20. Soli*

4.1K 286 432
                                    

Insegnami.

Resto a bocca asciutta a fissarlo, come se avesse parlato in una lingua sconosciuta. Non so i motivi per i quali Harry si sia chiuso in se stesso dopo la trasformazione in vampiro, ma di sicuro sono validi.

Lo leggo nei suoi occhi spaventati, ma determinati. Nel suo fiato corto, anche se non deve respirare per sopravvivere.

"Sei sicuro?"

Se potesse arrossire, credo sarebbe violaceo adesso. Invece sembra solo febbricitante, ansioso, eccitato. Esattamente come me, solo in modo più decente.

"Sì", dice in un fiato, avvicinandosi ancora di più a me. Siamo quasi seduti uno sull'altro, sul suo divano.

Capisco che devo prendere il controllo della situazione, perciò lo bacio di nuovo per distrarlo. Lui si lascia andare contro di me, baciandomi con altrettanta passione.

Catturo la sua attenzione con piccoli morsi sulle sue labbra, desiderando di poter assaggiare il suo sangue.

"A cosa stai pensando?" espira sulla mia bocca. "Ti è saltato il cuore nel petto."

Fantastico. "Niente", scaccio l'idea con forza e lo bacio ancora. Quando sento che si è rilassato di nuovo lo faccio sdraiare e mi allungo su di lui.

Le mie mani vagano lentamente sul suo corpo, tastando i muscoli definiti attraverso i vestiti che indossa.

"Siamo soli a casa, vero?" chiedo iniziando a sbottonare la sua camicia. Deve aver tolto la giacca quando siamo entrati. "Visto che avete tutti un udito fuori dal comune."

"Soli", conferma stringendomi i fianchi nelle sue mani enormi.

La sua camicia si apre sul suo petto bianco candido. Le mani mi si bloccano quando vedo due cicatrici sullo stomaco e una sul collo che non avevo mai notato.

Non sembrano cicatrici di morsi, più di operazioni chirurgiche.

"Queste fanno parte della storia che mi racconterai?" mormoro accarezzandone una.

Harry annuisce, con lo sguardo perso sul soffitto della stanza. "Non adesso, per favore."

Annuisco e decido di togliermi la maglia per non farlo sentire troppo a disagio. Lui solleva le spalle e poi mi aiuta a sfilare definitivamente la sua camicia. Rimaniamo a petto nudo entrambi, intenti a guardarci.

"Non mi sono mai sentito così con qualcuno prima d'ora", ammette iniziando ad accarezzarmi lo stomaco e i fianchi. Il mio cuore batte così forte che lo sento anche io.

Non sono bravo a esprimere i miei sentimenti, quindi lo bacio invece di rispondere. Succhio un suo labbro tra le mie e contemporaneamente sbottono i suoi pantaloni.

So che, essendo la sua prima volta, dobbiamo andare piano. Non ho intenzione di fare tutto subito con lui. Ci arriveremo in modo graduale, anche se ho voglia di renderlo mio.

La mia mano scende oltre i suoi boxer, liberando la sua erezione. Lo so che sembra impossibile, ma Harry è perfetto ovunque. Il suo corpo sembra sia stato scolpito da Michelangelo in persona.

Al primo contatto chiude gli occhi, portando la testa indietro. Vedo le sue palpebre tremare, non so se di piacere o imbarazzo. Forse posso fare in modo che non si senta da solo, in questo momento.

Mi stacco da lui e mi metto seduto, cercando di togliermi i jeans più veloce possibile. Scalcio via anche i boxer, mandandoli a finire non so dove. In un attimo sono di nuovo su Harry, corpi nudi a contatto.

"Oh", dice solo Harry, guardandomi. I suoi occhi dicono tutto quello che la sua bocca non riesce a esprimere.

Con una mano circondo di nuovo la sua erezione, stavolta a contatto con la mia. Ho la mano troppo piccola per riuscirci.

Warm Blood || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora