Bugie

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POV GIULIA
Mi svegliai col rumore del fischio del treno e notai un ragazzo accanto a me che guardava fuori dal finestrino mi sistemaì e strofinai gli occhi e lo richiamai
Giù: "Gio,Gio,Gio terra chiama Gio" e scosse la testa
G: "Si scusa stavo riflettendo un po'" corrugai la fronte e dissi
Giù: "Non dirmi che te ne sei già pentito"
G: "No no pensavo a quel pacco son sicuro che la M possa essere Margherita come dicevi tu ma la E son confuso non so"
Giù: "Popstar ti stai rammollendo"
G: "Ma hey" disse con un finto broncio alzandosi
Giù: "Dove vai"
G: "Giù il treno ha fischiato perché siamo arrivati" disse mettendosi in spalla lo zaino dove tenevamo quattro cazzate per sopravvivere, mi alzai e mi ostiracchiai scesimo dal treno ma tutto ciò venne interrotto dal suo telefono squillare
G: "È falsito mi secco"
Giù: "No ad Ocho rispondi eh" sbuffo ed accetto la chiamata
Giù: "Che voleva"
G: "Niente mi ha aggiornato di tutte le statistiche e le classifiche e chiesto del pezzo nuovo"
Giù: "Pezzo nuovo? perché non me l'hai detto"
G: "Non è pronto ma ci sto lavorando" eh si potevo dire di avere un fidanzato famoso iniziava a fare dei dischi e gli ascoltatori su spotifay aumentavano ogni giorno aveva un sacco di fan con cui avvolte mi son fermata a parlarci su instagram non rivelando che ero la sua ragazza, perché era così nessuno era accorrente della vita sentimentale di Sangiovanni e apposto di ingelosirmi a tutti quei commenti su di lui ridevo perché ero felice che la gente comprendeva il messaggio che voleva dare e poi erano dolci non lo mettevano a paragone ma lo difendevano è questa cosa era molto bella piuttosto di farlo risaltare
G: "A che pensi"
Giù: "A niente" dissi stringendomi a lui
G: "Sei pronta ad essere una vagabonda per le strade di Roma"
Giù: "Solo con te"

Erano passati due giorni da quando io e Sanjuan eravamo a Roma e i nostri telefoni erano pieni di chiamate ma nessuno dei due rispondeva non volevamo rovinare quelle giornate anche se oggi di sera saremo dovuti tornare, in quel momento eravamo su una panchina vicino al colosseo e io avevo la testa poggiata sulle sue gambe mentre lui giocava coi miei capelli e io mi beavo di quel trattamento con quel venticello fresco ma lui abbasso la testa sulle mie labbra per baciarmi creando un bacio intenso mordendomi il labbro e staccandosi e ritorno con gli occhi fissi sul panorama mentre dei vecchietti e i turisti iniziavano a fissarci
Giù: "Perché lo hai fatto"
Giù: "Che c'hai" e lui non parlava ma mi fissava
Giù: "Giovanni" ma la sua unica risposta fu ribaciarmi ed era come se mi stesse urlando che aveva bisogno di me ma con quel bacio, capì che aveva qualcosa che non andava e aveva solo bisogno di un po' di conforto da qualcuno
Giù: "Andiamo in un posto più isolato" annui e si alzò legandosi i capelli in una specie di cipolla e dandomi la mano come i bambini con i genitori, dopo essermi assicurata che intorno a noi non ci fosse nessuno dissi
Giù: "Che ti prende"
G: "Mi è arrivato un messaggio da instagram da un profilo privato di cui come follower ci sono solo io ma non ho mai mandato la richiesta"
Giù: "Quale era il nome utente"
G: "Sempre M and E ma la cosa che mi ha fatto preoccupare e il messaggio che mi hanno mandato"
Giù: "Cosa diceva"
G: "Tick Tack Giovanni il tempo scorre"
Giù: "Chiunque sia sono due pazzi malati"
G: "Giù non me ne frega ma questo tempo ha uno scadere e io non sto capendo a cosa"
Giù: "In quella scatola a parte il biglietto e quel coso c'era altro"
G: "No era solo un messaggio che mi faceva capire di stare attento ma non qualche avviso o sfida"
Giù: "A cosa si intende allora"
G: "Non lo so Lola, ma stai attenta stai vicino a me ho paura per te più che me"
Giù: "Tranquillo avevamo detto che lo avremo affrontato insieme bene ecco" dissi dandoli la mano
Giù: "Te quiero Gio" e mi sorrise
G: "Ecco a cosa mi è servito lo spagnolo" disse e risi
Giù: "Cretino"
G: "Dai cerchiamo di non pensarci" disse trascinandomi non so dove e bloccandosi davanti un carretto
G: "Vedi qui dicono che fanno il gelato migliore di Roma"
Giù: "Wow"dissi quasi sbavando
G: "Salve potrebbe farmi due coni uno fragola e panna e l'altro gianduia e pistacchio" mi si illuminarono gli occhi vedendo quei coni lo presi velocemente e come facevo sempre iniziai a leccare prima il pistacchio e dopo il gianduia
Giù: "Tu mi vizzi troppi" dissi tutta sporca di gelato sulle labbra, ma col pollice mi pulì
G: "Dai dobbiamo andare a prendere il treno" disse un pochino triste da dover abbandonare questa città
Giù: "Un giorno ci ritorneremo o ritornerai popstar"
G: "Adoro Roma mi sarebbe piaciuto viverci"

Amore impossibileUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum