Pranzi

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POV SANGIOVANNI
Mi svegliai confuso tenevo ancora gli occhi chiusi pur di non rovinare quella pace e tranquillità che c'era nell'area,era come se avessi di nuovo dopo anni una bimba fra le braccia e in questo caso era lei la ragazza a cui avevo dedicato non so quante canzoni,la ragazza che avevo soprannominato lady e la ragazza che avevo amato di più in tutta la mia vita,aprì gli occhi solo per colpa di un colpo di tosse che mi stava facendo mancare leggermente il fiato, mi alzai tranquillamente nonostante era evidente che forse non stavo benissimo, avevo la gola in fiamme e avevo l'impressione di aver svegliato anche lei
Giù:"Che hai"chiese sbadigliando
G:"Tranquilla solo una tosse normale" risposi ormai tranquillo,mi distesi nuovamente sul letto e lei si strinse di più sempre a me
Giù:"Non credi ci dovremo alzare"
G:"Non so, si dice che la domenica è un giorno pigro non si fa niente se lo vogliamo dire in un modo più colorito non si fa un emerito cazzo" e lei rise,abbassai la testa e le scrutai il viso era sempre più bella sembrava più donna rispetto ad anni fa ma era sempre la stessa Giulia,negli anni si era chiusa in se stessa e l'avevo notato all'inizio ma era come se adesso si fosse riaperta leggermente,sbuffai
Giù:"Che hai?"
G:"Non so più cosa scegliere"
Giù:"Riguardo a cosa"
G:"Stare con te significa riprendere la mia vita in mano e lasciarti significa continuare a mandare tutto a puttane fino a ridurla cenere"
Giù:"Dovresti provarci"
G:"Lo so però mi son stancato di perdere secondo te non ci ho provato"
Giù:"Infatti secondo me la tua vita è rimasta la stessa solo con alcune persone diverse dovresti forse essere un po' più impulsivo senza essere così riflessivo"
G:"Io non faccio scelte Giulia io uso solo la testa" dopo quella risposta ci fu un silenzio assordante ma non si diceva che il silenzio valesse più di mille parole no?
Si alzò dal letto e mi guardò
Giù:"Che hai intenzione di fare" corrugai le sopracciglia
Giù:"Ti alzi o no,mi ricordo che quando eri più piccolo odiavi dormire" le feci un piccolo sorriso e mi alzai avvicinandomi a lei e la coprì completamente col mio corpo
Giù:"Ma prima eri più basso ma questa è un ingiustizia nei miei confronti c'è ci scambiamo di trenta centimetri e io sono 1,60 eh" la baciai per farla smettere di parlare
G:"Amo ascoltarti lo sai ma la mattina mi sveglio contrariato" dissi arricciando il naso e passando una mano fra i miei ricci,l'avevo fatta rimanere leggermente male ma lei sapeva a ciò che andava in contro di nuovo non avevo intenzione di cambiare, la mia vita si sarebbe conclusa prima di quanto immaginavo ho promesso che sarei stato sempre me stesso,notai il telefono di giulia pieno di chiamate e mi accorsi che era pieno di chiamate dei suoi genitori,appena arrivò in cucina mi guardò male
G:"Oh non guardarmi così non sto facendo il ragazzo geloso hai solo trenta chiamate dai tuoi" lei sgranò gli occhi e si precipitò sul telefono,io ero imbarazzato per ciò che avevo detto ero seriamente il suo ragazzo di nuovo e l'avevo detto così mi sentivo un ragazzino però alla prima cotta mi risvegliai dalle urla della mamma di Giulia in vivavoce lei era disperata e io me la ridevo
S:"Mi spieghi dove ti sei cacciata sta volta e non dirmi che sei col tuo ragazzo ho chiamato Chiara e mi ha detto che ti sei lasciata" mi guardò e mi mimo
Giù:"Mo cosa le dico mica le spiego che ho gia n'altro ragazzo" e si mise le mani nei capelli ridendo nel silenzio
Giù:"Mamma sto bene e no non ascoltare Chiara è una cosa complicata che per farti comprendere devo farti vedere e spiegare delle cose"
S:"Dove ti sei cacciata tesoro cosa hai combinato"
Giù:"Niente mamma"
S:"Che ne dici di venire a pranzo qua" Giulia non so quante maledizione le mando mi guardò e io le mimai
G:"Vai" lei nego e disse
Giù:"Ti dispiace se porto qualcuno" spalancai gli occhi e le feci segno di no ma lei non mi ascolto
S:"Chi"
Giù:"Sorpresa lo conosci ma tranquilla non ti porto estranei" disse ridendo mi misi le mani fra i ricci e lei mi guardò ridendo dopo aver chiuso la chiamata
Giù:"Io sola non ci sarei andata" disse alzando le mani giustificandosi
Giù:"Eh poi per spiegarli ciò mi servivi tu"
G:"Tu sei pazza giù i tuoi genitori mi odieranno"
Giù:"Anziché mia mamma e mio padre ti adorano son anni che chiedono che fine tu abbia fatto,Deddy è quello a cui non vai giù"
G:"Mi hai messo lo stesso nella merda non posso dire la verità"
Giù:"Che ti costa dire la verità apposto di sparare la stessa cazzata che hai detto a me"
G:"Io non voglio far pena a nessuno,riesci a comprendere ciò"
Giù:"Riesci a distinguere queste due parole quello che ti propongo non è far pena solo dire la verità"
G:"Ci posso provare"dissi quel silenzio venne interrotto di nuovo da un telefono che squilla sta volta il mio
G:"Ma si son messe d'accordo oggi mi sta chiamando mia madre"
Giù:"Rispondile e non fare il cretino" annui
G:"Dimmi Ma"
L:"Devo chiamare per forza per dirti qualcosa" aggrottai le sopracciglia
G:"No ma"
L:"Sta volta però è vero ti devo dire qualcosa ma non al telefono"
G:"Mamma non ho tempo veramente"
L:"Non protestare oggi è Domenica almeno martedì ti voglio a Vicenza"
G:"Dammi un motivo per la quale dovrei lasciare Roma"
L:"Un motivo è perché non sali da quando ti sei portato virgi e secondo è perché domani arriva tuo padre ed essendo anche suo figlio ha il diritto di vederti lo sai"
G:"Non salirò a Vicenza per lui non è un motivo valido"
L:"Senti facciamo una cosa tu sali e porti anche Giulia non ribadire Virgi non sa stare zitta" e mi chiuse il telefono in faccia
G:"Maledetta quella bambina non me la porto più dietro,non ci vado non mi interessa" si avvicinò cautamente a me e prese nelle sue mani le mie e disse tranquillamente
Giù:"Pensaci so che non è lo stesso di quando lo vedevi prima ma pensaci"
G:"Giù capisco ciò che dici ma non ho intenzione di vedere tutto ciò che si è costruito"
Giù:"Forse perché c'è qualcosa o qualcuno che ti disturba" e colpi un punto che io non avrei mai detto
G:"Mio padre ha una figlia un anno più piccola di me non è mia sorella"
Giù:"È possibile che sia più piccola di un anno" rispose calma
G:"Mio padre è un figlio di puttana quando ha messo incinta mia madre subito dopo che sono nato ha iniziato a stare con sta svizzera di merda con cui ora sta ma le cose son state scoperte abbastanza dopo"
Giù:"Ma non credo che ti abbia fatto qualcosa"
G:"Quella ragazza non so come è la versione femminile di me a parte essere identica a me di aspetto non so con quale fisica ha il mio stesso carattere e io non riesco a tollerarla fa salire i nervi senza che dica niente"
Giù:"Allora non guardarla e calcolarla riesci a farlo"
G:"Posso provarci" e mi lasciò un bacio casto sulle labbra alzo gli occhi sui miei e la ribaciai con più foga prendendola dai fianchi,lei poggio le mani fra i miei ricci e mi staccai eravamo in una bolla di silenzio solo piena di amore e tensione,la sollevai e la poggiai sul marmo ghiacciato della cucina e aggancio le gambe alla mia schiena,passai le mani sotto la maglietta che indossava che casualmente era una delle mie,alzò la testa e le baciai lentamente il collo passando alla guancia fino ad arrivare al lobo dell'orecchio e poi soffiai sugli stessi punti da cui ero passato mi staccai e guardai da un altra parte
Giù:"In fondo sei sempre uguale" disse a voce bassa giocando con dei mie capelli
G:"Dipende dai punti di vista in alcuni sono sempre lo stesso in altri no"
Giù:"Su questo punto di vista sei lo stesso cerchi ancora sempre la conferma dagli altri e
quello che ti dico dovresti essere più impulsivo"
G:"Impulsivo va bene" e mi staccai da lei
Giù:"Ma non intendevo questo dai" disse
G:"Tu mi hai detto di essere impulsivo ho pensato di staccarmi e l ho fatto" dissi sorridendo
Giù:"Vieni qua dai" disse tornando con le sue espressioni da bambina
G:"Sai che ti dico io non giocare con me io non gioco mai ricorda" lei scese dal mobile e si avvicinò di nuovo a me
Giù:"Va bene hai vinto però penso che dovremo prepararci è tardi"
G:"Che devi io non vengo"
Giù:"Muoviti" disse secca,misi le prime cose che avevo davanti ovviamente nel mio stile e dopo mi tocco dare alcune mie cose a Giulia
Giù:"Dai non ho vestiti e non posso andare con quel vestito mio padre mi ucciderebbe"
G:"Concordo con tuo padre quel vestito è da bruciare però ha del piccolo potenziale solo se rimane qui a casa mia"
Giù:"Giuro che ti picchio se non ti muovi"
G:"Va bene,allora è difficile trovarti dei vestiti prendi due taglie in meno di me anzi pure di più"
Giù:"Qualcosa ci sarà" le passai una felpa viola con delle tonalità rosa che le stava diciamo leggermente grande e un pantalone della tuta bianco
G:"Io felpe e magliette lo sai te le posso procurare ma data la tua bassa statura i pantaloni mi viene più difficile" e si offese
G:"Dai scherzo sei diversamente alta" dissi riavvicinandola a me
Giù:"Dai dobbiamo andare" con quella frase i dubbi si fecero spazio in me l'ansia mi assaliva
G:"Aspetta"
Giù:"Che c'è" disse confusa
G:"Giu veramente io non mi sento sicuro"
Giù:"Ma perchè"
G:"Giù Denis è lì e mi odia veramente a morte,i tuoi forse non mi odiano ma arriverà un tempesta di domande a cui non ho la minima voglia di rispondere"
Giù:"Ti prometto che non succederà nulla di tutto ciò ok? ti fidi di me" annui
Non c'è da dire che appena arrivammo davanti a quella porta mi si gelo il sangue,ero ancora in tempo per salvarmi?
Giù:"So a cosa tu stai pensando non sono mica stupida e no non ti lascio andare" disse afferrandomi la mano
Giù:"C'è la puoi fare lo sai e poi non credo che mai ti riconosceranno sei cambiato di aspetto è difficile riconoscerti" suonò il campanello e sperai infinitamente che nessuno aprisse
S:"Giuli" disse sua madre abbracciandola
S:"E chi è questo ragazzo" disse guardandomi
S:"Ma io lo conosco" disse in un sussurro
Giù:"Te l'avevo detto che non ti avrei portato gente estranea"
S:"Tu sei Giovanni" disse e mi passò una mano sulla guancia sorrisi leggermente e annui
S:"Sei cresciuto pure tanto sembri un altra persona,quanti anni hai"
G:"Ventitré"
S:"Ma voi due?" disse guardando Giulia sta volta e menomale non avevo intenzione di parlare
Giù:"Siamo amici Mamma"
S:"Ed Edoardo?" a quel nome mi chiusi sempre di più nel mio silenzio
Giù:"È una situazione complicata da cui devo parlarti con calma e delicatezza ma stiamo ancora insieme"
S:"Va bene vi faccio entrare penso che Carlo sarebbe felice di vederti e anni che vorrebbe sapere che fine ha fatto quel ragazzino tanto riservato" annui sempre in silenzio,se vi chiederete perché la gente non sapeva più niente di me beh avevo ripreso da poco a rifare musica son stato due anni fermo e i riflettori su di me si son spenti e ora pian piano si stanno riaccendendo, mentre i genitori di Giulia parlavano calo il silenzio nella stanza e
mi sa che ero l'unico a non capire,due ombre dietro di me non avrei dovuto girarmi vero?ma dovevo affrontare la mia paura,sospirai e con gli occhi di tutti puntati su di me mi girai vidi una ragazza dai capelli neri posare sul tappeto un bimbo piccolo e un altro ragazzo accanto che mi guardava sbalordito Denis e Rosa,Rosa mi guardò e mi sorrise arrivando verso di me e mi abbraccio era strano ma mi mancavano gli abbracci e tutto quell'affetto che in questi anni avevo voluto tagliare fuori dalla mia vita
R:"Giuro che pensavo che tu fossi sparito"
G:"Son sempre riuscito a mimetizzarmi bene fra la gente" risposi si staccò da me e guardò il suo rispettivo fidanzato le parole mi morirono in gola
D:"Sangio" disse freddamente strano che mi avesse chiamato col mio nome d'arte ricambiai
G:"Deddy"
D:"Posso fare una domanda a mia sorella se mi risulta possibbile"
R:"De" provò a fermarlo Rosa
Giù:"Dimmi" disse sfidandolo con gli occhi
D:"Che ci fa sto figlio di puttana qua" silenzio le sue parole non mi facevano né caldo e freddo ormai quella parola pure per me era associata a me
S:"Modera il linguaggio c'è un bambino"
D:"Pure tu lo difendi complimenti" disse battendo le mani
R:"Denis basta"
D:"Sai cosa ha fatto questo ragazzo a tua figlia"
G:"Se vuoi lo dico io" dissi cogliendolo di sorpresa
Giù:"Non c'è bisogno possiamo finire questa scenata Deddy"
D:"No no lascialo parlare"
Giù:"No io lo so il motivo e mi basta non ha fatto niente di male"
D:"Ma ti rendi conto che lui" lo interrompi io ero il momento di uscire quella determinazione che sapevo di avere
G:"Ho lasciato Giulia non perché non l'amavo più perché avevo problemi miei in cui non volevo si immischiasse e quindi sapendo che la persona in questione è molto testarda le ho dovuto mentire,sei soddisfatto"
D:"Sentiamo e i problemini del cazzo che avevi era di non aver fatto il doppio disco di platino ma solo quello d'oro" disse ridendo non li risposi
Giù:"Denis smettila se hai voglia di discutere allora vattene e lascia Rosa qui se ci tieni almeno un poco a me e agli altri allora rispettalo a cosa ti serve fare cosi" stavolta stese lui in silenzio
S:"Avete finito tutti e due" disse guardando Deddy e Giulia
S:"Questa è casa mia e se ho voluto invitare sia lui che lei è un problema mio va bene" disse sgridando Deddy e Giulia
S:"Li state mettendo a disagio tutti e due con i vostri modi di fare"
Giù:"Hai ragione mamma mi dispiace" disse
S:"Almeno lei ragiona tu hai finito di attaccare qualunque persona chiuda con tua sorella non è la tua vita ma la sua se la sa cavare benissimo da sola lei,hai sempre avuto questa sorta di protezione nei confronti come se il padre fossi tu ma non è così e spero che se un giorno tu dovessi avere una figlia femmina non avrai questo comportamento che ti sia da lezione anche noi ragazze c'è la caviamo benissimo da sole" quelle parole mi fecero un certo effetto avrei voluto che mia madre fosse stata così coraggiosa da non farsi mettere i piedi in testa da mio padre.

Amore impossibileWhere stories live. Discover now