97. Sarà una lunghissima giornata

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"Mio padre era entusiasta di questa nuova collaborazione con lui e di quanto fosse bravo questo ragazzo così lo invitò a casa per farcelo conoscere. Dal momento in cui lo vidi, persi totalmente la testa per lui. Era alto, due grandi occhi azzurri, i capelli biondi e un fisico da mozzare il fiato. Passai la serata a fissarlo per poi arrossire ogni volta che mi beccava, ma cosa puoi aspettarti da una ragazzina di quattordici anni?" Vedo i suoi occhi iniziare ad inumidirsi così stringo maggiormente la presa sulla sua mano.

"Mi trattava con gentilezza e cura, non mi vedeva come una ragazzina e me lo dimostrava chiedendo il mio parere anche su cose riguardanti il suo lavoro o la sua vita. Mi faceva sentire speciale e sembrava guardasse oltre il mio aspetto. Così mi fidai di lui, mi innamorai perdutamente e gli donai il mio cuore." Continua il suo racconto mentre io porto un braccio intorno alle sue spalle per darle del conforto.

"Dopo qualche settimana mi disse di essersi innamorato di me e che non gli importava dei nostri anni di differenza. Avrebbe aspettato che io compissi diciotto anni per poi sposarci e fare di noi una famiglia. Agli occhi di una ragazzina sembrava il sogno di una vita e per di più andava molto d'accordo con i miei genitori quindi avrebbero di certo approvato al tempo giusto." Momo continua a parlate mentre la sua voce diventa sempre più rotta.

"Non fu il primo ragazzo che ebbi ma fu di certo il primo che amavo. Gli avrei dato il mondo se solo me lo avesse chiesto, ero disposta a tutto pur di tenerlo vicino a me. All'inizio non c'era nulla oltre qualche bacio e pensavo che a lui andasse bene così, insomma aveva detto di essere disposto ad aspettare che io compissi diciotto anni. Ma ben presto quei baci diventavano sempre di più e lui voleva sempre di più."

"In una delle tante sere che ero da lui, la situazione degenerò rapidamente e mi stava facendo capire quali fossero le sue intenzioni. Gli dissi chiaramente di no ma nonostante questo lui continuò ad insistere dicendo cose del tipo 'dimostrami che mi ami davvero come dici' oppure 'vedrai che piacerà anche a te' mentre continuava a toccarmi e baciarmi. Ebbi una paura tremenda così lo spintonai via piangendo mentre sulla sua faccia si era dipinta un'espressione che non gli avevo mai visto. Mi trascinò in macchina e mi riportò a casa senza pronunciare una parola ed io, come una scema, iniziai anche a pensare di essere nel torto. Non si fece più sentire per una settimana e mi sentivo uno schifo. Mi mancava da morire e pensavo solo a come poter rimediare la situazione e poterlo riavere con me."
Alza il volto verso il soffitto mentre io digerisco tutte le cose che mi sta raccontando.

"La domenica dopo si presentò a cena a casa nostra ma non era solo. A quanto pare era fidanzato da circa tre anni con una fantastica ragazza che lo venerava, proprio come avevo fatto io fino a quel momento. Si sarebbero sposati tre mesi dopo, mi crollò il mondo addosso e non potevo neanche reagire. Mi rinchiusi in camera mia per il resto della serata, fingendo un mal di stomaco improvviso fin quando dopo cena lui non mi raggiunse nella mia stanza. Quando gli chiedi spiegazioni sai cosa mi disse?" Chiede non aspettandosi davvero una risposta da me.

"Sai, Momo, sei davvero una cara ragazza ma sei anche fin troppo ingenua. Hai creduto davvero che un uomo della mia età avrebbe aspettato una ragazzina, l'avrebbe sposata e fatto famiglia con lei? Volevo solo ciò che avevi da offrire, il tuo corpo, niente di più. Dovresti imparare a non fidarti così facilmente delle persone." Sento un enorme rabbia scorrere tra le mie vene mentre le sento pronunciare questa parole.
"Passai le settimane successive a piangere e a ripensare alle sue parole. Davvero le persone non vedevano niente oltre il mio corpo? Possibile che non c'era nessuno che mi amasse per ciò che ero? Facevo persino fatica a farmi delle amiche per colpa del mio aspetto, scatenando la loro invidia. Ero totalmente sola e con il cuore spezzato." Una singola lacrima scende lunga la sua guancia e gliel'asciugo accarezzandole il viso.

"Ecco perché sono così insicura. Ed ecco perché ho paura a fidarmi di Kaido e di lasciarmi andare. I miei sentimenti per lui stanno diventando fin troppo forti e reali e sono terrorizzata di poterne uscire scottata di nuovo e non potrei sopportarlo." Ammette la ragazza e l'attiro a me in un abbraccio lasciando che le sue lacrime bagnino il mio pigiama.
"Mi spiace tantissimo per quello che hai passato piccola. Tu sei molto più che solo una bella ragazza. Ha un enorme potenziale come eroine per non parlare poi della personalità meravigliosa che farebbe innamorare chiunque. Se fossi un maschio, avrei già perso la testa per te." Dico accarezzandole i capelli e la sento ridere leggermente.

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now