20. la mia ragazza

1.8K 88 0
                                    

Jess.

Il giorno della consegna del diploma si avvicinava sempre di più, ed il mio studio era intenso, stressante.
Maya era riuscita a farmi capire che la mia miglior dote oltre a quella di litigare con la gente, era sicuramente la scrittura, così avevo avuto uno spunto per orientarmi su qualcosa: avrei potuto studiare letteratura, o lingue straniere. Fatto sta che era ancora tutto da decidere, e non avevo ancora fatto domanda da nessuna parte, ma mi sarei dovuta velocizzare nelle mie azioni.
Un'altra cosa che mi preoccupava era sapere come avrei fatto a vederla se avessi deciso di studiare lontano. Con tutte quelle domande il mio cervello stava andando in fumo, così decisi di prendermi una serata libera e sperai di poterla passare con lei.
La raggiunsi al Kiras ed entrai sfilandomi gli occhiali da sole e socchiudendo la bocca.
《Buongiorno Jess! La tua ragazza sta servendo un tavolo, posso aiutarti io?》mi chiese Josh mostrandomi un sorriso così luminoso che avrebbe potuto fare da pubblicità a dei chewing gum.
"La mia ragazza" mi soffermai a pensare senza contraddirlo, non ci avevo mai pensato prima; chissà se lei si riteneva tale.
《Un cappuccino》dissi cercando di ricambiare il suo sorriso, ma fu spezzato da uno sbadiglio che coprii con una mano. Avevo dormito poco quella notte.
Il ragazzo si mise immediatamente a lavoro. Maya apparve alle mie spalle.
《Buongiorno, vedo che sei pimpante stamane!》ironizzò sarcastica.
《Mi sento distutta, ho passato la notte a studiare》risposi mentre Josh mi posava la bevanda sotto il naso.
《Impazzirai prima di afferrare quel diploma se continui così》disse raggiungendo il bancone e cominciando a lavare alcuni bicchieri.
《Già, infatti oggi mi prendo una pausa. Sei libera stasera, vero?》
《Mi stai chiedendo un appuntamento forse?》Sorrise maliziosamente.
《Forse》risposi guardandomi intorno.
《Ehi, ma sbaglio o da un po' non si vede l'ombra di Ben?》continuai.
Lei scoppiò a ridere.
《Josh gli ha fatto un po' di paura.》
La guardai confusa mentre infilava dei bicchieri con delle bevande su un vassoio.
《Perché non mi hai raccontato ancora nulla?》chiesi.
《Lo farò stasera. Ah, ti prego passa un po' prima, devo badare ad Anissa per una mezz'ora, ed a dirla tutta ho un po' timore a restare da sola con lei》disse baciandomi una guancia e fece per allontanarsi.
《D'accordo...amore...》risposi dispettosamente mentre era ancora poco distante da me, e la vidi pietrificarsi per qualche secondo.
Il vassoio le scivolò dalle mani ed i bicchieri si sfrantumarono in mille pezzetti. Strabuzzai gli occhi, era forse stata colpa mia? Ovvio. La vidi arrossire violentemente sotto il mio sguardo mentre ripuliva il danno fatto.
La mia visuale si posò inevitabilmente su Josh che aveva assistito alla scena, ed invece di arrabbiarsi si era posato una mano sul volto ridacchiando.
Così scoppiai a ridere anch'io.
《Che stronza》sussurrò lei sorridendo timidamente.

Maya.

《Devi avere un po' di pazienza, tra una mezz'ora papà e Bethany saranno qui, e potremmo uscire》dissi a Jess, che però non sembrava affatto annoiata.
Anissa nella stanza accanto sorseggiava un succo di mela digitando qualcosa sul suo cellulare.《Hai progettato qualcosa per stasera?》chiesi curiosa sedendomi sulle sue gambe ed accarezzandole i morbidi capelli.
《In verità no, cosa ti andrebbe di fare?》
Mi fermai un attimo a pensarci:《Cosa danno al cinema?》
《Non ne ho idea, ma se vuoi andarci decidiamo sul posto》sorrise dolcemente.
Annuii mordendomi le labbra. Non potevo baciarla li, non potevo darle attenzioni, per questo non vedevo l'ora di uscire.《Maya stanno bussando alla porta, apri! È sicuramente Nill》gridò Anissa dall'altra stanza.《Oddio, ci risiamo!》esclamai preoccupata guardando Jess, non sapevo cosa fare.
《Ehi, sta calma!》disse lei stringendomi, e devo ammettere che funzionò alla grande.
《Maya, ti prego!》continuò ad urlare ripetutamente la ragazzina.
Jess mi fece scostare sollevandosi dalla sedia e sotto i miei occhi si avvicinò alla porta aprendola.
《Salve, tu devi essere Nill, prego entra!》disse accertandosi che la piccola Anissa la stesse ascoltando.
La ragazzina si avvicinò alla porta accogliedo la sua allucinazione e poi prese posto sul divanetto del soggiorno.
Guardai sbigottita la scena.
《Jess!》esclamai, e la ragazza si voltò nella mia direzione strizzando un occhio, poi prese posto accanto alla ragazzina e mi invitò a fare lo stesso.
《Cosa fate tu e Nill insieme di solito?》chiese ad Anissa.
《Ci piace ascoltare la musica》rispose lei sorridendo.
《Si? E quale musica ascoltate?》
《Ma come, non la senti neanche tu?》
《Ooh questa musica! È magnifica!》continuò lei fingendo un espressione stupita.
Era riuscita a non far degenerare la situazione, ed era la prima volta che vedevo Anissa conversare tranquillamente con qualcuno di reale; di solito sembrava così distaccata, poco interessata alle relazioni, ma credevo fosse solo un'altro aspetto del suo disturbo. Jess era fantastica, in quel caso pwrsono folle, e più il tempo passava, più me ne rendevo conto. Dopo poco tempo mio padre e la sua compagna tornarono a casa e noi filammo via. Optammo per un vecchio film giallo, ma non ci capii molto dal momento che le labbra di Jess mi presero molto più di quel film; erano come una droga.
《Cosa siamo noi?》mi chiese staccandosi dalle mie labbra
《Due alieni venuti dallo spazio》,risi. Lei rimase seria, abbassò lo sguardo cercando di metabolizzare la mia risposta, poi mi assecondò sorridendo. Ma... cos'altro avrei dovuto risponderle?
《Non so neppure cosa provi per me in realtà》continuai.
《Te lo dico, ma se poi arrossisco non farmelo pesare》ridacchiò.
《Ti amo, Maya》disse con molta difficoltà, ed istintivamente le strinsi di nuovo le braccia al collo continuando a baciarla. Sentire quelle parole era stato quasi un sollievo.
《Oh. Quindi come funziona adesso? Non ho mai fatto una proposta prima!》dissi senza allontanarmi di un centimetro.
《Non sarebbe una risposta scontata dopo tutta la fatica che ci ho messo per risponderti?》
《Sei ufficialmente mia. Troppo smielato per i tuoi gusti?》sorrise sulle mie labbra.
Quello fu per noi la chiusura di un capitolo, e l'inizio di un'altro.

The otherside Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora