1. Incontro

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"Psicologia è una gran merda. Chi ti ha puntato una pistola alla testa e costretto a sceglierla?"

Quando uno si immagina di farsi un nuovo amico all'università, questo non è il risultato che si aspetta. Almeno, io non me lo immaginavo così.

Sbatto le palpebre davanti alla schiettezza del ragazzo che ho di fronte. Sono entrato nella mia nuova scuola da meno di dieci minuti e qualcuno mi sta già insultando.

Dev'essere un record pure per me.

Il ragazzo in questione è poco più alto di me, con i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri. Ha un fortissimo accento irlandese, così forte che arretro inconsciamente di un passo.

"Uh — l'ho scelta io, perché mi piace", e ci ho anche messo un anno abbondante a sceglierla, vorrei aggiungere. Dopo tutta la fatica che ho fatto, questo comportamento non mi aiuta.

E se avessi scelto la facoltà sbagliata? Ecco, lo sapevo. Dovevo fare letteratura come i miei amici del liceo.

Il ragazzo di fronte a me spalanca gli occhi. "Hai scelto una noia del genere di proposito? Amico, sei messo peggio di quanto pensassi."

Trasferirmi in una nuova città e in una nuova scuola doveva essere anche un nuovo inizio. Non nuove paranoie.

"Il comportamento umano è interessante", cerco di difendermi. Di solito sono più tagliente, ma questo tizio mi ha preso alla sprovvista.

Biondino irlandese sospira, passandosi una mano sul viso. Mi sembra un po' esagerato. "D'accordo. Non si giudicano gli sconosciuti", dice parlando con se stesso.

Poi mi porge la mano destra. "Niall Horan. Studente di biologia, primo anno. Scusa, avevo talmente paura di non farmi nessun amico che ho iniziato a parlare senza pensare."

Beh, almeno ha chiesto scusa.
Stringo la sua mano. "Louis Tomlinson. Primo anno di psicologia, ma questo l'avevo già detto."

Niall mi osserva per qualche istante, facendo un verso pensieroso. "Sembri un po' più grande."

Beccato subito. Che palle. Ho delle rughe intorno agli occhi per caso? Ho solo vent'anni anni, non sono un pensionato.

"Mi sono preso un po' di tempo dopo il liceo per...pensare", rimango sul vago, sperando che sia abbastanza per adesso.

Sembra esserlo, perché Niall annuisce e lascia andare la mia mano. "Bene. Ora siamo migliori amici, lo sai vero?"

Invece che spaventarmi, per la prima volta da quando abbiamo iniziato a parlare mi sento più tranquillo. Gli sorrido e lui ricambia.

"Ora è meglio che mi avvii verso il padiglione di biologia. Ci vediamo in pausa pranzo?"

Grazie a Dio, avevo paura di dover mangiare da solo.

"A dopo!" Lo saluto, entrando poco dopo nel padiglione di psicologia.

Questa scuola è così ben organizzata che mi sembra impossibile. Ma, dopotutto, è proprio per questo che l'ho scelta.

In un solo edificio sono presenti diversi indirizzi e facoltà. Ho pensato che magari, nel caso in cui psicologia non mi avesse convinto, avrei potuto cambiare in ogni momento dell'anno scolastico.

Per adesso non voglio pensarci, mi dico mentre cammino verso il mio armadietto. La scuola non è cosi grande, altro motivo per cui l'ho scelta.

Non ho bisogno di una cartina, tutto è segnalato sui muri tramite cartelli o frecce stampate su fogli di carta.

L'unico rischio che non ho potuto evitare è che la cittadina è minuscola. Chi mai vivrebbe in una piccola e noiosa città in mezzo alla campagna inglese?

Warm Blood || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora