2. Ho tanta fame, Lù

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La sveglia suona alle 5:30, la spengo subito per non svegliare le mie compagne, a fatica mi alzo, mi lavo e mi vesto, in dieci minuti sono pronta, e dopo aver fatto il borsone mi avvio in palestra. Ho lezione alle 6:30, classico con carola e la maestra, poi ci raggiungeranno anche gli altri. So che è molto presto ma devo riscaldarmi prima, ho bisogno di ballare.

Ero abituata a svegliarmi sul parquet, mi alzavo e ballavo, non c'era bisogno di un motivo particolare.

È troppo presto, le porte saranno ancora chiuse e allora resto nella sala della casetta ad allenarmi, al buio per non dare fastidio a nessuno. Quando alle 6:15 anche carola è pronta, andiamo in studio arrivando con dieci minuti di anticipo. Quando anche la maestra ci raggiunge iniziamo la lezione, seguita da carola che torna in casetta mentre io resto con la Celentano per parlare.

"Allora Venere, a me piaci davvero tanto, non vedo l'ora di lavorare con te ed è per questo che ho già qui pronta la coreografia, quindi se tu volessi potremmo già iniziare a provare" io annuisco contenta, pronta a spaccarmi le ossa.

Per due ore e mezzo resto in sala con la maestra e Virginia, provando e riprovando, la maestra è stata severa, tanto, ma era proprio questo che volevo.

"Grazie maestra, arrivederci" saluto, uscendo e torno in casetta con Flaza, incontrata nel corridoio.

Sono circa le 11 quando arriviamo, poso il borsone e poi mi dirigo in cucina, per sparecchiare i piatti della colazione e buttare le cartacce. Vorrei anche pulire i piatti, ma sono stanca, li laverò insieme a quelli del pranzo.

Con le cuffiette mi sdraio sul divano, e fissando il soffitto lascio la mente vagare, non penso a niente in particolare, mille pensieri scorrono liberi.

Chissà dov'è Luca

"Ciao non mi sono ancora presentato, io sono Alex" viene da me a presentarsi l'unico con cui non avevo ancora mai parlato, Alex. "So bene chi sei, ti seguo da anni su Instagram" gli sorrido e lui ricambia arrossendo, è un tipo di poche parole. Non mi dispiace come cosa ma preferisco chi mi trascina nei discorsi e non sta mai zitto, come Luca ieri sera, basto io come persona silenziosa.

Ci raggiunge serena e iniziamo a parlare, vedo Luca entrare in casetta stanco e con una scusa mi congedo.

Se andassi subito da lui penserebbe cose strane, no? Aspetto di vedere dove va.

Si dirige verso la sala relax, in silenzio, ed io lo seguo. "Va tutto bene?" Gli chiedo, vedendolo un po' nervoso. "Si, tutto okay. Solo il pezzo che mi ha assegnato Rudy, non mi piace molto la base, vorrei farla al piano." Come sempre parla a raffica e mi fa sorridere. "Hai provato a parlarne con i vocalcoach o con lo stesso rudy?" Gli chiedo, sedendomi di fronte a lui. " si, più di una volta ma non vogliono." Abbassa la testa sconsolato "allora non insistere Lù, o farai arrabbiare rudy, magari è un bene uscire dalla tua confort zone." Annuisce e mi sorride, per poi chiedermi come è andata con la Celentano. Restiamo a chiacchierare per una mezz'oretta seduti l'uno di fronte all'altro.

"Si è fatto tardi, vado a cucinare, vieni con me?" Gli chiedo, non voglio smettere di parlare con lui. "Certo ma... cucini di nuovo tu? Sei arrivata da un giorno e sei sempre a pulire e cucinare, ti va davvero bene?" Scrollò le spalle e faccio segno di sì, non mi pesa più di tanto.

Parliamo con Alex e Luigi mentre cuciniamo tutti e quattro insieme, sono tutti molto simpatici, mi diverto anche se non parlo molto.

Mi taglio un dito mente pelo una patata e tiro un piccolo urlo. "Oddio che succede?" Mi chiede Luigi preoccupato. Luca si è girato subito verso di me e mi guarda interrogativo, mentre chi era fuori entra di scatto.

"Scusate se vi ho fatto spaventare ragazzi, solo un taglietto" rido per smorzare l'aria, nascondendo il dito che sento fare davvero male. Luca afferra il mio polso guardando la mano "un taglietto, guarda che ferita profonda! Dobbiamo subito disinfettarla." Perdo molto sangue e sporco il pavimento, mentre mica mi porta in bagno e mi medica la ferita, mettendo una fascia intorno. "Sicura di non voler andare in ospedale? Hai perso molto sangue era una ferita davvero profonda" in effetti mi sono staccata praticamente un pezzo di pelle quasi si vedeva l'osso ma non voglio disturbare, davvero. Scuoto la testa e facendolo sento l'equilibrio mancare, a causa del tanto sangue perso. Luca mi afferra e mi porta in camera per poi posarmi sul letto. "Tu resta qui, ti faccio portare un po' di pollo da betta poi" provo ad alzarmi con scarsi successi. "Devo finire di cucinare Lù, e apparecchiare e fare tutto!" Mi impedisce di alzarmi con sguardo severo, sembra stracciato. "Non se ne parla, ma ti senti? Non sei l'inserviente della casa, riposati, punto." Va di la e io resto nei mie pensieri, addormentandomi.

Sento qualcuno entrare ma fingo di dormire ancora, così non dovrò mangiare il cibo di cui sento l'odore. "V" sussurra Betta, con l'eco di carola dietro. Ma io tengo gli occhi chiusi, nessuno mi farà svegliare.

"Lascia stare Caro, glielo lasciamo in cucina il piatto, per oggi Maria ha detto che può restare in casetta, andrà a lezione solo se se la sente" le sento uscire e quell'odore disgustoso se ne va con loro, per fortuna.

Mi alzo sui gomiti, poggiando la schiena sullo schienale. Con le mani nei capelli scuoto la testa, sento le lacrime pungere, sono già stanca. Tutto questo è successo perché non mangio praticamente niente da una settimana, solo qualche biscotto ogni tanto e molta acqua.
Vorrei essere magra, così non dovrei preoccuparmi di niente. Ormai le lacrime scendono e singhiozzo forte, convinta di essere sola in casa.

"Che succede? Ti senti male? La ferita si è aperta" dopo qualche secondo Luca corre da me, bloccandosi in piedi di fronte al mio letto.

Mi tappo subito la bocca per fermare i singhiozzi. "Scusami non volevo spaventarti, tutto bene" dico cercando di convincere più me che lui. "Devo andare a lezione ora, scusa ancora" quando faccio per alzarmi lui mi rimette sul letto e si sdraia accanto a me "oggi tu non hai lezione, l'ha detto Maria" sbuffo e mi giro su un fianco guardandolo, lui fa lo stesso. "Perché piangevi?" Chiede e io sento di nuovo il bisogno di piangere, e così faccio inizio a sfogarmi, singhiozzando così forte che il corpo si muove come scosso da spasmi e mi manca il respiro. Luca si slancia e mi stringe forte stringendomi e accarezzandomi i capelli. "Ti prego calmati, mi stai spaventando, va tutto bene, parlami, sono qui con te" cerco di calmarmi invano, stringo la sua maglia tra i punti mentre lo stringo forte, lasciandomi andare.

"Ho tanta fame Lù"

Afrodite | LDAWhere stories live. Discover now