Capitolo 13

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-Alex's POV-



Allargai le braccia quando vidi Serena e sentì il mio cuore ingrandirsi, il mio corpo respirare e inesorabilmente il cuore tornare al suo posto ,dove deve stare, dove c'è calore. Sì lo so, ho rubato la frase da una canzone di quel cantante italiano che Ila ama tanto. Vederla mi manda in subbuglio e mi rende felice. Mi era mancata. Lei corse verso di me quasi facendomi cadere ma tenni su entrambi. 

<<Cosa ci fai qui?! Cioè, come, quando, perchèèè?>>

<<Respira chica. Sono qui per te adesso perchè Ila mi ha detto "Va da lei, tieni i biglietti, le manchi. Non esiste che la vedi solo in Spagna" dove fra l'altro spero tu verrai. Sai, sostegno morale.  Sono qui perchè più di tutto mi mancavi. Poi dovrò andare a casa, prepararmi per la prossima gara e stare un pò dai miei. E' d' obbligo>>

<<Certo che verrò in Spagna, ho adorato il tuo regalo, dolcissimo davvero. Capisco. Anche tu mi mancavi.>>

Il rossore sulle sue guance non diminuiva. E mi stringeva. 

<<Ommioddio sei così buono e dolce è solo che...apprezzo che tu sia qui ma vedi, casa mia è un delirio, un disastro. Io sono stra disordinata, non posso farti entrare. C'è mia sorella e i miei...>>

<<Aspetta ,vivi coi tuoi?>>

Lei annuii in imbarazzo.

<<Aspetta Sere, non era quello che intendevo e tranquilla per il caos. Fammi salire, li conosco volentieri. >>

<<Va bene ma non ti prometto che mia sorella sarà calma. Ama Remy Gardner>>

Salì le scale del suo condominio fino alla porta aperta di casa sua. Era un buon inizio: sembrava un invito a entrare. Sua mamma mi salutò in abbigliamento da cuoca ,cosa che trovai molto rustica e semplice. Mi è stata simpatica fin da subito  e suo padre è un uomo gentile e alla mano, che si vede che tiene molto alle figlie. E Aurora ...è modesta e gentile, a tratti timida. Mi sono sentito subito a mio agio e l'ho espresso a Serena mentre mi mostrava la sua camera.

<<Lo so che sono grande e lo so che non dovrei ancora vivere qui ma ci sto lavorando. Sto risparmiando per me ma non mi bastano ancora i soldi. Scusa i libri sparsi ovunque ma dovrei studiare. Almeno, c'ero dietro. Sono contenta però che ti piaccia questa casa>>

<<Ma certo che mi piace. Tutto è bello se ci sei tu e sì è vero...c'è un pò di disordine>>-ridacchiai. Lei si sedette al mio fianco.-<<E poi chi sono io per criticare che se non corressi in moto chissà che farei>>

Si fece le treccine ai capelli, come quando era nervosa. 

<<Ti va di fare merenda? Ti piacciono i biscotti al cocco?>>

<<Mai provati ma di certo non dico no>>

La seguì in cucina dove tutti e tre gli altri mi guardavano con ammirazione come fossi un miraggio. Mi sentivo circondato dalla semplicità e la cosa mi piaceva, mi metteva a mio agio. Mentre Serena era in bagno trovai un déplian sul suo mobile che citava "Raccolta di pomodori".

<<E' questo che fai?>>-le domandai quando uscì. A me suonava una semplice domanda. Mi strappò il foglietto di mano.

<<Sì cioè no. Dove l'hai trovato? Non volevo che lo sapessi. Lavoro a dei macchinari in fabbrica. Così guadagno un pò e il resto studio. Tu non sarai abituato a tutto questo ...>>-farfugliò agitando le mani:-<<Casino e mondanità. Scommetto che di solito frequenti modelle dalle gambe lunghissime e toniche con una villa e una bella macchina. Sempre sul pezzo, insomma. Non gente come me. Non posso crederci...mi vergogno così tanto>>

Mi sedetti al suo fianco e le strinsi le mani:-<<Prima di tutto a me piaci tu e non mi importa ne delle altre ne che lavoro fai, purchè sia onesto. Vivi bene perchè i tuoi ti amano e sei bravissima a lavorare e va bene così. La trovo una cosa normalissima. Quella con cui mi sentivo era una modella e per l'appunto non è finita molto bene. Mi ha tradito, quindi. A me piacciono le cose semplici. Come sprofondare nei tuoi occhi, quello è stato facile. >>

Sollevò il volto e quando mi guardò ,lì, in quel posto, in quel momento, tutto il mio amore si fuse  a lei e il mio cuore raggiunse il suo. Le presi il mento fra le dita ,stavamo per baciarci quando sua mamma urlò:-<<Ho sfornato la torta alla marmellata!!!>>

Mi fermai ridacchiando prima di baciarla e le dissi:-<<Sarà meglio andare di là>>

<<Si è meglio>>-rise anche lei.

Una pasión~~Alex MarquezWhere stories live. Discover now