~Mafia~ taekook

010

Jungkook Pov

"Grazie per essere venuto."

Ci siamo seduti davanti alla banda mentre guardavo il capo morto negli occhi.

Nella mafia non ci si poteva fidare di nessuno. Anche altre bande "amichevoli".

E oggi non era giornata.

Non riuscivo a togliermi Taehyung dalla testa. Non voglio essere la causa delle sue lacrime.

Ecco perché oggi lo porterò a qualche appuntamento. Almeno per farlo sentire un po' meglio.

"Jeon? Pronto?", il leader agitò le mani.

"Che cosa?"

"Ho detto che potremmo avere una pista su tuo padre."

I miei occhi si allargarono, "Davvero?"

"Mhm. Sappiamo che non è ancora in città, ma a quanto pare, non è così lontano."

"E come lo sai?"

"Ho i migliori hacker, Jeon. Lo sai. Possiamo attaccare più tardi. Non ora."

"Lo so. Non sono un idiota."

"Lo so, lo so. Volevo anche avvertirvi ragazzi."

"Riguardo a cosa?", chiese Namjoon.

"Presumibilmente, una banda rivale vi sta cercando ragazzi. Quindi state attenti."

"Grazie.", mi alzai.

"Abbiamo finito?" Chiesi e lui annuì.
Ci alzammo tutti e andammo verso la macchina.

"Vi lascerò a casa, ragazzi, e poi me ne vado da qualche parte", riferì mentre mi sedevo dal lato del guidatore.

"Dove-"

"Non mettere in dubbio le mie azioni."

Hoseok chiuse la bocca e guardò fuori dalla finestra mentre Yoongi ridacchiava in silenzio.

--

Bussai all'appartamento e Jimin venne alla porta.

"Sì?"

"Voglio vedere Taehyung."

"Non è dell'umore giusto, Jungkook."

"Voglio solo parlare con lui."

Jimin sospirò e aprì di più la porta per farmi entrare.

Entrai e vidi una ciotola piena piena di zuppa di noodle al pollo sul divano.

"È nella sua stanza. La porta a sinistra."

Annuii e bussai piano. Dopo aver sentito entrare, sono entrato e lui mi ha guardato sorpreso.

"Cosa stai facendo qui?"

"Volevo controllarti." Dissi sedendosi sul bordo del letto e lo guardai sedersi contro la testiera.

"Perché?"

"Perché so che sei arrabbiato. E non mi piace vederti arrabbiato."

Sorrise leggermente e abbassò la testa.

"Hai mangiato oggi?"chiesi.

"No.", borbottò e non alzò lo sguardo.

Sospirai e alzai il suo mento per guardarmi.

"Ricordati di guardarmi. K?"

Mi tolse il dito della mano e annuì.

"Perché sei così gentile con me?"