Il Sogno di Rika [Contest Scioglidita @_BlondeAttitude_]

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La regola di questa sfida consisteva nello scrivere, con al massimo 500 parole, una storia basata sull'immagine in alto


Disclaimer: La seguente one shot contiene linguaggio volutamente fumettistico, pertinente alla personalità e caratterizzazione del personaggio


Rika si ritrova in un luogo misterioso. Neppure una ragazza dalla tecnologia nel sangue, rosso quasi quanto il vermiglio della sua crine dagli chignon raccolti all'altezza del collo, riesce a comprenderne il perché.

Gli occhi acquamarina scrutano la zona brulla con curiosità e timore: molto più la prima, favorita dalla buffa postura da ragazzina alla scoperta del mondo che da sempre la contraddistingue; poca paura, increspata dalla pronuncia dolce e squillante.

"Vediamo un po', dove sono le peeeersone? Qui sembra di essere negli Stati Uniti, con quelle luuuunghe strade senzaaaa fine. E i canyon...?! No, quelli hanno le voragini, questi invece sono strani strani..."

E ha ragione da vendere. Ogni scosceso ammasso di rocce è di una differente saturazione: varia dal Sahara all'Amazzonia, per poi un abisso marino, con regolare frequenza scintillante, pari all'effetto luce di una caverna dalle millenarie stalagmiti.

Ma non ha tempo di soffermarvici, poiché presto avverte sul suo corpo, dalle gambe scoperte sino alle ginocchia, uno strano cambiamento climatico. Non riconosce né calore o freddura, ma è sufficiente per spingerla a specchiare il suo mare oculare col cielo: appare più notturno della tarda serata terrestre, pieno di costellazioni, pianeti e soprattutto: "Che belleeee, le steeeelle!"

Intraprende un lungo cammino lungo l'asfalto senza fine, dopo aver superato l'impatto di straniata reazione su ciò che la veglia dall'alto.

"Gli astri si muovono in moooodo irregolare, non capisco da dove può venire una corrente magnetica tanto forte forte..." Finge di contare ingenuamente con le dita, ma non di certo col pensiero "... è illogico, di certo non siamo sulla Terra: cosa non mi torna?"

Gli interrogativi si svolgono per quattro chilometri di scarpinata a passo irregolare, fatto di scomposti movimenti simili a quelli di un bambino che corre le prime volte in radura; dopodiché, poggia supino il suo metro e cinquantasette di esile statura. "Ahi! Questo tacco basso degli stivaletti mi sta toooorturando... poveri miei piedini..."

Per combattere il fio, la mente dell'improvvisata avventuriera naviga come un galeone alato dei romanzi fantasy.

Non c'è suono, ma si muove tutto nello spazio. Sono su di una Luna, forse?

D'improvviso giunge un grosso camion, anch'esso insonoro. Dalla sua scomoda posizione di spalle, a stento si accorge di essere investita.

L'inevitabile stridio non viene udito neanche dalla sottoscritta.

È al buio. Il corpo tremante le impedisce ogni imago con se stessa. Il cuore pulsa a BPM più rapidi del mezzo di trasporto, di cui ha appena immortalato il frame pre-incidente. Per poi acquisire coscienza di essere su qualcosa di soffice e gratificante. Allunga le corte braccia a vuoto: esse sfiorano altro di morbidoso.

Per fortuna, sono qui bella nel lettino! I peluchè anche. Che strano incubo. Peeerò... ultimamente sto troppo davanti al PC, troppi compiti, rispondo poco alle persone in chat, gioco molto ai Lego, indosso vari cosplay; ma una cosa ho notato: i suoni mi infastidiscono di più, perdo me stessa mentre sento qualcosa nella casa. Magari, il sogno muto è un segnale del mio inconscio che devo cambiare rotta...?

One Shot by Danielsonic87Where stories live. Discover now