XXXVII

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Leon

Arrivo al punto a cui ci eravamo dati appuntamento, e lei è già lì.

Il mio cuore perde un battito, mentre un sorriso mi compare sulle labbra.

Penso di avere un'aria anche piuttosto idiota in questo momento, ma sì, sono la persona più felice del mondo, quindi non me ne frega niente.

- Ciao- la saluto, raggiungendola.

- Ciao.- replica Gaia, sorridendomi con gioia.

Le sue iridi azzurre sembrano quasi... brillare, il sole, ancora estivo, risplende sui suoi lunghi capelli, che acquisiscono un'incredibile sfumatura dorata.

Le tendo istintivamente una mano, e lei, dopo qualche istante di esitazione, la afferra.

Camminiamo fianco a fianco, in silenzio, per quanto tempo non lo saprei dire.

Vorrei parlare, ma non so come iniziare. Ho paura di sbagliare e di rovinare... tutto.

Giro la testa per guardare la ragazza accanto a me, e scopro che mi stava fissando.

Le sue guance si tingono subito di rosso, lei abbassa lo sguardo, imbarazzata, mentre si tormenta una ciocca di capelli con le mani.

Tutto in lei è così spontaneo, naturale, sincero... lei è diversa, diversa da ogni altra.

Contemporaneamente, smettiamo di camminare.

Contemporaneamente, ci guardiamo negli occhi a vicenda e sorridiamo.

Contemporaneamente, avviciniamo i nostri volti fra di loro.

-Mi sembri fatta apposta per riuscire a stordirmi con un solo sguardo.- sussurro, prima di appoggiare le labbra sulle sue.

Lei in risposta, mi sorride, abbracciandomi.

Leon Faun || Un tiro e passa tuttoTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang