5. Disegni

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Quando cresci vivendo in una casa con sei fratelli e sorelle minori, non c'è mai un attimo di silenzio. È la cosa che mi manca di più in assoluto, nel mio nuovo appartamento.

Vivere finalmente da solo è stato un grande passo, uno del quale sono fiero, però certi giorni non è così paradisiaco come me l'ero immaginato.

Non mi mancano le persone, non dopo quello che è successo, ma proprio il rumore della vita. Se sei da solo e la tv è spenta e la lavatrice ha già finito, niente ti tiene compagnia.

Sei solo con i tuoi pensieri.

La casa è piccola, salotto e cucina formano una stanza sola. Poi c'è un minuscolo bagno seguito da una camera da letto. Anche quella non è granché: ho dovuto rinunciare al mio letto da una piazza e mezza per poterci entrare.

In tutta onestà, mi soddisfa. È abbastanza moderna, sia come arredamenti che come elettrodomestici, ed è solo in affitto. Posso andarmene quando voglio.

Se solo avessi un altro posto dove andare, certo.

Sabato passa in fretta, tra un minimo di decenza e qualche film alla tv. Il brutto del non avere un gruppo affiatato di amici è la tristezza del passare il weekend chiuso in casa.

Stavolta, però, sono speranzoso. Niall mi sembra una brava persona, penso che mi coinvolgerà spesso nelle sue avventure. Liam, Ivy e Mila devo ancora conoscerli bene, ma anche loro mi sembrano innocui.

Vorrei poter dire di aver fatto una buona impressione su di loro, ma la verità è che ultimamente sono stato un po' sulle mie. Tra il fatto che ero ansioso e preoccupato, non mi sono fermato a pensare a come comportarmi con gli altri.

Dopo un anno e mezzo rinchiuso in casa senza quasi uscire, mi ero dimenticato come si facesse.

Verso ora di cena mi rendo conto di non avere assolutamente nulla da mangiare, neache uno dei cibi pronti che preferisco, e mi dispiacerebbe dar fuoco alla cucina che affitto.

Controvoglia, mi vesto e mi dirigo velocemente verso il supermercato più vicino. Per fortuna è solo a qualche isolato di distanza.

Dopo la prima settimana di lezioni, direi che mi merito un premio. Così cerco di convincere me stesso, mentre infilo nel carrello tre barattoli diversi di gelato.

Il gelato è la soluzione a 98 dei miei 99 problemi. Non importa quanto caldo o freddo faccia fuori, è sempre l'unica risposta sensata alle mie domande.

Sono così concentrato a scegliere il quarto barattolo - vaniglia o stracciatella? - che non mi accorgo della figura accanto a me finché non parla.

"Louis? Sei tu?"

Alzo la testa, posando inconsciamente la vaniglia. Il mio istinto ha deciso per me.

Di fronte a me, con uno di quei cestini senza ruote in mano e l'aria di uno che si è perso, c'è Liam.

"Hey, Liam", lo saluto con un sorriso. "Che ci fai qui?"

Che domanda idiota. È venuto a spazzolare il suo criceto, Louis, cosa credevi?

Liam scuote il suo cestino mezzo pieno. "Faccio un po' di spesa. Serata difficile?"

Entrambi stiamo fissando i miei quattro barattoli di gelato. Adesso mi vergogno un po'.

"Non ho voglia di cucinare", rispondo sulla difensiva, spostando un barattolo in modo che copra il nome del gusto di un altro. Mi vergogno molto di più di prima di 'cioccolato bianco con arachidi e scaglie di cioccolato al latte'. "Sei da solo? Non ti ho mai chiesto se vivi con qualcuno."

Warm Blood || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora