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La canzone: lost in fire, di The Weeknd era la provocante melodia che ormai rimbombava nelle orecchie dell'uomo, il quale come suo solito stava guidando la preziosa lamborghini rossa, la più splendente tra le sue auto, avrebbe definito l'oggetto che ormai riteneva una delle sue 'babies'. Passava sereno tra le eccentriche e chiassose strade luminose di Las Vegas; passava eccitato sotto alle semi oscure gallerie con l'alto volume che riecheggiava in oltranza. Passava rumoreggiante tra le miriadi di vie, sulle quali era già potuto sfrecciare in precedenza, come un fitto battito di ali d'uccello.

I wanna fuck you slow with the lights on, lights on.
You're the only one that i've got my sights on, sights on.
Type of sex you could never put a price on, price on.
I'll take it off, you're the one I'll roll the dice on, dice on.

Per un uomo come Lee Felix, la cui vita non era altro che un lento giro sulle giostre; un divertimento continuo tra un lavoro che adorava e la segreta vita personale composta soltanto di baldoria, litri e litri di alcol, belle donne e bei uomini. La serietà e le relazioni a lunga durata non ne sembravano far minima parte. - Wow! - gridò l'entusiasta amico coreano accanto a lui: Choi Yeonjun.

Quest'ultimo, un giovane piuttosto stravagante e dagli abiti particolarmente estrosi; sempre solito ad indossare indumenti dai colori eccentrici, come i suoi lisci fili di un rosa acceso d'altronde. Era una persona che amava stare al centro delle attenzioni, che fossero negative o positive, insomma, una cosa che accomunava i due amici senz'altro festaioli.

I quali si lasciarono accarezzare violentemente dal fresco e rude vento, che li toccava con freddezza man mano che la velocità aumentava a ritmo delle note della canzone.

Ma in un breve istante, nel giro di un secondo questa aria di letizia svanì via, perché in quel istante preciso il brunetto si era quasi ritrovato ad investire una innocua bambina. I fari della lamborghini ne avevano illuminato il minuto corpo, e la voce che usciva dal petto sottoforma di urla, lo aveva portato in uno stato di affannosa agitazione. - Gea! - gridò una donna sull'asfalto del marciapiede.

- Cazzo - imprecò in preda alla collera, evitando per un pelo di commettere un atroce delitto di particolare efferatezza.

Felix fermò l'auto, e adirato uscì da essa seguito da un Yeonjun abbastanza stravolto. - È assurdo come una incompetente madre non riesca a prendersi cura della propria bambina. - sputò acido, avvicinandosi alla donna che teneva stretto tra le braccia la piccoletta, la quale era già scoppiata in lacrime per l'immenso terrore leggibile nei suoi occhi a mandorla. - Mi scuso per il mio inaccettabile comportamento. - sussurrò un poco imbarazzata, anche perché c'era una lieve folla di testimoni ad aver assistito alla brutale scena.

In questo caso il brunetto non aveva alcuna colpa poiché stesse passando con il verde, difatti era la ragazza mora che avrebbe dovuto prendersi maggiore cura della piccola bambina. Ed era vero che l'uomo non sopportava i marmocchi, ma era anche vero che la sua intenzione non era quella di rischiare di ucciderla; e sicuramente non sarebbe voluto finire in tribunale per un qualcosa di cui la colpa non era stata solamente sua. Era infuriato, sì, perché ultimamente sembrava star finire sempre con l'avere incidenti stradali e non aveva alcuna voglia di perdere uno ad uno le sue auto più belle, soprattutto le sue auto più costose.

Passò un fuggevole e rapido sguardo sul volto della piccola, per poi voltarsi e ritornare dentro al mezzo che dopo qualche attimo di silenzio partì nuovamente assieme all'amico.
- Ehi ehi, stai calmo. - cercò di tranquillizzarlo il rosa. - Sono calmo - replicò sicuro, - avevo solo paura di perdere anche questa mia bellissima auto. -

L'altro rise.

A un certo punto sentì il cellulare squillare, perciò fece cenno a Yeonjun di accettare la chiamata di chiunque essa fosse stato. - Felix, dove siete? - udirono entrambi gli uomini.
- Stiamo arrivando - parlò il rosa, - abbiamo solo avuto un piccolo contrattempo. -
- Okay capito, allora vi aspettiamo. -

DADDY, HYUNLIX Where stories live. Discover now