Antonio Dawson Pt.2

Start from the beginning
                                    

-grazie- sussurro arrossendo per l'ennesima volta, Antonio mi sorride e mi prende una mano. Io lascio intrecciare le nostre dita e, così, torniamo alla macchina.

-Sono stato davvero bene stasera con te- lo sento dire mentre partiamo, si gira a lanciarmi un'occhiata e io potrei sciogliermi sul sedile in questo momento.

-Anche io sono stata molto bene- rispondo sottovoce, per il resto del viaggio non parliamo molto. Ci godiamo semplicemente la presenza l'uno dell'altra. Quando parcheggia sotto casa mia, però, non vorrei scendere. Non voglio che la serata termini.

-Allora domani passo a prenderti per andare a parlare con il meccanico- Antonio mi propone quando mi giro verso di lui, io annuisco prontamente

-se per te non è un problema. Non voglio crearti disturbi con il lavoro. Posso chiedere a Jay o Will di accompagnarmi oppure posso prendere un autobus o un taxi- ribatto ansiosa, non voglio davvero causargli problemi con Voight dopo che l'ultima volta mi ha detto che avevano discusso. Antonio scuote la testa per rassicurarmi

-nessun problema, tranquilla. Ho la giornata libera e mi fa piacere accompagnarti, così magari potremmo fermarci a fare colazione insieme se ti va?- propone e gli sorrido

-un secondo appuntamento? Allora devo dedurre che non sia andata male nonostante il mio continuo arrossire- provo a scherzare, Antonio ride sporgendosi verso di me. Mi prende il viso con una mano

-mi piace guardarti arrossire- sussurra quasi contro la mia bocca. Trattengo il respiro socchiudendo gli occhi e sento la pelle d'oca per tutto il corpo. Ora mi bacia.

-Ti accompagno alla porta- sussurra però lui, e si allontana da me. Scendiamo entrambi e raggiungiamo la porta di casa mia, per tutto il tragitto la sua mano torna a tenere la mia e la sua giacca è ancora sulle mie spalle.

-Non volevo baciarti per la prima volta in una macchina, con il cambio in mezzo a darci fastidio- spiega prima di prendermi il fianco con una mano; l'altra lascia la mia mano per raggiungere il retro del mio collo. Senza che io abbia tempo di pensare, mi sento mettere con le spalle al muro e poi le nostre labbra si scontrano. Un bacio passionale, che mi dimostra che non ero l'unica ad attenderlo da tanto. Il modo in cui il mio corpo preme contro quello di Antonio mi dà i brividi lungo la schiena e mi ritrovo a sospirare di piacere dentro la sua bocca.

La porta del mio appartamento improvvisamente si apre e sobbalzo allontanandomi da Antonio che confuso guarda Jay sporgersi dal mio appartamento.

-Sorellina, Antonio- Jay ci saluta con un sorriso divertito. Vorrei così tanto sotterrarmi in questo momento che mi rimpicciolisco nella giacca di Antonio dall'imbarazzo.

-Ciao Jay, stavo giusto salutando tua sorella- Antonio saluta mio fratello e sembra così tranquillo, mi chiedo come faccia.

-Oh, si, l'ho notato questo- commenta Jay con un tono malizioso e sento i suoi occhi bruciare sulla mia testa bassa.

-Jay tutto bene? Chi è alla porta, è tornata (Y/N)?- la voce di Will arriva come un urlo dalle spalle di Jay e poco dopo anche la sua testa rossa fa capolino dalla porta. Ecco. Se non sono morta ora non succederà mai più. Will fa vagare gli occhi da me ad Antonio confuso, poi vede la giacca sulle mie spalle e sembra mettere insieme i pezzi. Lo vedo aprire la bocca per parlare ma spingo entrambi in casa e chiudo la porta per evitare figuracce.

-Dio io li ammazzo un giorno di questi, credi che ci sia modo di nascondere le tracce così da non farmi scoprire?- domando ad Antonio che ride avvicinandosi a me, appoggia di nuovo le mani sui miei fianchi

-ti mancherebbero, sono la tua famiglia- sussurra prima di baciarmi di nuovo, circondo il suo collo con le mie braccia e lui mi stringe un po' di più a sé. Si allontana prima questa volta, appoggia la fronte alla mia

-allora ti passo a prendere domani, buona notte- sussurra guardandomi negli occhi, io annuisco senza allentare la presa delle mie braccia intorno al suo collo.

-Si, ci vediamo domani- rispondo prima di baciarlo leggermente ancora una volta. Sorride contro la mia bocca prima di allontanarsi definitivamente da me e tornare verso le scale

-aspetta, la giacca- lo richiamo mentre va via, lui si gira a guardarmi e mi sorride

-tienila, me la ridarai un altro giorno. Sta comunque meglio a te che a me- risponde poi, e grazie a Dio si gira subito perché altrimenti vedrebbe le mie guance arrossire come non hanno mai fatto. Quando mi ricordo che i miei fratelli sono in casa mia, però, la gioia che provavo viene sostituita dalla rabbia. Entro velocemente e sbatto la porta.

-No ma io dico, vi sembra la cosa migliore da fare? Intromettervi nel mio appuntamento così. Oddio che imbarazzo- esclamo guardandoli entrambi. Jay se ne sta seduto sul divano coi piedi sul tavolino dove vedo tutte le buste di cibo vuote. Will invece è stravaccato sulla mia poltrona ed entrambi mi guardano trattenendo delle risate.

-Il tuo rossetto è sbavato sorellina, e quella giacca non è un po' troppo grande per te?- mi prende in giro Will, boccheggio per qualche attimo alla ricerca di una risposta degna ma non ne trovo una, così mi limito a ringhiare infastidita

-vi odio- mormoro andando a sedermi sul divano accanto a Jay, attenta a mettere la giacca sull'appendiabiti così che non si rovini. Mio fratello mi accoglie sotto la coperta

-siamo venuti per la cena del sabato, pensavamo facessi un po' tardi, a volte capita. Ma non sei arrivata così sono andato a controllare nella tua camera da letto, poi ho ricordato Antonio che mi chiedeva cosa ne pensavo di voi due che uscivate insieme e ho messo insieme i pezzi- spiega dopo aver messo il muto alla televisione. Io mi copro il viso con le mani

-devi proprio fare il detective con me, Jay?- domando, la voce ovattata dalle mani. I miei fratelli ridono

-lo avrei capito anche io, sorellina, e non sono un detective- mi prende in giro Will facendomi sbuffare irritata. Stanno superando il limite questa sera.

-Ti ha trattata bene?- domanda poi sempre Will, io mi scopro il viso e mi giro a guardarlo. I suoi occhi sono seri e non sorride più come prima. Vuole una risposta seria per capire se intervenire in qualità di fratello maggiore. Gli sorrido e sento le guance arrossire ancora una volta

-si, sono stata molto bene. Domani mi accompagna a parlare con il meccanico e facciamo colazione insieme- rispondo felice, Will sembra rilassarsi con questa risposta. Mi giro a guardare Jay che se ne sta appoggiato allo schienale e rimette l'audio alla tv.

-A te va bene che io esca con un tuo collega? Perché se è un problema gli parlo e- domando sottovoce ma Jay mi interrompe velocemente

-io frequentavo sua sorella e lui mi ha accolto come parte della sua famiglia. Credimi, sono felice che finalmente sia tu che lui siate felici- risponde, nei suoi occhi vedo la sincerità. Gli sorrido e mi allungo a baciargli una guancia per poi accoccolarmi contro di lui e tutti e tre torniamo a guardare la televisione.

ImmaginaWhere stories live. Discover now