[capitolo uno]

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Erano le due di notte ed io non riuscivo più a dormire, avevo come un brutto presentimento, mi sentivo come se dovesse succedere qualcosa da un momento all'altro.

Mio padre non era ancora tornato, sicuramente si trovava in qualche bar a bere o in giro a drogarsi dimenticando di avere una figlia.

Da quando la mamma è morta le cose sono precipitate, mio padre ha lasciato il lavoro e ha iniziato a bere e a farsi.

Eravamo senza soldi e per colpa sua pieni di debiti.

Così ho iniziato a lavorare al bar di Jenny, all'età di 11 anni sapevo come fare i drink, servire i tavoli e stare alla cassa.

La matematica è il mio forte, o almeno lo era.

A 15 anni ho smesso di andare a scuola, i libri costavano troppo e i debiti di mio padre erano tanti.

La classica storia della bambina rovinata, di quelle che fanno pietà alla gente tanto da farli piangere.

Scesi in cucina sperando che un bel bicchiere di latte caldo mi portasse nelle braccia di morfeo.

Ma la fortuna sembrava non essere a mio favore, così andai in salotto a guardare la televisione.

In televisione stavano trasmettendo american horror story che aveva catturato tutta la mia attenzione fin quando non suonarono alla porta, il che non sembrava niente di strano visto che mio padre era ancora fuori, e probabilmente aveva scordato le chiavi o era così ubriaco da non ricordare dove le aveva messe.

Ma quando aprì la porta non vidi mio padre, ma due uomini che di buono non avevano niente.

«La signorina Angels?»

Il fatto che conoscevano anche il mio nome, mi intimoriva ancora di più. Cosa volevano da me?
Se avessi negato il mio nome, dicendo che angels non era in casa, forse mi avrebbero spiegato il motivo per cui mi cercavano.

«La signorina Angels non è in casa, mi dispiace. Volete che gli dica qualcosa quando la vedo?»

Sempre lo stesso uomo di prima parlò, aveva una cicatrice sulla faccia, la pelle bianca come il latte e questi occhi neri neri. L'altro uomo mi guardava, ma non parlava, forse era muto.

«Quindi tu non sei Angels?»

«N-no non sono io.»

Iniziai a balbettare brutto segno, inzio a balbettare solo quando mento e ho paura di essere scoperta.

Stava iniziando la nuova puntata di american horror story, e la canzone iniziale più questi due uomini qui fuori era l'accoppiata giusta per una nuova serie tv "Angels e la sua horror story"

Una mano mi coprì la bocca e poi non sentì più niente.

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