Capitolo 8

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-Serena's POV-



E' stato quando l'ho visto lì, in gara ,che ho capito che Alex mi era da subito entrato nel cuore. Quell'ansia, misto a gioia e preoccupazione mi hanno esaltata. Ma ero anche dannatamente preoccupata. Mi mangiavo le mani. Adesso capisco perchè Ilaria vuole vedere le gare dalle tribune invece che dal box: è molto più vivido, realistico, intenso, forte. Adoravo stare quassù ma mi metteva anche soggezione. Provavo brividi e non di freddo. Le prove erano già esaltanti e divertenti ma la gara era tutta un'altra storia, un'altra vita. Andavano veramente fortissimo e a un tratto cadde il compagno di squadra di Alex. 

<<Ommioddio!>>-ho urlato coperta dalle moto. Ila mi urla:-<<Non è lui, è Takaaki! Guarda, si rialza, ma sarà un pò acciaccato>>-mi fa i pollici in su e io urlo quando vedo che Alex è in vetta alla gara. Chiaramente Marc è primo, Dovi secondo e Alex terzo. Oh cazzo, vai Alexxxx!!!!!

Era bravo, costante, rilassato. Girava aggressivo ma pulito, senza stancarsi troppo o senza premere troppo sull'acceleratore. In questo modo girava bene mantenendo la posizione ma lasciando indietro gli altri. Mancavano ancora otto fottutissimi giri. Strinsi i denti e sono certa che per lui molto peggio. 

Ma quando vinse e tagliò il traguardo...esultai! Eravamo guardate malissimo dai fans di Vale ma non me ne importava nulla. Seguì a ruota la mia amica e ci posizionammo sotto al palco. 

Dopo le varie interviste i ragazzi salirono festanti sul palco, Dovi e Marc amici, stappando lo champagne. La folla era in festa, 50.000 persone (o quasi) a incitarli. Dio, che emozione. Lui mi fece i pollici in su e io ricambiai. Gli avevo portato fortuna.




-Alex's POV-



Serena mi aveva letteralmente aiutato mentalmente ,portandomi fortuna. Ero alla vetta del mondo, non primo ma terzo. Per me era già un immenso risultato ,mi sentivo felice come non mai, assieme all'amico e al fratello. Mentre correvo pensavo all'asfalto, a fare bene ma anche a quegli occhi grigi che mi erano ormai penetrati nel cuore. Sentivo solo la voglia di vincere e dimostrarle chi ero. Che ero un pilota ,un ragazzo vero. Cacciai in aria il premio affidatomi esultante e festante. Mi prestai per le interviste ma il mio cervello era già nel box, con lei. Volevo vederla, sentire le sue impressioni, abbracciarla. Rimontare a terzo è stata dura ma ce l'ho fatta ,questo è quello che conta, peccato per Takaaki. Così mi porto in tasca e nel futuro premio delle Americhe punti importanti. Quando raggiunsi il motorhome ,sudato e stanco, Serena era lì. Come volevo.

<<Sei stato bravissimo!>>-mi abbraccia; dicendo questo  mi mostra il volto rigato di lacrime:-<<E' stato sensazionale, così esaltante ,emozionante ma la cosa più brutta non è l'adrenalina ,no. E' la paura. Quando il tuo compagno è caduto, io temevo fossi tu e porco cane, mi sono cagata addosso>>-rise istericamente asciugandosi le lacrime dicendo questo. Io addolcì lo sguardo:-<<Lo so ,fa paura, tanta, ma la vittoria, quella è inebriante. E l'adrenalina è necessaria. E con te qui è ancor  più bello. Grazie di essere stata  lì, eri accanto a me. Di avermi sostenuto e tifato, non pensavo ad altro. Terminare la corsa per rivedere i tuoi occhi belli>>

Mi abbracciò e basta, per me il mondo finiva e iniziava qui. 


Una pasión~~Alex MarquezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora