25. Tre shots e troppe domande fanno girare la testa

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Jess.

《Sono qui da appena cinque minuti e sono già convinta che questa festa diventerà una sorta di Progect X》dissi a Katy facendomi largo tra quella folla di ragazzi.
Ĺa bionda mi afferrò la mano.
《Non perderti, andiamo nell'altra sala, sembra più tranquilla》mi rispose.
《Ehi, ma quello non è tuo fratello?》Le dandai facendo segno verso un raggazzo biondo poco più avanti a noi.
《Si, ha detto che si sarebbe fatto trovare qui.》
《Mi pare si sia diretto verso il giardino, è con una ragazza dai capelli color...rosso ramato?
《Si, è la sua ragazza Aubrey. Raggiungiamoli!》esclamò prendendo la direzione del giardino.
Un' enorme piscina era situata li, circondata da abbaglianti led bianchi. I ragazzi si divertinavo a tuffarsi li dentro, qualcuno ci limonava, ed un pazzoide si era completamente denudato sotto gli occhi schifati dei presenti.
Il mio sguardo si posò su di Erick che stava tranquillamente sorseggiando un bicchiere di birra in compagnia della sua ragazza.
《Eccoli!》
Mentre io e Katy tentavamo di raggiungere Erick, vidi un'altra figura avvicinarsi a lui.
《Dammi i soldi che mi spettano!》gridò Ben afferrandolo dal colletto della maglia. Erick si tolse violentemente di dosso le sue mani.
《Ti ho detto che appena li avrò te li darò, sta buono con le mani!》disse spintonandolo.
《Smettetela ragazzi, vi prego!》urlava la povera Audrey cercando di dividerli.
A quella scena i miei piedi iniziarono ad accellerare il passo, poi le mie gambe iniziarono a correre. Katy mi seguì spaventata.
Mi misi tra i due dividendoli.
《Che cazzo sta succedendo?! Erick!》
《Levati di mezzo Jess, gli spacco la testa a questa faccia di merda! Lui ed i suoi amici ci hanno causato fin troppi problemi!》
《Tu mi devi dei soldi, del resto mi sbatto il cazzo!》Reclamò Ben.
《Di che soldi sta parlando?》chiese Katy a suo fratello.
《Ho preso un po' d'erba per la festa in spiaggia della scorsa settimana, ma al momento non ho i soldi per pagargliela》sussurrò Erick.
Lo sguardo di Ben si spostò su di me, ed immediatamente un ghigno malefico gli apparve sul volto. L'ariq attorno mi diceva che stava per accadere qualcosa di brutto.《Forse c'è un altro modo per pareggiare i conti》disse Ben fermamente.
《Quale?》chiese il biondo curioso
《Voglio Jess nella gara dei tre shots. Se perdo io, non dovrai pagarmi nulla, ma se perde lei dovrà spogliarsi qui d'avanti a tutti.》
《Non esiste, te lo sogni!》rispose Erick senza pensarci due volte.
Mi posai la mano sul mento ed iniziai a riflettere.
《Va bene, ci sto》risposi.《Ma Jess...》contestò Erick.《Lasciami fare, sta tranquillo》gli dissi interrompendolo e rassicurandolo con un sorriso.
Sapevo che lo scopo di Ben era quello di ridicolizzarmi, ma non ci sarebbe riuscito.
Cosi rangiungemmo i divanetti della sala da giochi. Cio che divideva me e Ben era solamemte un piccolo tavolino di legno.
《Le regole sono queste: tre domande a testa, chi si rifiuta di rispondere beve tre shots di Tequila, le risposte devono essere chiare e specifiche. La gara si conclude quando uno dei due si ritira o non è più in grado di cotinuare a giocare. Parte Ben, via!》disse Katy che faceva da arbitro.
《Che rapporto c'era tra te e Mike Powell?》
chiese Ben malignamente facendo strabuzzare gli occhi a Katy ed Erick che avevano finalmente capito le sue intenzioni.《Eravamo buoni amici》risposi tranquillamente.
《Sei stata a trovare Ian in carcere, puttanella?》
Sollevai un sopracciglio. Era geloso?
《Si gli ho fatto visita, arriva al punto pezzo di idiota.》
Lui ridacchiò tra i denti.
《E non gli hai detto di tutte le volte che ti sei fatta sbattere dal cugino di quel ritardato accanto a te?》disse puntando arrogantementeun dito verso di Erick che si trattenne dal mettergli le mani addosso, e suscitando un comune stupore.
《Non attacca Ben. Ci sono cose che non sai, una di queste è che Ian sapeva tutto dal principio, e non stavamo assieme quando sono stata a letto con Mike》risposi con un'espressione seria.
《Tocca a Jess》decretò Katy.
《Qual'è il vero motivo per cui mi hai chiesto di giocare?》chiesi.
《È da tanto che desidero vederti crollare Jess, credo tu te ne sia resa conto》un angolo delle sue labbra si sollevò.
《Non l'hai già fatto quando mi hai investita?》
《Non è abbastanza.》
Tutto il rancore che portava nei miei confronti mi insospettì.《Quando sarà abbastanza?》
《Quando mi pregherai in ginocchio di darti una tregua》si passò una mano tra i capelli.
《Ora tocca a me》sorrise malignamente.
《Hai una relazione con la troietta che serve al Kiras?》
A quella domanda mi pervase un senso di rabbia, i miei occhi si spalancarono, iniziai a sudare e le mie dita iniziarono a graffiare nervosamente sul cuscino del divano. Mantieni la calma, Jess!
《Al momento no, e se la richiami in quel modo ti faccio ingoiare i denti.》
Lui rise di gusto.《Al momento》ripetè.
《Ed in passato?》
Lo fulminai con lo sguardo.《Si.》Stupore comune tra la folla di persone curiose che osservavano il gioco.
《Te la sei scopata?》Si leccò le labbra. Orrore! Davvero, osservare quella scena mi fece ribrezzo.
《Adesso basta!》urlò Erick con rabbia sollevandosi dal suo posto.
《Stai a cuccia Erick! Passatemi questi cazzo di shots.》
Il biondo riprese il suo posto ed io ingurgitai velocemente i tre bicchieri avvertendo un forte bruciore lungo la gola.
La testa iniziò a girarmi leggermente.
Sorrisi maliziosamente, nei miei occhi sembrarono formarsi delle fiamme. Lo stronzo doveva perdere. Era ora di giocare sporco e ripagarlo con la stessa moneta.
《Sei sempre stato il preferito di Ian, lo ricordo bene! Allora dimmi Ben, anche lui per te era il preferito dei tuoi amici?》
Ben si irrigidì come un tronco, la sua espressione si fece seria.《Si. Con questo?》
《È il mio turno , Ben》sorrisi vispamente.《E cos'hai provato nel vedergli una tuta arancione addosso?》
《Voglia di vederti morta》rispose con rabbia.
《Si? Sicuro di non avere una cotta per Ian, Ben?》Scoppiai a ridere. Una sorta di scontro tra persone con crisi d'orientamento sessuale. C'era qualcosa di fortemente ironico in quella situazione.
A quella domanda tutti si zittirono, e Ben si pietrificò. Vidi i suoi occhi diventare sempre più lucidi, si alzò di scatto lanciando in aria il piccolo tavolino di plastica d'avanti a noi che cadde rumorosamente a terra rompendosi.
《Vaffanculo!》gridò allontanandosi dalla stanza e lasciando tutti a bocca aperta.
Nel silenzio mi sollevai anch'io con un'espressione seria e mi avvicinai all'orecchio di Erick.
《Di niente》pronunciai sorridendo.
《Dobbiamo festeggiare Jess》 rispose lui nello stesso modo.
Sentii il mio cellulare squillare.
《Andate, vi raggiungo tra un po'》 dissi ad Erick aprendo la chiamata.
《Pronto, parla Jess.》
《Dove sei? Cos'è questo casino?》la voce di Maya mi fece sobbalzare, non mi aspettavo che mi chiamasse a quell'ora.
《Ehi, sono ad una festa, qualcosa non va?》
《È tutto ok, volevo solo parlare ma sento che sei occupata.》
《Posso parlare, ma non per molto.》
《Hai impegni domani?》mi chiese stupendomi.
《In verità no, perché?》
《Volevo passare la serata con te.》
《Per me va bene, ma ti richiamo quando rientro se sei sveglia, così ci organizziamo per bene. Devo scappare!》
《D'accordo, fa la brava.》

Cosi mi ritrovai seduta su un gradino assime ad i gemellini, Aubrey ed un bicchiere di Vodka liscia, ignara di ciò che stava per accadere.
Erik rullò velocemente uno spinello e lo accese prendendone alcuni tiri, poi me lo passò e lo afferrai osservandolo insicura.
《Non so' se posso.》
《Vai tranquilla Jess》mi incoraggiò Katy sorridendo, così presi un po' di coraggio e lo portai alle labbra.

...

Dopo alcune ore mi ritrovai tra un gruppo di ragazzi che non conoscevo a sorseggiare ancora altro alcol. La mia voce ormai tremava, la testa girava in un modo pazzesco e non riuscivo a formulare una frase che avesse un senso logico.
Per quanto volessi negarlo, un po' mi era mancata quella sensazione, ma nulla era come prima, non c'era più Ian ad incitarmi e soprattutto c'era più Mike a salvarmi da tutto quel casino. Non so' cosa mi spinse a farlo, ma uscii fuori da quella villa ed iniziai a camminare barcollante per la strada raggiungendo con qualche difficoltà l'esatto luogo in cui Mike era stato investito. Mi inginocchiai sull'asfalto ed iniziai a buttare giù una lacrima dopo l'altra. Notai da lontano degli abbaglianti fari, e la figura sfocata di un' auto in corsa.
Mi sentii spintonare fino all' altro lato della strada finendo distesa su di una ragazza che mi teneva stretta tra le braccia tremando.

《Ma sei pazza Jess?! Vuoi farti ammazzare?》
Riconobbi l'immagine di Maya persino in quello stato.
《Sei ubriaca! Dai, andiamo a casa》disse sollevandomi di peso.Guardai il cielo nuvoloso di quella sera.
"Grazie Mike, ora c'è lei a salvarmi" pensai.

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