17.Out Of Love

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I'm out of love again
Not while you're by my side
(Five For Fighting-Out Of Love)

Lauren POV

Sono a casa di Normani, ma vorrei essere da tutt'altra parte. Ho promesso a Camila di andarci piano e, infatti, abbiamo deciso di comune accordo di continuare a vederci a giorni alterni, ma ciò non cambia che preferirei rivedere Pulp Fiction con lei per altre mille volte, piuttosto che starmene qui, in mezzo a tutta questa gente. È stata Dinah a trascinarmi qui, ma io mi sento sempre più a disagio. Sono un pesce fuor d'acqua, totalmente disabituata ormai a questo genere di serate. Non vado ad una festa, né mi sbronzo da ormai tanto tempo e, a parte qualche locale tranquillo, ho smesso di frequentare chissà che posti. Non che io sia contraria alle feste, anzi. È che non mi interessano più. Non ho voglia di passare del tempo immersa tra gente sconosciuta di cui non mi importa nulla. Non mentre l'unica persona di cui realmente mi interessi qualcosa è a casa sua.
«Lern!». Mi volto. Brad si dirige verso di me con un sorriso smagliante.
«Come mai così contento di vedermi?» gli chiedo.
«Perché, dovrei essere triste?» mi prende in giro. Mi offre un bicchiere di birra, ma lo rifiuto.
«Lauren, stai bene? Da quando in qua rifiuti l'alcool? Sei incinta?». Scoppio a ridere a quell'ultima domanda.
«Non mi va, tutto qui. Domani mattina devo essere da Camila presto e vorrei evitare di trasformare questa festa in una serata alcolica.» spiego. Brad annuisce e si scola il bicchiere che mi ha offerto.
«Meglio, ce n'è di più per me. Però dovresti dirlo anche a Dinah, sai?». Indica la nostra amica, intenta a giocare a beer pong con un gruppo di sconosciuti. Alzo gli occhi al cielo e faccio segno a Brad di aspettarmi. Raggiungo Dinah e l'afferro per un braccio.
«DJ ma che stai facendo?» mi innervosisco. Lei sbuffa, già ben più che brilla.
«Mi sto divertendo, Jauregui. Dovresti farlo anche tu.» risponde, con voce impastata.
«Domani dobbiamo andare da Camila.». Dinah mi posa una mano sulla spalla.
«Lo so.» dichiara, per poi lanciare una pallina verso i bicchieri, facendo centro. Esulta e schiaccia il cinque ad uno dei ragazzi che la circondano, un tipo alto, dai capelli corvini e dall'aspetto viscido. Non mi piace per niente, ma decido di desistere e torno da Brad, continuando però a controllare a distanza la mia amica.
«Lern, è adulta.»
«Appunto.» replico, irritata. Mi rendo conto di star esagerando e mi volto verso Brad. Sospiro.
«Scusa, è che... Dio, non so nemmeno che ci faccio qui.». Brad mi sorride e mi carezza la schiena.
«Dinah vuole bene a Mila. Ha solo bisogno di staccare un attimo, penso sia normale. Piuttosto, lei come sta? Ho saputo che ha avuto qualche problema durante le riprese del vostro spot.»
«E tu come diamine fai a saperlo?» domando.
«Le voci girano, purtroppo.» spiega lui, con voce triste. Stringo i pugni. Possibile che nessuno sappia farsi i fatti propri?
«Sì, ha avuto una brutta crisi. Sono riuscita a calmarla, ma...». Mi interrompo. Il ricordo di quella orribile cicatrice sul ventre di Camila mi provoca un dolore indicibile. Sapere che qualcuno ha osato violarla mi disgusta e mi rattrista. Vorrei solo aver potuto impedire che avvenisse tutto questo. Mi sento così impotente, così inutile di fronte a ciò che le è successo.
«Ma?» mi esorta a continuare Brad. Non posso rivelargli ciò che ho scoperto. Non sarebbe corretto.
«Ma resta una situazione instabile.» concludo, vaga. Brad fa cenno di aver capito. Si appoggia al muro e incrocia le braccia. Mi squadra. Lo guardo, confusa.
«E tra voi due come va?». Devo essere diventata un peperone per l'imbarazzo. Mi sento bollente.
«I-io... Ecco...» farfuglio. Brad scoppia a ridere, intenerito dalla mia goffaggine. Cerco di concentrarmi.
«Noi abbiamo deciso di andarci piano.» asserisco, tutto d'un fiato. Deglutisco. Non so perché mi stia imbarazzando così tanto.
«Noi chi? Jauregui, cosa ci nascondi?». Sobbalzo. Non mi ero nemmeno accorta di avere Normani dietro di me. Accanto a lei, Ty e Shawn sembrano impazienti di sentire cosa ho da dire.
«Ti vedi con qualcuno e nemmeno ce l'hai detto? Chi è?» insiste la mia amica. Cerco aiuto in Brad, ma anche lui è completamente paralizzato.
«Preferirei non parlarne. È appena agli inizi e, sapete, la scaramanzia...» provo a tagliare corto.
«Dai, Jauregui, non fare la noiosa.» continua Shawn. Non l'ho mai sopportato e stasera direi che lo reggo ancora meno del solito.
«Ho detto di no.» ribatto. Normani e Ty sembrano cedere, mentre Shawn non molla. Sogghigna.
«È un lui o una lei? Forse non vuoi dirci nulla perché ti vergogni.». Lo ignoro e mi verso un bicchierino di vodka. Al diavolo il proposito di non bere, ho bisogno di qualcosa che mi aiuti non sentire più le sue domande.
«Ha detto di smetterla, perché non giri al largo, Mendes?» si intromette Brad. Lo ringrazio con lo sguardo.
«Rilassati, Simpson. Voglio solo fare conversazione.»
«Beh, lei no!» replica Brad. Shawn rotea gli occhi. Forse ha finalmente deciso di alzare i tacchi e andarsene.
«Va bene, mi arrendo. Jauregui, salutami la piccola Camila se la rivedi, a meno che non dia di nuovo di matto quando vi ritroverete a girare lo spot di Simon.». Sghignazza, divertito. Decido di ignorare quello stupido discorso e di andare a cercare Dinah. Voglio tornare a casa, ne ho abbastanza di questo circo. Mi aggiro per la villa, ma non la trovo. Torno al punto di partenza. Brad è ancora lì, immobile.
«Hai visto Dinah?» chiedo. Mi fa cenno di no col capo. Ci guardiamo intorno, quando notiamo uno strano capannello. Al centro, Shawn sta parlando a voce alta. Rabbrividisco quando sento cosa dice.
«Sì, Camila Cabello, una ragazzina viziata che si diverte a dare spettacolo dopo essere sparita per due mesi. Tutto marketing. Mi hanno raccontato dello spot, pare che Simon voglia minacciarla di girare o imporle una penale.». Stringo i pugni e faccio per raggiungerla, ma Brad mi blocca. Ha ragione, non ne vale la pena. Decido di rimettermi alla ricerca di Dinah. Uno strano frastuono mi fa voltare.
«Penso che l'abbiamo trovata.» osserva Brad. Dinah è sopra Shawn e gli ha appena tirato un pugno da manuale.
«Non osare più parlare di Camila in questo modo!» urla, fuori di sé. Mi getto contro di lei prima che possa colpire Shawn di nuovo.
«Lern, lasciami! Devo dargli una lezione!» si divincola. Brad mi aiuta a tenerla ferma e a trascinarla fuori. La faccio salire in macchina e metto in moto. Non salutiamo nemmeno Normani.
«Ma che ti è preso?». Nessuna risposta, si è addormentata. Sospiro e faccio rotta verso casa.

Camila POV

Billie è andata via da poco quando sento qualcuno armeggiare con la porta d'ingresso. Ho il cuore in gola, e se fosse un ladro? Sento il mio respiro andare fuori controllo. Mi accuccio al divano, terrorizzata. Sento la serratura scattare. È finita.
«Camz! Dio, scusami.». Alzo lo sguardo.
«L-Lolo?» balbetto, confusa. Annuisce e mi carezza i capelli.
«Pensavo fossi andata a dormire e... Senti, lo so che abbiamo deciso di andarci piano, ma io... Io mi chiedevo se fosse possibile per me fermarmi qui stanotte.». La scruto, fissandola negli occhi. Le sue iridi verdi mi stanno implorando di assecondarla. Deve essere successo qualcosa, ma decido di non indagare oltre.
«Lolo, sì.». Mi carezza la mano e io l'attiro a me, stringendola in un abbraccio. Ne ho bisogno e nemmeno so perché. Ci alziamo dopo poco e, presala per mano, la conduco in camera mia. Le presto una maglietta e dei pantaloncini per la notte e la osservo sparire in bagno. Ricompare poco dopo, pronta per andare a dormire. Ci infiliamo sotto le coperte e spengo la luce. Non mi tocca, nemmeno mi sfiora, eppure sento il suo respiro sul mio collo.
«Grazie.» la sento mormorare. Sorrido, senza voltarmi. Non le rispondo, non ce n'è bisogno. Chiudo gli occhi e, per la prima volta dopo tanto tempo, realizzo di non essere nata per stare da sola.

~𝑺𝒐𝒎𝒆𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒕𝒐 𝒉𝒐𝒍𝒅 𝒐𝒏 𝒕𝒐~ 𝑪𝒂𝒎𝒓𝒆𝒏🌙☀️🖤Donde viven las historias. Descúbrelo ahora