Capitolo 16

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Sono passati quasi cinque giorni dal viaggio alle Isole Aran, e non vedo Declan, da quella volta che mi ha lasciato davanti casa mia.
L'ho incrociato qualche volta al pub, ci siamo salutati, ma niente di più.

E ogni volta scappo in bagno per non farmi vedere piangere, ed è davvero dura, vedere come le cose tra di noi siano di nuovo cambiate.

Ormai tra noi, è calato il gelo.
È anche questo fa male, perché la sua mancanza si sente in modo prepotente.
È quasi un mese che lo conosco, e che la mia vita ha subito una bella scossa.

Un cambiamento positivo.

Su tutti i punti.

E non posso lamentarmi.

Però alla fine, come mi è già capitato, la vita quando mi vede troppo felice e spensierata, mi fa ritornare con i piedi per terra, come a dirmi che tu non puoi esserlo.

Perché non te lo meriti.

Devo rimanere intrappolata nel passato.

E lasciarmi soccombere ai miei incubi.

Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi accorgo che la porta del pub si apre, e spunta la testa bionda di Declan.

I nostri occhi si allacciano per qualche secondo, ma poi, distolgo lo sguardo quando mi sento chiamare da una coppia.

«Signorina, vorrei due bicchieri di Whisky irlandese», mi chiede il signore.

«Certo, provvedo subito».

Mi giro, prendo la bottiglie e inizio a riempire i bicchieri ma con la mente altrove, non sono molto presente a lavoro, anche Caitlin, quando le ho dato il cambio, se n'è subito accorta, e mi ha chiesto se stessi bene.

Le ho detto una mezza verità, che non ho dormito molto, e soprattutto non era il luogo giusto per qualsiasi confidenza.

E poi oggi, è come al solito abbastanza affollato il pub.

Consegno con un sorriso i bicchieri ai due signori, e subito dopo mi metto a pulire il bancone, guardo con la coda d'occhio dov'è Declan, e lo intravedo ridere con un signore, che mi sembra familiare, e quando entrambi si voltano verso di me, lo riconosco.

È Owen. Il signore che conobbi lo stesso giorno che incontrai Declan.

Il ragazzo non smette di osservarmi, non sorride, mi scruta soltanto, intensamente, e più mi guarda e più le mie guance diventano bollenti come lava.

«Erin tesoro, ti sei di nuovo imbambolata?», mi dice la voce squillante di Caitie, con fatica riesco a staccarmi da quelle iridi incantatrici.

Scuoto la testa per riprendermi, e punto il mio sguardo verso Caitie che mi guarda con un sorriso malizioso.

Ma non aveva finito di lavorare?

«Sembravate due che si volevano saltare addosso, questo tu lo sai?», bisbiglia al mio orecchio.

«Piantala Caitie, non iniziare», mi porto le mani per nascondermi.

«È la verità», mi affianca mentre rimetto la bottiglia di Whisky a posto in uno scaffale.

«Tu signorina mi devi ancora raccontare, cosa è successo tra voi due», punta il suo dito contro.

Destini IncrociatiWhere stories live. Discover now