26. Il cottage *

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[Attenzione! Il capitolo seguente contiene scene sessuali molto spinte.]

Maya.

Nel tepore delle mie coperte sobbalzai al suono del mio cellulare che squillava. Contollai la sveglia prima di rispondere: erano le 8.00am ed io non avevo chiuso occhio per tutta la notte.
《Si pronto, sono Maya》risposi sbadigliando e portandomi le mani tra i capelli scomposti.
《Non ricordo molto di ieri, ma qualcosa mi dice che se sono tornata integra è merito tuo.》
《Jess! Non azzardarti a farlo mai più, vuoi farmi venire un infarto?》sobbalzai.
Lei ridacchiò quasi allegramente.《Beh, ora siamo pari. Devo ringraziarti in qualche modo, raggiungimi nel tardo pomeriggio, ti porto in un bel posto.》

...

Parcheggiai l'auto e bussai alla porta; erano le 18.30pm. E ro in perfetto orario ed in una piacevole ansia dettata dalla mia curiosità. "Un bel posto", suonava bene.
Jess aprì ed il mio cuore si fermò: sorrise.
《Scusami per averti fatta preoccupare》mi disse sfilandomi le chiavi dell'auto dalle mani.
《Ehi!》esclamai sghignazzando.
《Guido io》rispose mettendosi al volante.
Mente la macchina continuava ad accellerare in una direzione a me sconosciuta mi raccontò cio che ricordava del giorno precedente sovrastando con la voce i Fall out boy alla radio, mantre io mi persi ad osservare il Golden Gate Bridge fuori dal finestrino. Dopo molto tempo mi preoccupai notando che eravamo dirette fuori città.
《Mi dici dove stiamo andando?》mi lamentai.
《Sta un pò zitta, fidati di me》rispose sollevando gli occhi al cielo.
Dopo quasi un ora ci ritrovammo in un ampia brughiera di periferia, con un panorama mozzafiato. Grossi pini si innalzavano maestosi e il verde regnava incontrastato. Avanti a noi un piccolo cottage di mattoni. Rimasi a bocca aperta.
《È nostro》,notò la mia espressione ammirata ed avanzò portandosi pian pianor all'interno dell'abitazione.
Nonostante la figura un po' rustica dall'esterno, l'interno del cottage era super moderno ben arredato in tonalità bianca e rosso mattone.
《Fa freddo qui》dissi tremando.
Lei lo notò e sorridendo mi strinse in un abbraccio caloroso.
《Ora accendo il camino e ci riscaldiamo》disse.
Mi sciolsi a quel gesto sorridendo, poi mi distanziai un po' prendendo le sue labbra tra le mie, senza neppure accorgermene, in modo completamente spontaneo. Quando realizzai cio che stavo facendo mi allontanai imbarazzata, ma lei sorrise facendo finta di nulla.
《Prenditi qualcosa da bere nel frigobar se vuoi》disse spostando un po di legna nel camino.
《Sono apposto così 》risposi dandole una mano, e dopo tante peripezie la fiamma si innalzò e lei mi battè un cinque esultando un "missione compiuta, sergente!".
《Tra un pò si riscalderá, hai visto le altre stanze?》mi chiese afferrandomi una mano e trascinandomi entusiasta in una bellissima stanza da letto con un enorme televisore al plasma ed un grazioso letto matrimoniale.
Si gettò a tuffo su quest'ultimo cullandisi sulla morbida trapunta, ed io la seguii divertita.
《È comosissimo!》esclamai stupita, e subito dopo iniziammo giocare a prenderci a cuscinate come due bambine. Lei mi faceva stare bene, e nonostante non fosse una novità me ne stupii come se me ne stessi accorgendo in quel momento. Ed allora sai cosa? Fanculo la Stanford, fanculo Peter, fanculo tutti i nostri problemi. Li c'eravamo solo noi, tutto cio che era importante. Il resto era fuori e ci sarebbe rimasto almeno per qualche ora.
《Aspetta qui un attimo》disse lei dirigendosi verso la cucina.
Mi infilai sotto le coperte riscaldandomi e lei tornò con un enorme pacco di popcorn spegnendo la luce e facendo partire un film. Inutile negarvi che ero interessata a guardare lei più del film. Era accucciata sulla mia spalla mentre come al solito giocherellava con le mie mani, chissà perché poi le piacevano così tanto! Mi fermai ancora a guardare le sue labbra, lei lo notò.《Puoi farlo se vuoi》disse.
《Cosa?》Finsi di non capire.
Sorrise, mi portò le mani al collo e si avvicinò al mio viso chiudendo gli occhi, mentre il mio cuore sembrava impazzito.
Mi baciò portando la sua mano sulla mia mandibola; il suo tocco mi fece rabbrividire. Mi era mancato tutto: il suo profumo, le sue labbra carnose a stretto contatto con le mie, la sua pelle pallida e morbida, le sue mani che si intrecciavamo e slegavano con le mie, che mi accarezzavano il volto ed i capelli... iniziai a baciarla con più foga, più intensamente, ed a giocherellare con il bordo della sua maglietta sfiorando leggermente la pelle sotto di essa. Le nostre labbra si divisero alcuni istanti lasciandoci ascoltare il suono dei nostri respiri affannati. Spostò il suo intenso sguardo nel mio, in quella circostanza mi sembrò dannatamente sexy.
《Sei sicura?》mi sussurrò.
Iniziai a mordicchiarmi le labbra al pensiero.《Si, e tu?》
Lei annuì portandosi a cavalcioni su di me, e continuò a baciarmi sorridendo divertita dal mio evidente imbarazzo. Mi sentivo come se quella fosse stata la mia prima volta, o forse in un certo senso lo era.
Mi sfilò la maglietta e lo stesso feci io accarezzandole le natiche, i fianchi, la schiena, fino ad arrivare al gancio del suo reggiseno che sbottonai con cura. Lei cominciò a baciarmi e mordermi il collo; avvertii il freddo metallo del piercing sul suo ombelico accarezzarmi il ventre. Trattenni qualche gemito.
Mi fermai un attimo ad osservare la sua bellezza. Non riuscivo ancora a realizzare ciò che stava accadendo.
《Rilassati amore》mi sussurrò all'orecchio scombussolandomi ancora più lo stomaco e  torturando il mio lobo. Pian piano sbottonò la lampo dei miei pantaloni spostando una mano sotto di essi.
In breve tempo tutti i nostri indumenti si ritrovarono sul pavimento. La pelle d'oca, i brividi sulla schiena ad ogni suo tocco, lo stomaco che mi si accartocciava ad ogni suo bacio, ad ogni morso, ad ogni segno che lasciava sulla mia pelle L'eccitazione, la voglia di averla; il mio pensiero la pregava di toccarmi ancora, di non mollarmi neppure per un istante. L'amavo. La sua lingua cominciò a torturare il mio seno mentre i suoi fianchi si muovevano a ritmo con le mie dita nella sua apertura bagnata, il suo ansimare sempre più forte mi eccitava ancora di più. In poco tempo venne, aggrappandosi alle coperte, graffiandomi la pelle, inarcò la schiena. Ci mise poco a riprendersi che subito tornò a baciarmi, sta volta scendendo sempre di più. Percorse il mio collo, il seno, la pancia, fino ad arrivare alla mia intimità che iniziò a leccare e stimolare facendomi impazzire. In poco tempo raggiunsi l'orgasmo anch'io con le mie mani tra i suoi capelli scompigliati. Si sollevò esausta accanto a me accarezzandomi il volto sudato. Le regalai un dolce bacio sulle labbra stringendola a me.
《Resta con me》le dissi. Nel mio tono c'era quasi un pizzico di disperazione.
《È tutto un casino》mi rispose con voce tremante stringendosi ancora di più a me.
Avevo tra le mie braccia tutto ciò che desideravo, non potevo perderla così. Mille pensieri mi pervasero la testa e tra questi il dubbio che avessi appena fatto un errore. Un magnifico errore. Poi ebbi un'idea, l'idea! Mi fermai un attimo a rifletterci. Sgranai gli occhi, era una follia... ma potevo provarci.
《Jess...》mi fermai. Da come martellava sembrava che il mio cuore volesse uscire dal petto.
《Cosa?》rispose guardandomi con un'espressione innocente.
Mi feci coraggio.《Se ti chiedessi di venire con me, in Italia, e di continuare gli studi proprio li, cosa risponderesti?》
Lei mi guardò un attimo confusa, poi ridacchiò afferrandomi il volto e lasciandomi una serie di baci sulle labbra.
《Vivremo sotto i ponti e sopravviveremo facendo l'elemosina, però staremo insieme》mi prese in giro, la guardai seccata.
Le afferrai il labbro inferiore tra i denti stringendo.
《Ahi!》gemette strizzando gli occhi.《Stupida, sto parlando sul serio》le portai le braccia attorno al collo.
《Io ho ancora una casa li, e possiamo viverci. Per le spese in qualche modo faremo, ho dei risparmi, e potrei cercarmi un lavoro come ho fatto qui》le dissi seria.
Arrossì ed abbassò lo sguardo, forse per la prima volta dinanzi ai miei occhi.
《Davvero sarei così importante?》chiese
《Molto più di così》risposi sincera, con lo sguardo perso ad osservarla.
Mi accarezzò il volto sorridendo, il suo sguardo tornò quello di sempre.
《Se è davvero possibile, ti seguirei. Ti amo》
Un barlume di speranza attraversò i miei occhi.
《Ti amo anch'io Jess》sussurrai, e crollai in un profondo sonno, tra le sue braccia, finalmente in pace. Sicuramente la miglior notte d'amore della mia vita.

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