Sensi di Colpa di Mia [Contest Scioglidita @_BlondeAttitude_]

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La regola di questa sfida consisteva nello scrivere, con al massimo 500 parole, una storia basata sull'immagine in alto


La giovane avventuriera, dopo ore di scarpinata sotto la veglia di un estivo fio solare, si ritrova in un quartiere molto simile al Cambridge d'Inghilterra. Tuttavia, lugubri differenze lo attorniano: disabitato, dalle imperversanti screziature sulla superficie dei fatiscenti villini.

le Sneakers emettono fiochi passi, nei pressi della piazza dai polverosi ciottoli: centralmente incorniciata da una vetusta fontana dalla statua ambrata, risalente a un'epoca che precedette lo sterminio.

No...! Un angelo!

L'istinto le impone di correre. È sempre stato il suo punto di forza: svago, sopravvivenza e competizione; ma adesso è un'odiosa e codarda fuga. Non vede la strada che sussegue il deserto dalla superficie antica, né avverte il sinuoso e madido corpo mediterraneo, quasi del tutto esposto e martoriato dall'astro più luminescente.

Giunge in un vicolo cieco e si piega sulle ginocchia. Il fiatone e le goccioline discendenti dalla spaziosa fronte. La castana crine, tirata indietro da una coda di cavallo, non le permette di attenuare quell'infinita cascata.

L'ultimo barlume di lucidità mentale le è da guida.

Devo nascondermi, altrimenti mi scoveranno.

Trova alcuni scalini di marmo grigio ardesia su cui riposarsi; ma nota un quadro, a lei familiare, situato dietro a un cassonetto dell'immondizia.

Ogni fatica accumulata diviene come estinta dalla provvidenza di Morfeo. Scavalca il corrimano e si posiziona supina di fronte all'opera d'arte. I profondi occhi nocciola sono pervasi da quell'angelo svestito, che rapidamente muta in un'altra drammatica immagine: ogni cellula del suo organismo nega ai bulbi oculari di distogliere lo sguardo.

Ciao Nora, da tantissimo tempo non ci vediamo, come stai...? Ma che sto dicendo, tu sei di sicuro in un posto migliore. Io invece sto malissimo. Saprai dei miei nuovi compagni; comprenderai, quindi, che sono costretta a nascondere ciò che sento davvero: se dico loro che mi manchi da morire, mi metteranno sotto...

L'ultima volta che ti ho vista è stata in sogno. Eri veramente bella, sai? Quelle ali bianche, la tua dolcissima voce... ti si addiceva tutto, perché ti davano dell'angelo già da prima che il mondo cambiasse. Però, mi hai veramente distrutta: mi hai lasciata su quel prato fiorito, che ha poi preso le sembianze del magma incandescente. Bruciava da morire, ma so cosa volevi dirmi.

Te lo meriti! Sei stata cattiva!

E avevi ragione. Fino al 2020 me la sono tirata coi ragazzi, con la mera scusa che fossero tutti stronzi. Ma il virus proveniente dalle onde del mare ti ha travolta. Sei forse ascesa in Paradiso, mentre io sono rimasta in questo inferno. Come tu mi chiamavi, sono Mia la diavolessa, e da tempo uccido per sopravvivere.

Però, quanto mi sento in colpa per i primi sopravvissuti a cui ho tolto la vita, sapessi...

Vorrei morire, vorrei raggiungerti; ma nel frattempo, ti supplico: guardami da lassù! Proteggimi come io feci con te. Giuro che quei ragazzi per strada li attirai a te a fin bene, solo per regalarti l'amore che meritavi, a differenza mia...

No! Credo che mi hanno trovata!

Scusami, devo tornar a correre. Al prossimo sogno, dolce angelo mio.

One Shot by Danielsonic87Where stories live. Discover now