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Sto ripensando alla mia vita quando mi riprendo, ahh che mi metto a fare certi pensieri di prima mattina, oggi è il primo giorno di scuola dell'ultimo anno di liceo

"Driiiiiiin driiiiiiiiin"

Quella fottuitissima sveglia... cavolo le scuole non potevano iniziare alle 10 di mattina ma proprio alle 8?

Non importa va tra poco sarò fuori da quel posto pieno di svitati e sarò finalmente in pace. Mi alzo e vado a farmi una doccia, asciugo i miei corti capelli neri in maniera casuale tanto non è che se ne freghi qualcuno, metto un paio di jeans neri e una felpa grigia e scarpe del medesimo colore; scendo le scale e mi siedo al tavolo da pranzo e inizio a mangiare le mie adiratissime uova strapazzate che le ombre hanno preparato

<Buone> dico ad alta voce per ringraziare me stessa, lo so sembro una psicopatica ma che ci posso fare?

Sono le 7:30 é ora che parta, esco dal viale di casa e prendo la mia bella audi nera, non so si è notato ma il nero è il mio colore preferito, metto in moto e mi avvio verso scuola. La mia auto è una delle poche cose che mi sono comprata da sola con il mio lavoro, le altre cose sono una moto e un appartamento in centro LA e ovviamente un secondo cell.

Senza neanche accorgermi sono già arrivata e come ogni volta il posto dove parcheggio è libero, chissà perché... non è mica che ogni macchina che ci abbia mai parcheggiato poi ne sia uscita con le ruote bucate no? Ma non è colpa mia nooo sono solo le ombre che eseguono gli ordini, che dopo io abbia dato l'ordine é un'altra cosa; esco e mi avvio verso la mia classe alla prima ora ho matematica e poi per il resto devo vedere, entro proprio a filo della campanella che suona esattamente quando mi siedo nel banco infondo come al solito. I miei compagni di classe entrano e si siedono ai loro posti, appena entrano mi fissano una attimo ma puoi tornano alle loro cose... li conosco solo di nome perché non è che mi interesso a un mucchio di mocciosi che si atteggiano da adulti spendendo i soldi dei genitori o vantandosi per le cose che hanno, non mi stanno simpatici e so benissimo che mi trovano abbastanza strana, io non ho amici, è triste ma è la realtà.

Il primo anno le ragazze mi hanno infastidito e cosi anche i ragazzi che volevano vedere se fossi una facile, ma hanno capito che non ne valeva la pena, che senso ha parlare o attaccare briga con una che non ti parla e ti fissa con sguardo assente quando parli? Nessuno, per questo si sono tutti stufati e io intanto mi godo una bellissimo vita in tranquillità; mi hanno dato dei soprannomi: la ragazza muta, la sociopatica, il fantasma e anche la ragazza gocciolante della doccia... l'ultimo è il mio preferito visto che ho la pelle molto pallida perché mi piace abbronzarmi o stare al sole, e con i capelli neri assomiglio alla ragazza di quel film horror. La gente non mi da fastidio e io non do fastidio a loro gli unici che mi rompono sono i professori... non è che io abbia brutti voti anzi vado molto bene a scuola ma continuano a lamentarsi che non socializzo, sono fastidiosi!

Tenendo conto che mi comporto bene e non faccio casino mi permettono di avere dei "privilegi" in pratica ho deciso che ogni lavoro di gruppo lo faccio da sola, è più comodo e anche se il lavoro é molto io non sono mai sola...

Ah il prof. Miller è appena entrato

<Buongiorno ragazzi, come avete passato le vacanze?>

<Una meraviglia prof.> Risponde quella che sarebbe la più popolare della classe

<Buono a sapersi, ma visto che ormai la scuola è iniziata direi di fare un piccolo test per vedere il livello a cui siete messi>

<Noooooo> si sente un coro generale di borbottii

<Niente scuse ragazzi, ma quando consegnate potete uscire dalla classe e andare a prendervi qualcosa al bar no? Sono di buon umore oggi perciò vi lascio questa libertà>

Così detto passa tra i banchi e ci da dei fogli di calcoli da fare, abbiamo un'ora per finire il tutto; 20 min dopo mi alzo e consegno il test sotto lo sguardo di tutti...

Non per vantarmi ma saprei fare calcoli da università ma serve la laurea per avere un futuro nella società di oggi perciò non è che io abbia chissà quale scelta...

<Veloce come il solito signorina Blake> mi sento parlare da dietro mentre sto per uscire dalla classe

<Ovviamente prof.> Rispondo io in tono sarcastico, c'è non poteva farsi i cavoli suoi e ignorarmi?

<Bene puoi andare Blake> mi saluta con un cenno

<Arrivederci> gli rispondo prima di fiondarmi su per le scale antincendio per andare sul tetto

Non c'è mai nessuno quassù perché sarebbe vietato, ma io ci vengo per parlare con le ombre perché se mi sentissero parlare da sola sono sicura che al posto di pensare che sono pazza mi manderebbero direttamente dal medico per una tac e da uno strizza-cervelli;

per comodità ho deciso di plasmare 5 principali figure nelle mie ombre e poi altre 10 che stanno sotto di loro, ho pensato che dividendole in squadroni come i militari fosse più semplice. Nel mio "esercito", (per così dire anche se in fondo è vero perché potrei letteralmente uccidere tutti e nessuno sabbierebbe neanche come ci sono riuscita) ho proclamato 5 generali e 10 tenenti, i generali sono le figure importanti quelle che mi stanno più vicine loro sono: Raven, Nubis, Asmodeo, Cleope e Ares; ci sono due tenenti per ogni generale sono praticamente degli aiutanti.

<Ares, controlla cosa fa il capo e dimmi com'è oggi> ordino all'ombra

<Come vuole master>

In realtà non ho bisogno di ordinare a voce alta ciò che voglio e loro tecnicamente non hanno una coscienza e non possono rispondere, visto che tecnicamente sono me, ma ho deciso che mi piace cosi perché sembra più divertente e continuerò a farlo, non so perché ma è come parlare con se stessi è divertente alle volte.

Il capo per specificare è il mio boss in pratica lavoro per lui, di solito lavoro di sera ma a volte capita che gli serva anche al pomeriggio, non so se il mio si possa considerare un lavoro nel senso vengo pagata a nero e mi sporco le mani ogni volta perciò... ci vuole stomaco ecco; comunque lui mi lascia dei messaggi nel secondo cell che possiedo. Accendo una sigaretta e mi siedo sulle scale a vedere il messaggio sul telefono che Ares mi ha passato (si posso contenere oggetti nelle ombre e anche trasportarmi tra di esse) :

"Stasera 19:00 e ti offro anche la cena, M."

Diretto come il solto vedo... ho giusto il tempo di finire scuola e fare i compiti e guardare qualche serie tv prima di anda...

"Driiiiiiiiiinn"

Ah è ora di andare ora se non sbaglio dovrei avere storia...

LE OMBRE IN MEWhere stories live. Discover now