? Sei davvero così annoiato da perseguitare una donna?>

<perseguitare...> ripetè Boian, beh faceva anche così quando vedeva una pietra preziosa, non la lasciava andare e faceva qualsiasi cosa per averla, anche uccidere.

<più che perseguitare io direi corteggiare no?>

Masha sbuffò, se per quello lui era corteggiare non osava immaginare cosa sarebbe stata l'ossessione per lui...

<vai via sono stanca e anche Sasha lo è, lo avete trattato così male in questi giorni che non la vuole smettere di piangere!>

Boian fu sorpreso da quella affermazione e guardò il bambino con gli occhi tutti sfregati e rossi, poi non lo vide più dato che la donna si sdraiò sul lato e si mise accanto a sé il piccolo bambino dai capelli biondo grano e gli baciò il capo.

Dopo aver fulminato con lo sguardo il proprietario della villa, la donna si girò del tutto e dopo pochi secondi Boian sentì che stava dormendo.

Guardò la schiena di Masha, vedeva che si muoveva lentamente, il respiro era profondo e calmo, dare le spalle ad un assassino, che coraggio che aveva quella donna.

Sorrise nuovamente e non era abituato a sorridere così tanto, infatti la sera prima si era guardato allo specchio per capire cosa fosse quel dolore al viso.

Si tolse le scarpe e girandosi verso l'accompagnatrice le baciò la schiena in tanti punti con baci piccoli e si sdraiò accanto a lei coprendosi con le coperte e abbracciandola.

Era calda e profumata, stava così bene lì che si addormentò subito.

Aveva deciso che non l'avrebbe lasciata mai più andare, come le sue pietre preziose, immobili e brillanti.

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora