9.Right Before Your Eyes

156 9 0
                                    

9.

Right before your eyes I am changing, changing
New life on the inside I am changing, changing
(Hoobastank-Right Before Your Eyes)

Camila POV

Apro gli occhi poco alla volta. Ho la testa che mi scoppia, come nei peggiori dopo sbronze. Fisso il soffitto. È così bianco. Se chiudo nuovamente gli occhi, invece, tutto ciò che vedo è nero. Bianco e nero, due facce della stessa medaglia. Due colori che non sono colori. La morte è un velo dipinto di bianco e di nero. La mia anima è avvolta in un sudario bianco e nero.
«Sei sveglia? Come stai?». La calda voce di Lauren mi riporta alla realtà. È ancora seduta ai piedi del letto e mi osserva, preoccupata. Forse dovrei mentirle e dirle che va tutto bene e che sto meglio, ma quei due pozzi verdi mi stanno toccando corde che non pensavo di avere. Non ho possibilità di fuggire. Quegli occhi mi chiedono di seguirli, di fidarmi. Deglutisco. Come si fa a fidarsi di qualcuno, se il proprio mondo è, ormai, a pezzi?
«Io...» esordisco, ma le parole mi muoiono in bocca. Lauren non fiata. Stringo i pugni. Devo sforzarmi. Lei è qui per me. Lei non mi farà del male.
«Io ho bisogno di... Lolo, perché sei qui?» chiedo, infine.
«Beh, perché Billie mi ha ch...». La interrompo.
«Non in quel senso. Lolo, perché sei qui? Perché stai con me? Perché non mi lasci anche tu?» continuo a domandare, tra le lacrime. Mi porto a sedere e abbraccio le mie ginocchia. Ho bisogno di risposte. Lauren sembra rattristarsi. Si morde il labbro. Sta forse cercando un modo per farmi capire che anche lei è qui solo per mera pietà? Mi vuole dire che non vede l'ora di andarsene? La mia testa, di nuovo. Rifletti Camila, è rimasta con te fino ad ora, perché dovrebbe lasciarti proprio adesso? La verità è che non lo so. Non so perché è qui. Non so perché dovrebbe restare. Non so perché dovrebbe andarsene. Non lo so.
«Camz.». Non la sento. Percepisco la sua voce, ma non la sento. È tutto ovattato. È tutto bianco.
«Camz!» esclama. Mi risveglio, come da un incubo. Non ho il coraggio di guardarla negli occhi, ma a lei non interessa. Non capisco, è come se fosse triste per le mie condizioni, ma non mi considerasse solo per il mio dolore.
«Non so chi ti abbia lasciato, ma sappi che io non lo farò mai. È una promessa, Camz. Ci tengo a te, per questo sono qui. Mi sei mancata in questi due mesi. Sei una delle persone più importanti della mia vita e mi dispiace che tu non riesca a vedere quanto vali. Ti voglio bene e ci sarò sempre per te, te lo prometto.». Non capisco se il mio cuore si stia facendo più pesante o più leggero. Nemmeno Ariana mi aveva detto parole simili. Comincio a tremare, ma non di paura. Non è ansia, è... Incredulità? Questa dichiarazione di Lauren mi ha colpita peggio che un pugno. Mi ha presa in faccia, allo stomaco, al petto. Mi ha messa al tappeto.
«Perché?» trovo la forza di chiedere.
«Non c'è un perché, credo. Ti voglio bene e basta. Voglio solo che tu sia felice, tutto qui.» mi risponde in semplicità. Voglio solo che tu sia felice, esiste davvero una possibilità del genere? Mi gratto il capo, confusa. Ho paura di illudermi. Ho paura di scoprire che sia tutto falso e doloroso, di nuovo. Lauren non mi dà il tempo di perdermi nuovamente nei miei pensieri. Batte la mano contro il materasso, facendo attenzione a non colpire me. Solo ora mi rendo conto della cura che ha nei miei confronti. Ho i brividi.
«Ceniamo? Dinah ha portato la pizza.» propone con entusiasmo. Faccio uno sforzo e scendo dal letto. Lauren mi apre la porta e mi fa cenno di passare avanti. Forse ha paura che cambi idea e che mi barrichi nuovamente in questa stanza. Sospiro e scendo lentamente le scale. Dinah mi accoglie in cucina, sorridente. Mi saluta, ma io non le rispondo. Sto tornando di nuovo dentro la mia testa. L'abisso mi attira e io non riesco a resistere.

Lauren POV

Camila si spegne di nuovo. Cerco di non farle pesare tutta la fatica che sta provando e le passo la pizza. Squadra il cartone, poco convinta.
«Non ti piace? Volevi un altro gusto?» si allarma Dinah.
«N-no, mi p-piace.» balbetta. «È t-tanta.». Dinah mi guarda e mi fa cenno di seguirla in soggiorno, ma le faccio capire che non è il momento. Camila penserebbe di essere un problema ed è l'ultima cosa che voglio.
«Mangia ciò che ti senti, il resto lo finiremo noi.» la tranquillizzo.
«Tanto Lauren è un pozzo senza fondo»
«DJ, ehi! Non è vero!» protesto.
«Come vuoi, non le racconterò di quando hai mangiato anche il mio pollo all'ultimo capodanno che abbiamo festeggiato assieme.». Camila inarca un sopracciglio.
«Non l'ascoltare, ti prego.». Per la prima volta da quando l'abbiamo vista alla festa, sembra essere più distesa. Addenta una fetta di pizza e quasi accenna un sorriso. Solo adesso realizzo quanto mi sia mancata in questi mesi. Ora spero solo che, a poco a poco, torni ad essere la ragazza solare che ho imparato a conoscere nel corso degli anni. La osservo mentre si divora anche la seconda fetta di pizza.
«Sono piena.» annuncia.
«Va bene così, tranquilla.» la rassicura Dinah mentre prende gli avanzi e li divide tra me e lei. Finiamo di cenare velocemente e decidiamo di guardare un film. L'umore di Camila sembra migliorato e accetta di fermarsi con noi.
«Ti va di scegliere tu qualcosa?» le domanda DJ. Ci sa fare, è riuscita a coinvolgerla per tutta la serata. Camila annuisce timida, sembra una bambina.
«Io vorrei... Vorrei guardare questo.» dichiara, stringendo un dvd fra le mani. È insicura e trema. Lo prendo e capisco il perché di quella reazione.
«Sei sicura di voler guardare Pulp Fiction? So che è uno dei tuoi film preferiti, ma...» cerco di farla ragionare. Mi guarda con occhi imploranti. Mi giro verso Dinah, come per chiederle consiglio.
«Possiamo provare.» asserisce. Non sono molto convinta, ma mi arrendo. Inserisco il dvd nel lettore e raggiungo le altre sul divano. Andando al di là delle mie più rosee aspettative, Camila guarda il film senza agitarsi più di tanto. Quando spengo la trovo addormentata, la testa appoggiata sulle mie gambe. Sembra quasi serena. Il volto è disteso e le mani sono strette a pugni. Mi suscita tenerezza. Deglutisco. È così... Bella? Scuoto il capo. Cosa mi sta dicendo la testa?
«Lern, forse è il caso che la lasciamo riposare qui sul divano.» suggerisce Dinah, riportandomi alla realtà.
«Oh, ehm, sì.» farfuglio. Mi alzo, facendo attenzione a non svegliarla. Le accomodo la testa su un cuscino e la copro con una trapunta. È estate, ma di notte fa fresco.
«Io vado a dormire. Tu che fai?»
«Io pensavo di restare qui ancora per un po', DJ, nel caso si svegli.» rispondo. Dinah annuisce e sale le scale, diretta nella stanza degli ospiti. Sospiro. Mi siedo sul divano adiacente a quello su cui è distesa Camila. La osservo. Il suo corpo è scosso da piccoli spasmi. Qualunque cosa stia sognando, non deve essere piacevole. Dopo poco, però, pare quietarsi. Mi sdraio e chiudo gli occhi, pensando solo al fatto che mi taglierei un braccio per farla tornare felice e poter vedere quei bellissimi occhi castani brillare di nuovo. Scalerei le montagne per lei. Non so che cosa le è successo, né ho fretta di scoprirlo. L'unica cosa che mi interessa è il suo bene e mi concentrerò solo su questo. D'altronde, non è così che si comportano i veri amici? Perché Camila è mia amica, no?Mi mordo il labbro e mi porto le mani al volto. Soffoco un gemito di disperazione. Guardo per un'ultima volta Camila. Sono fottuta.

~𝑺𝒐𝒎𝒆𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒕𝒐 𝒉𝒐𝒍𝒅 𝒐𝒏 𝒕𝒐~ 𝑪𝒂𝒎𝒓𝒆𝒏🌙☀️🖤Onde histórias criam vida. Descubra agora