Capitolo 10

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-Serena's POV-



Mi svegliai al buio, protetta da due adorabili braccia. In genere non mi alzo mai presto, ma in questi giorni sta diventando l'eccezione che conferma la regola. Passai dal bagno per mettermi  abiti decenti e puliti. Fatto questo passai alla faccia e ai capelli per poi uscire all'aria aperta del paddock ancora addormentato. Ma ovviamente io e la mia amica dobbiamo per forza essere collegate quindi ecco Ila spuntare camminando.

<<Sere. Già in pista?>>

<<Sì, si fa per dire. Dormito bene?>>

Notò il mio tono spento:-<<Sì e tu? Sembri stravolta. Stai bene? O vuoi stare sola?>>

<<Sono solo un pò triste, sai, per Alex. Abbiamo dormito avvinghiati e mi mancherà. Tu meglio di tutte mi capisci. Stavo sola ma meglio con te. Lui è fantastico...e io mi monto la testa e basta. Ieri sera abbiamo visto le corse insieme...so che la fortuna non è per tutti Ila e certamente non questa vita. Guardati: sei splendida qui e io non centro niente. Me ne vado dopo domani e chi si è visto s'è visto. Basta. Punto e a capo. Fine dei giochi. >>-termino bruscamente quella pantomima facendomi a raffica treccine nei capelli. E' una cosa che faccio come un tic quando sono nervosa. Ila lo sa. Mi studiò e prese un bel respiro. Mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla. Solennemente annunciò:-<<Sei mia amica  e ti voglio bene. Scusa se ti ho forzata io in qualche modo ma vedrei bene te con lui, anche Marc lo dice e ti vogliamo come cognata. Pensi che lui faccia dormire chiunque con lui? No, solo te perchè gli stai piacendo. Certo che ti capisco.I film mentali fanno parte di noi e io sono uguale a te: mi faccio film sul mio stesso marito!>>

Risi. 

<<Ti è piaciuto vedere la gara con lui?>>

Annuì.

<<Allora sei nel posto giusto, con le persone giuste. La scelta sta a te ma ti prego, non precluderti niente. E' vero, questo mondo è fatto di contatti e persone che si conoscono ma allora non sprecare un'occasione. Scegli tu se centrare ,se farne parte. Inoltre è vero, dovrai tornare a casa, hai lo studio ma scegli bene: puoi comunque continuare a frequentarlo, a sentirlo. Non è finita, fa che sia appena iniziata>>

Mi rallegrai. Ha ragione, devo tirarmi su.

<<Anche oggi partiranno presto, ma va da lui e fa colazione con lui prima che si offenda ancora perchè non c'eri>>

Risi e la ringraziai, raccontandole di ieri sera, dei regali. Poi tornai da lui. Era bellissimo mentre dormiva ,sembrava un angelo. Mi sedetti sul bordo del letto.

<<Sere...>>

<<'Giorno campione. Ero andata al bagno ed ero solo fuori a parlare con Ila. Ho preso un pò d'aria>>

<<Che ore sono? Torna qui>>

<<E' ora della colazione dei campioni caro. Dovresti alzarti e...>>-non mi fece finire la frase che col braccio mi tirò giù al suo fianco intrappolandomi.

<<Devo prevalere su Ila accidenti. Capisco che sia tua amica ma non ci permette nemmeno di alzarci assieme>>

Risi inalando il suo profumo. 

<<Comunque davvero dovresti fare colazione>>-insistetti.

Sbuffandomi sul collo si mosse per alzarsi ma si fermò.

<<Cosa hai? Capisco bene se hai qualcosa. Sono ...empatico. Le capisco queste cose.>>

Trattenni il respiro. Come fa? Quattro giorni che sa della mia esistenza e sa già troppo. 

Non mi stava guardando quindi presi coraggio e dissi:-<<Fra due giorni tutto finirà, per me. Torno a casa. Tu vai in America, continui le corse. Io studio. Lavoro. Ah be, non te l'ho detto ma sì.>>-non ammisi il mio lavoro, cioè macchinista alla Mutti. Mi occorreva risparmiare per me e per gli studi anche se i miei mi aiutano. 

<<Mi dimenticherai>>

<<Serena: credevo che le parole fra noi valessero e quei regali...sei stata tanto cara. No. Io non ti scorderò e sei amica di Ila e ci sentiremo e ci rivedremo presto. Se ami la Spagna...>>

<<Sarebbe bello>>-dissi con gli occhi lucidi nella penombra. Mandai giù il magone:-<<Sarebbe bello. La Spagna...mai vista ma mi piacerebbe. Io farò il tifo per te e se scriverai io risponderò. Cioè anche io ti cercherò, ovvio>>

Silenzio imbarazzante che durò secoli. Poi si alzò e si mosse verso il bagno senza dire una parola. Perfetto, geniale, son un genio! Ho rovinato tutto ancor prima di iniziarlo. Quando uscì trattenni le lacrime ma lo abbracciai:-<<Tu pensa a te e concentrati su oggi: devi migliorare la moto. >>

<<Certo>>-rispose ma con un tono neutro, distaccato. 




-Alex's POV-



Mentre ero in box e Takaaki faceva il suo giro ,con la coda dell'occhio guardavo la bionda. Si intrecciava i capelli in modo rapido e convulso, agitato. Era stressata e nervosa. Possibile? Manca ancora un giorno di test e poi chissà come finirà. Non era nemmeno iniziata. Io sono una persona cauta: non ci provo subito con una ragazza, non amo spaventarle. E Serena è diversa.

Che fare? Adesso dovevo solo concentrarmi sui test e basta. Una volta finita la prima sessione le parlerò e così feci.

<<Sere possiamo parlare ?>>

Lei mi seguì fuori. Le presi le mani:-<<Non avere timore con me. Non starai mai male con me. Godiamoci questi due giorni ultimi e basta. Poi ci scriveremo ,continueremo a conoscerci e vediamo come va. Senza pressioni. Credo sia la cosa migliore. Sempre se ti va. Se cerchi...un ragazzo, ecco>>

<<Va bene. Sì lo cerco>>-annui fiduciosa. Io ricambiai.

<<E giusto per darti una mano, ho recuperato per te un numero sacro. Quello di Claudio Costa, medico di MotoGP. E' una persona d'oro. Aiutò anche mio fratello col braccio anni fa. Tieni>>-le posai il foglietto in mano e mi ringraziò molto. 

<<Dice che per te si rende disponibile, per aiutarti in medicina>>

Almeno ho risolto momentaneamente le nostre ansie e in un baleno era tornata la ragazza cordiale e allegra conosciuta il primo giorno. Era radiosa e di una cosa sono sicuro: questa ragazza non so come ma centra eccome con questo mondo delle due ruote. Deve solo scoprire la strada. Se sarà al mio fianco io sarò felice. 

Una pasión~~Alex MarquezWhere stories live. Discover now