26. Cambiamenti

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Tre giorni dopo siamo di nuovo nel fienile, ma tutto è diverso.

Le mie giornate si sono divise tra il prendermi cura di Lottie e l'appiccicarmi a Harry per paura che svanisse o ricominciasse a sanguinare sotto ai miei occhi. Cosa è successo mi ha reso ancora più paranoico di quanto già non fossi.

Mia sorella sta meglio ed è tornata all'istituto, ancora per poco. Sto lavorando con la signora Moore per farla dimettere il prima possibile, ora che sono maggiorenne. Purtroppo dovremo mettere al corrente anche il nostro patrigno, ma ci penserò quando i documenti saranno pronti.

Harry è rimasto con noi quasi tutto il tempo. Ha raccontato a Lottie la verità su tutta la sua storia e su parte di quella di Zayn e lei sembra fidarsi, sebbene sia ancora scossa a seguito di ciò che Sean le ha fatto. Anche se, devo ammetterlo, ha reagito meglio di quanto pensassi.

Il primo uomo che l'ha aggredita è ancora là fuori chissà dove, l'altro è morto davanti ai suoi occhi. So che devo essere paziente con lei e con me stesso, perché le cose che abbiamo visto avrebbero fatto impazzire chiunque.

Ci sono ancora troppe stuazioni che non hanno senso. Sean è morto troppo facilmente, anche se come dice Zayn non è mai stato un guerriero, più un codardo nascosto nell'ombra. Allora chi ha tramato tutto? Sento che ci manca un pezzo del puzzle.

A tre giorni dalla lotta con Sean, io e Harry siamo nuovamente davanti al fienile, mano nella mano a guardare la porta sul retro chiusa. Dietro quel rettangolo di legno ci sono i nostri due migliori amici, anche se uno di loro è recentemente cambiato, e non di poco.

Zayn ci ha tenuti aggiornati su come stesse andando la trasformazione di Niall, evitando di sottolineare i lati più inquietanti. Sembra che subito sia rimasto sconvolto, poi non ho saputo più nulla. Oggi il processo si è completato e Zayn non ha esitato a chiamare Harry per avvertirlo.

"Pronto?" mi chiede Harry, accarezzando il dorso della mia mano in segno di conforto.

Penso a Liam, ignaro di tutto ciò che è successo. Ad Ivy, che è scappata, che Harry non riesce a trovare da nessuna parte in città e che non ha spiegato il perché delle sue azioni. A Gemma e Lottie, entrambe più guerriere di me. Penso a Niall, che ora più che mai ha bisogno del mio supporto.

Il resto, per adesso, può attendere.

"Pronto", rispondo, iniziando a camminare verso l'entrata.

Mano a mano che ci avviciniamo la porta sembra farsi più grande, pronta ad inghiottirci. Sento la mia mano tremare in quella di Harry, e lui che la stringe più forte in risposta. Non so cosa troverò una volta varcata la soglia.

Di certo, quello che non mi aspetto è di trovare Zayn e Niall seduti a gambe incrociate su una balla di fieno rettangolare, intenti a giocare con un gioco di società.

"La devi smettere di farmi vincere apposta", sta dicendo Niall, tirando un calcio leggero al polpaccio di Zayn con un piede nudo.

"No, è che sono proprio incapace."

Devono per forza averci sentito - sono entrambi vampiri - ma non sollevano la testa dal tabellone di gioco. Niall sembra lo stesso da questa angolazione: i suoi capelli chiari riflettono la luce che entra nel fienile; i suoi vestiti sono diversi rispetto a tre giorni fa, ma so che sono i suoi.

"Piantala, hai giocato a 'sto gioco per due millenni", sbuffa con accento pesante, facendo ridere Zayn. Il secondo dopo fa cadere il gioco a terra e si lancia tra le braccia di Zayn, affondando la faccia nell'incavo del suo collo.

Il moro cattura la mia attezione e mi ipnotizza. Non l'ho mai visto così felice. Ha il viso illuminato da una gioia che lui stesso emana, i tratti più leggeri, le rughe meno profonde. È il ritratto della tranquillità, ed è bellissimo.

Warm Blood || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora