capitolo 7

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"cazzo parlami Stef, ne ho bisogno"

la sua disperazione mi colpisce di nuovo le orecchie.

"non ho niente da dirti dio mio Danielle ti prego"

"mi ignori da giorni, non ore, giorni senza che io ti abbia fatto qualcosa"

giro per la stanza,
in preda al panico,
in preda ad un attacco di rabbia,
in preda a tutto.

"saranno motivi miei se non voglio parlarti"

il suo viso si trasforma,
cambia da arrabbiato a deluso
rimane così, senza dire nulla,
con occhi spalancati per la sorpresa e labbra distese per trattenersi.

fa male vederla così, le sto facendo del male e non voglio.
ma lo sto facendo lo stesso

"oh no no no, dani non-"

"zitta, devi solo stare zitta"

mi spaventa.
mi spaventa perché non l'ho mai vista così
mi spaventa perché non avrei mai immaginato di poterla allontanare in questo modo.

"dove vai"

"via, me ne vado via, perché in questo momento dopo che sono venuta da te, in casa tua, mi sono preoccupata per te, e non poco, ma tantissimo ti permetti anche di parlare in questo modo"

esce sbattendo la porta.

ho combinato un casino.
un maledetto casino.

suona il telefono, piano, con la suoneria impostata con una delle nostre canzoni.

mi alzo dal divano, allungo il braccio, lo prendo e rispondo

"Jake dimmi"
dico quasi senza voce, ormai per quanto ho urlato non me ne è rimasta più

"Stef come va?"

"come dovrebbe andare secondo te?"
rido istericamente, mettendomi le mani nei capelli cercando di calmare il mio istinto suicida

"lo so che va male, solo che qua si stanno preoccupando tutti per te, non vieni già da 3 giorni e dovrebbe toccare a te a girare le scene, per ora stanno facendo a meno-"

"non me la sento, forse domani, lo spero, ma oggi non me la sento"

"ok.. cerca di venire va bene?"

dice ormai rassegnato

"si non preoccuparti ci proverò"

chiudo la chiamata,e lentamente mi dirigo in cucina per prepararmi qualcosa , ma alla fine rinuncio a tutto e non mangio.

quando litigo con lei
quando succede qualcosa di brutto che riguarda lei non so perché ma non riesco a mangiare.

lei è l'esatto opposto, se le capita qualcosa mangia ancora di più, io invece non riesco.

è qualcosa che mi si blocca all'interno del corpo, una sorta di accumulo immaginario che sento premermi vicino l'esofago.

qualcosa di inspiegabile collegata a lei che altera la mia alimentazione.

per tutta la giornata non faccio altro che sfogare le mie emozioni disegnando sui muri,piangere e ballare.

osservo la parete dove si trova il letto.

riesco a vedere due mani che si stanno per toccare.
una mano che regala un tulipano ad un altra
e l'altra cerca di prendere sia la mano sia il fiore.

ma non riescono, sono bloccate da qualcosa più grande di loro
blu mischiato con il nero,
un ombra che avvolge tutto.

le braccia e le mani sono bianche, pronte ad essere decorate con qualsiasi cosa.
libere
indipendenti.
fragili.

"sono sconvolto"
sento una voce dietro di me

"dio mio Jake mi hai fatto prendere un colpo"
vado per abbracciarlo ma mi ferma immediatamente

"stoop, distance, sei tutta fatta di colori non voglio abbracciarti ridotta così"

abbasso lo sguardo per guardarmi meglio e si, sono ridotta abbastanza male

"scusa hai ragione, che ci fai qui?"

"volevo portarti da mangiare anche perché so che quando sei triste per colpa sua non mangi mai quindi"

"come sai di-"

"come so che sei sempre stata innamorata di lei?, semplice l'ho visto.
ti conosco e guarda ci sono rimasto un po' male del fatto che tu non me lo abbia detto"

"è così evidente?"
chiedo timorosa

"si"

bene, quindi a non saperlo rimane solo lei praticamente

"vabene ho capito devo mangiare,cosa hai portato?"

"allora siccome volevo sollevarti il morale ho deciso di portarti un arancino"

"madonna Jake ti amo ti amo ti amo"

saltello dalla camera da letto alla cucina ma prima che mi possa sedere vengo interrotta

"ferma! devi prima farti una doccia perché non mi va di pulire, poi mangiamo"

"ma"

"niente ma vai su"

"ok ok vado"

dopo che finisco la doccia mi metto a mangiare con lui, nel divano, intendi a guardare un programma stupido in tv

"come sta Danielle?"
dico d'un tratto facendo esitare un pochino la sua risposta

"si fa vedere forte, quando in realtà si sente lontano da te e lo notano quasi tutti"

abbasso lo sguardo, mi torturo le mani cercando di far placare l'ansia

"Stef guardarmi"

lo guardo con occhi lucidi pronta ad un altro pianto"

"ci tiene a te e molto, non fartela scappare"

"ma non mi ama come la amo io"
dico con un filo di voce sforzando la gola

"questo è quello che dici tu, e quello che dice lei?"

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non aggiornavo da un sacco aiuto perdonatemi
allora.
non so perché mi vengano più corti vabè li amate lo stesso vero? si? si.
vabè nel dubbio bacini vi amo tutti <3

𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐫𝐞Where stories live. Discover now