Distanti

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POV SANGOVANNI
Come sempre ormai ero in treno stavolta con una piccola differenza avevo una bimbetta tra le braccia che dormiva beatamente e nel frattempo la coccolavo un po' finché non la sentì mugugnare qualcosa
G: "Hey piccola Lady ti sei svegliata" dissi accarezzandola e con i pugnetti si strofinò gli occhi e guardò fuori
V: "Zio che ore sono"
G: "Sono le otto meno dieci V, il treno ha ritardato di due ore e mezza tra poco arriviamo ok?"
V: "Zio ho fame" disse sbuffando e girai gli occhi sorridendo
V: "La mamma ha promesso che mi facevi mangiare tutto quello che volevo" disse, maledetta Andrea
G: "Si cosa vuoi" dissi spostandole una ciocca di capelli
V: "Voglio il latte" disse guardandomi con due occhietti
G: "Va bene prima di raggiungere Falso passiamo da casa e ti riscaldo un po' di latte"
V: "Grazie grazie" disse sorridendo, scese dalle mie gambe e si arrampicò nel sedile accanto e la scena mi fece ridere e quando sali mise il broncio e si giro dall'altra parte
G: "Dai Virgi non ti sarei mica offesa" dissi ridendo e la ripresi in braccio e iniziai a farle il solletico canticchiandole Malibu
V: "Basta basta" e si mise in piede sulle mie gambe
G: "La vuoi tutta Malibu Lady V" e rise ma venne interrotta dalla voce robotica che diceva che eravamo arrivati
G: "Virgi mi raccomando" e annui me la caricai sulle spalle e presi la valigia e i due zaini scendendo velocemente dal treno appena arrivai sul Van mi disse
V: "Daii zio voglio scendere" e si mise a gattonare sul sedile per appendersi al finestrino
G: "Dai Virgi vieni che ti porto a fare colazione" scese da sola e inizio a correre verso il portone
V: "Dai zio apri" disse
G: "Si si fammi prendere le chiavi" appena entrò corse subito verso la cucina poggiai tutto nella stanza e mi lavai la faccia subito dopo andai a farli questo benedetto latte a quella peste e glielo versai in un tazza la presi e poggiai sul tavolo gli portai la tazza alle labbra tenendogliela sempre io essendo troppo pesante per lei, inclinai la testa e la guardai con un mezzo sorriso mi ricordava tanto quella persona ma il mio cuore si scottava pensando a lei quindi mi ripigliai un attimo sentendo gli occhi bruciare, appena fini presi lo zaino che avevo e porsi la mano a Virgi e lei si aggrappò al mio anulare avendo la mano troppo grande, sali nuovamente sul van su cui sta volta a bordo c'era qualcuno Falsito
G: "Oi falso"
F: "Gio, ma che bellina quella piccoletta lì dietro" disse sorridendo lei provo a nascondersi dietro la mia gamba ma la presi in braccio io
G: "Lui è Falso ma lo puoi chiamare Ocho è il mio migliore amico" perché si il mio migliore amico ormai non era più Deddy ma lui, con Deddy avevo chiuso tanti anni fa le nostre strade si erano divise come quella mia e di Rosa infatti orma la mia migliore amica era Francé
V: "Ocho" disse sussurrando
F: "Si e sono al tuo servizio piccola Lady" e si inchinò e la fece ridere e subito inizio a prendere confidenza avvicinandosi a lui, mi svegliai e mi accorsi che nel van non c'era nessuno quindi decisi di scendere ed entrando dentro lo studio mi fece scoppiare a ridere una scena, Ocho che rincorreva Virgi perché li aveva rubato gli occhiali e Francesca che faceva il video
F: "Vieni qui piccola peste e ridammi gli occhiali" ma la risposta fu correre più velocemente
F: "Oh giuro che se ti piglio" disse facendola ridere
G: "Dai virgi ridai gli occhiali al bimbo" dissi ridendo e subito glieli restituì correndo verso di me volendo essere presa in braccio e poggio la testa sulla mia spalla
M: "Quella piccolina è il mio spirito guida" disse Franci ridendo
F: "Vedi che non è così innocente come dice quel faccino" e lei li fece la linguaccia in risposta è Falso la ricambio
M: "Sei un bambino Nueve"
M: "Comunque non sapevo questa tua passione nel fare il padre" disse bevendo accennando un sorriso subito sbarrai gli occhi e li dissi
G: "Non sparare cazzate sai che io non voglio avere dei figli ma Virgi e Virgi le voglio bene ed è mia nipote" dissi quasi arrabbiato
F: "Calmati Giovà scherzavo" disse tornando seria  mi misi seduto sul divanetto e lasciai Virgi esplorare un po' quel posto
G: "Quindi per cosa mi hai fatto venire"
F: "Sam ha fatto dei casting per i ballerini e vuole che li guardi a uno a uno e li confermi che vanno bene, poi devi iniziare a produrre le basi dei pezzi e fare le date" roteai gli occhi e annui e ci incamminammo verso l'accademia di Sam, desi la mano sempre a virgi e le chiesi
G: "Ti piace Roma?"
V: "Siii è stupenda"
G: "Lo sai dove ti porta lo zio ora?" e nego con la testa
G: "In un accademia di danza" di colpo sorrise peggio di non so che cosa è inizio a saltellare correndo verso Falso.

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