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Daniel POV:

Quando mi sveglio mi aspettavo un bel buongiorno ma L'unica cosa che ho trovato erano i suoi vestiti sparsi a terra e le lenzuola fredde, era già andata da molto.

Sinceramente ci sono rimasto male, so che ha un caratteraccio ma poteva almeno rimanere...

Scendo le scale dopo essermi fatto una doccia e sento Sebastiano parlare

< è da ieri sera che non risponde alle chiamate>

< chi?> gli faccio sulle scale

< Roxy> mi rispondono Luca e Elia

< non era qui a fare colazione?> gli chiedo

< beh in realtà non la vediamo da ieri sera quando è andata a chiamarti...> fa Elia

Si girano tutti e tre verso di me con delle facce che si rabbuiano in un attimo

< era con te vero?> mi fa Elia anche se so che la risposta la sappiamo tutti

Annuisco con il capo in maniera lenta < ... si...>

Prima ancora che cerchi di spiegarmi mi sento afferrare per il colletto della maglia

< te la sei scopata vero? Rispondi Daniel!> Sebastiano mi fissa negli occhi e ha già capito tutto

< come hai potuto, adesso è mia sorella, ti rendi conto hai scopato mia sorella!> mi urla

< e la tratterai come una delle tue puttane?> mi fa

< Seba...> gli fanno da dietro i fratelli

< senti si ci sono andato a letto insieme ma..> sento che mi sta per arrivare un pugno in faccia

< ma la amo, sono serio con lei, serissimo>

Vedo la sua mano fermarsi prima del mio naso

< cazzo, cazzo Daniel> mi fa per poi lasciarmi andare a sedersi vicino ai fratelli

< lei non è una bambina, credo che le sue scelte sappia farle da sola > ci dice Nico mentre entra in cucina a mo di saluto

< si... hai ragione, è solo che lei è la più piccola e lo sai anche te come sto imbecille di Daniel tratta le ragazze di solito... io non volevo farla soffrire più di quello che ha già passato ecco...>

La voce di Seba e leggermente giù, ma so che in qualche giorno gli passerà

< è ancora in camera?> mi fa Nico

< no non è qui con voi? Quando mi sono svegliato le lenzuola erano fredde, pensavo che si fosse alzata presto per fare colazione>

Li fisso negli occhi mentre parlo e loro girano la testa di scatto

< sei così incapace a scopare che ti ha mollato dopo un notte?> mi fa Elia

< eii questa la prendo sul personale, stronzo> gli rido in faccia

< appare gli scherzi dov'è?> fa a nessuno in particolare Luca

< magari é tornata a casa sua per prendere dei vestiti o altro... oggi è domenica dubito che sia a scuola> gli risponde Elia

< boh si, io aspetto che torni voi andate se volete> gli faccio

< grazie> mi fanno Luca e Elia

Sto per rivolgermi a Nico ma quando gli vedo la faccia so che non promette nulla di buono

Si sente la tazza del caffè che aveva in mano frantumarsi in pezzi sul pavimento, fisso la tazza e poi lui, lacrime gli gocciolano sulla faccia da un paio di occhi vitrei persi da qualche parte

Non avevo mai visto Nico piangere, so che a volte le sue premonizioni sono toste da affrontare ma...

Sento delle sedie muoversi velocemente e i suoi fratelli correre a prenderlo prima che cada per terra

< Nico, Nico svegliati, è finito tutto è finito> gli fa il gemello

< Nat lei- lei è,> lo sento bestemmiare pesantemente varie volte

< non mi è permesso interferire, merda merda! Perché possiedo questi poteri e in tutti questi secoli non li posso mai usare quando servono> lo sento mormorare

< secoli?> li fa eco Luca

< niente, ragazzi, niente; lasciate stare>

< che cos'hai visto> gli faccio

Sono il solo a sapere il suo vero nome, il sono a sapere il segreto.

Lui mi fissa e sa che io ho capito tutto

< io non posso dirtelo lo sai...> lo vedo è in agonia

< non puoi intervenire?> gli faccio quasi urlando, ben consapevole che gli altri stanno pian piano capendo di chi stiamo parlano

< io non so dove sia, ho visto solo cosa gli stanno facendo> mi guarda scuotendo la testa

< merda, chi?> faccio

< Oliver, voi lo conoscete meglio come Marco>

< Luca, mi servono uomini> gli ordino quasi

Anche senza parole tutti sapevamo cosa fare: setacciare questa Città e rivoltarla come fosse un calzino

--------------------------* 24 ore dopo-----------------------

Ormai è circa un giorno e mezzo che lei non c'è, sono in giro a cercarla dopo che mi è arrivata una soffiata mi ha portato verso il quartiere abbandonato

Sono insieme a Sebastiano e stiamo perlustrando ogni edificio o scantinato insieme ad una scorta.

Luca, Elia, Nico e loro padre stanno rivoltando la città: bar, bordello o qualunque abitazione, le stanno perquisendo tutte compresi filmati di telecamere o qualunque cosa che ci possa dire dove si trovi.

"Boooooooom"

Si sente un'esplosione non lontano da noi, fumo e detriti schizzano in aria.

< guarda l'edificio> mi fa notare Seba

< cosa c'è?> gli chiedo

< tu non le ved-> lo interrompo subito

<No quelle sono le sue ombre le vedo anche io> gli faccio mentre mi metto a correre verso di lei

< Daniel, fermati cosa facciamo quando siamo li?>

Non mi interessa, corro così forte che mi sembra ti volare sopra l'asfalto... devo raggiungerla devo andare da lei il prima possibile.

Entro nell'edificio ormai avvolto da tentacoli neri; è una fabbrica abbandonata.

Entro solo per osservare la scena che mi farebbe sicuramente vomitare se non fossi di fretta: ombre nere che salgono dal pavimento di attorcigliano su quelli che qualche minuto fa dovevano essere delle persone, perché ora ne rimangono solo le ossa con pezzettini di carne e muscolo ancora attaccata.

Mi viene quasi da scherzare dicendo che la sostanza nera sembra slime, ma ovviamente non lo é; mi si appiccica sotto le scarpe e la vedo muoversi verso il fuori dell'edificio.

Secondo la mia logica Roxy si trova da basso visto che i tentacoli neri venivano da lì.

Proseguo vero le scale e scendo velocemente impugnando la mia pistola in caso serva.

La vedo, in mezzo a una specie di sfera nera, hai i capelli che si fondono completamente con le sue ombre e gli occhi che ormai sono solo due vuote cavità da cui cola sangue nero: scuro e denso.

Sotto di lei vedo un cadavere di un uomo sulla quarantina, è letteralmente martoriato, le uniche che che gli restano sono i capelli e qualche pezzo di carne; è una scena terrificante.

In questo momento mi costa ammetterlo ma ho paura, tanta paura; ma devo andare da lei.

Corro verso l'unica ragazza che mi ha fatto battere il cuore e l'abbraccio e la bacio per poi finalmente fissarla negli occhi e dirle ciò che il mio cuore sa bene:

< ti amo Roxy Blake>

LE OMBRE IN MEDonde viven las historias. Descúbrelo ahora