Antonio Dawson Pt.2

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-Buonasera signori, benvenuti. Lasciate che vi accompagni al vostro tavolo- gentilmente ci indica un punto nella sala, io e Antonio iniziamo a camminare dietro di lei. Il tavolo è nell'angolo della sala, una candela è accesa al suo centro e illumina l'argenteria bellissima posizionata alla perfezione. La musica suonata dal pianista arriva alle orecchie in maniera non troppo pesante e possiamo vedere le coppie ballare nella piccola parte di sala lasciata libera dai tavoli. Antonio mi scosta la sedia e io ridacchio mentre mi siedo, lui ride insieme a me e poi si siede di fronte a me.

Il cuoco si dimostra una persona molto gentile e simpatica, mi mette subito a mio agio e chiacchiera per un po' con Antonio per poi prendere i nostri ordini e andare in cucina.

-Non ti facevo tipo da cene in ristoranti del genere- commento quando i nostri occhi si incontrano, Antonio ride imbarazzato e annuisce

-in realtà hai ragione, ma il cuoco è un caro amico e cucina davvero benissimo, perciò ho pensato di venire qui per stupirti con le sue doti- risponde senza perdere il sorriso, io scoppio a ridere coprendomi la bocca con la mano

-quindi è così che pensi che vada? Che la cena sia così buona da farmi cadere ai tuoi piedi?- domando alzando un sopracciglio, il sorriso di Antonio da divertito diventa enigmatico

-ho ancora qualche asso nella manica, ma sono sicuro che a fine serata ti strapperò un bacio- risponde sicuro di sé, sento dei brividi percorrermi la schiena e per fortuna un cameriere arriva a portarci l'acqua e il vino così da non darmi tempo di rispondere e di distrarre Antonio dalle mie guance rosse. La verità è che mi sarei lasciata baciare già la prima volta che l'ho visto, quando mio fratello Jay ci ha presentati al Molly's per poi ordinarmi una birra e farmi sedere tra di loro per guardare la partita in tv.

Quando rimaniamo di nuovo soli, io e Antonio riprendiamo a chiacchierare e per tutta la serata non smettiamo di flirtare. Lui è ovviamente più bravo di me a farmi arrossire e più volte ringrazio il cameriere che sembra percepire quando sto per fare una figuraccia e interviene portandoci qualcosa.

A fine serata mi propongo di pagare parte del conto ma Antonio non me lo permette e Frank si allea con lui per non lasciarmelo fare. Così cedo e me ne sto un po' in disparte mentre loro chiacchierano.

-Sai, è bello vedere Antonio venire con una donna dopo tutto questo tempo. Ha portato la moglie qui un paio di volte, poi hanno divorziato e qualche altra volta è venuto da solo con i figli ma non aveva quello sguardo così luminoso da tantissimo tempo. Se ora l'ha ritrovato è solo grazie a te- la donna che ci ha accompagnati al tavolo mi parla sottovoce per non farsi sentire, mi giro verso di lui senza trattenere il sorriso al pensiero che Antonio sia così evidentemente più felice con me.

-Sono contenta di sentirlo, speravo che questo accadesse dalla prima volta che l'ho visto- confesso e lei mi sorride gentilmente, strofina una mano sul mio braccio prima di salutarmi. Saluta svelta anche Antonio e poi torna a lavorare.

Antonio mi fa cenno di avvicinarmi e Frank si gira a guardarmi

-è stato un piacere conoscerti, (Y/N), speriamo di rivederti presto. Anche perché sei l'unica che può convincere questo brontolone a venire a trovarci a quanto pare- scherza l'uomo guardando Antonio che alza gli occhi al cielo divertito.

-Grazie, la cena era buonissima e sono stata molto bene. Il locale è davvero bellissimo tra l'altro- rispondo sorridendogli gentilmente, sia io che Antonio lo salutiamo prima di uscire. L'aria si è rinfrescata è il vestito rosso è troppo leggero. Lo spacco sulla gamba sinistra lascia intrufolare l'aria e le spalline sottili non mi riparano neanche un po'.

-Tieni, cosi starai più calda- Antonio sussurra al mio orecchio mentre mi appoggia la giacca sulle spalle. Mi stringo nel tessuto sentendo in fretta il calore contro la pelle

ImmaginaWhere stories live. Discover now