XXXXVIII

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Gaia

Scorgo Leon con accanto una sagoma femminile, più bassa di lui, che immagino essere sua madre.

Li raggiungo, con l'emozione che mi assale. Mi sta per presentare a sua madre... questa non è una cosa da poco.

- Buongiorno.- saluto la donna con un sorriso, per poi avvicinarmi a Leon, senza sapere cosa fare.

Lui sembra ancora più incerto di me, ma poi, per rompere il ghiaccio, si china lievemente e mi bacia.

Ricambio subito, anche se sono un po' imbarazzata.

- Come ti chiami?- mi chiede la madre di Leon.

- Gaia.- rispondo - Vado in terza classico, ho un anno in meno di lui- aggiungo poi.

- E' un piacere conoscerti.- replica lei, con un sorriso. Sembra veramente sollevata.

- Si figuri, il piacere è mio.- rispondo subito, con sincerità.

- Dammi del tu, non preoccuparti... sono contenta che Leon abbia finalmente trovato una ragazza- ribatte la donna, lanciando un'occhiata al figlio.

Lui si gratta la testa, abbassando lo sguardo imbarazzato.

- Quindi tutti quei pomeriggio fuori casa... eri con lei?- gli chiede la madre, guardandolo negli occhi.

- Sì, ogni singolo giorno.- risponde Leon, per poi rialzare gli occhi da terra, puntandoli dritti nei miei- Non riuscirei a vivere senza di lei- aggiunge.

Io lo abbraccio, commossa, appoggiando la testa sulla sua spalla.

- Nemmeno io- sussurro, stringendolo forte, come se potesse andarsene- Non ce la farei senza di te.

Il bacio che ci scambiamo in quel momento è uno dei più belli, da quando stiamo insieme.

Riesco a percepire tutto l'amore che prova per me.

Ed è tanto, tantissimo.

E' infinito.

Leon Faun || Un tiro e passa tuttoWhere stories live. Discover now