113 CAPITOLO

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Niky: Martinus, se non avessi visto quel che ho visto avrei avuto mille modi per aprire il discorso e l'avrei aperto io stessa, ma ora non so più che dire, sto pensando pure di essere venuta qui a vuoto
Io: a proposito, perché sei venuta fin qui?
Niky: volevo parlare di ciò che é successo da quando ho lasciato casa mia la notte prima che te ne andassi fino a ora
Io: ah si? Perché vuoi parlarne solo ora?
Niky: quando mi hai chiamata non mi sembrava il caso, perlopiù ero in viaggio per venire qui, quindi avevo bisogno di concentrazione per capire dove andare
Io: beh, potevamo parlarne anche prima, avremmo potuto parlarne nei tre mesi in cui non ti sei fatta viva, che poi perché? Dov'eri? Cosa ti teneva così impegnata da non potermi nemmeno rispondere?

La vedo deglutire e abbassare lo sguardo

Niky: va bene, ora ti dirò come stanno tutte le cose, anche se preferirei non partire proprio da questa cosa, ma se é la domanda che più ti disturba, ti risponderò subito

Prende un respiro profondo, guarda i miei genitori e loro le sorridono per darle conforto

Niky pov

É arrivato il momento che più ho temuto, dover dire tutta la verità a Tinus

Io: io.. Facciamo che parto dall'inizio di tutto, tanto la tua risposta l'avrai ugualmente.. La sera che mi hai detto che saresti tornato a casa la mattina dopo, sono uscita di casa, sono tornata e te stavi già dormendo, ho deciso di andare da mio padre, per schiarirmi le idee e perché non me la sentivo di dormire nella tua stessa casa

Mi guardo intorno, ho gli occhi di tutti addosso, sguardi diversi che mi fissano in vari modi, Kjell, Anne ed Emma mi guardano con compassione, gli altri hanno uno sguardo curioso, però negli occhi di Tinus trovo un velo di tristezza

Io: quindi quella sera ho preso la bici e sono partita per andare appunto a casa di mio padre, però era tardi, ero stanca, era molto buio e a un certo punto ho avuto un incidente.. Un ragazzo in macchina mi ha investito, grazie a dio é andata più o meno bene.. Sono entrata in coma, sono stata incosciente per circa più due mesi, per quello sono scomparsa, per tutto questo tempo, dopo aver riacquistato la coscienza ho subito letto tutti i messaggi che mi hai scritto, però non me la sentivo di scriverti o peggio chiamarti come se nulla fosse

Vorrei tanto che Martinus mi bloccasse, facesse domande o che si alzi e mi dica che mento, non so esattamente cosa voglio, ma vorrei che avesse una reazione a ciò che gli sto dicendo

Io: sapevo che mi avresti chiesto dov'ero e non volevo farti preoccupare, quindi non ti ho risposto o altro, così da evitare direttamente il discorso, mentre stavo facendo la riabilitazione ho ideato un modo economico per venire qua, non avendo la patente, la bici era l'unica alternativa più veloce ed economica e quindi sono venuta qua per parlarti faccia a faccia, ma poi tu non c'eri.. E i tuoi genitori, mi hanno gentilmente ospitato, ma tranquillo, avevo giusto detto sta mattina che domani me ne sarei andata, non intendo essere un intralcio per te e la tua nuova relazione

it's a flirtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora