☕︎𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒆𝒔𝒊𝒎𝒐

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<<Tu e Bakugou lo avete fatto?!>> urlò Uraraka abbastanza sconvolta, stava quasi per strozzarsi con il caffè.

<<Ehm si? Almeno da quanto mi ha detto. A quanto pare ero ubriaca, mi ha riportata a casa e non so come abbiamo finito per farlo. Io non mi sono ricordata nulla>>

<<Beh da una parte era ciò che volevo succedesse. L'ho fatto apposta da una parte e farti riaccompagnare da lui.>>

<<Immaginavo...e comunque c'è un'altra cosa...>>

<<Cosa cosa?>> chiede lei entusiasta. <<Mi sono dichiarata>> le confesso girandomi i pollici.

<<Non posso crederci grandee!!>>

<<Si ma ha detto che deve pensarci quindi probabilmente andrà a finire che non ricambierà i miei sentimenti>>

<<Secondo me non è così e comunque devi pensare positivo>> mi dice lei fiduciosa e rassicurandomi.

Eravamo andate a farci un giro al centro e ne abbiamo approfittato per andare a prenderci un caffè e farci due chiacchiere.

<<Bene io ho finito, andiamo?>> dico io dopo aver preso l'ultimo sorso del mio cappuccino.

<<Si, certo>> prendiamo le rispettive borse e giacche e usciamo dal bar.

<<Ah sai una cosa, me ne ero completamente scordata, con gli altri avevamo deciso di andare a passare una serata al karaoke, ovviamente verrà anche Bakugou, credo, e volevamo invitare anche te se ti va bene>>

Mi dice Ochako dopo un'oretta passata a camminare e fare compere.

<<Ah credo sia una cosa carina>>

Soprattutto se c'è Bakugou...

<<È già. Ovviamente ti farò sapere più nello specifico quando e dove.>>

<<Sisi certo, grazie per avermi invitata>>

<<E di chee!>> dice lei circondandomi le spalle con un braccio.

<<Sai poi se riusciremo a convincere Bakugou che ne sai, magari potrebbe rivelarti il suo amore...>> continua lei a bassa voce e con gli occhi a cuore.

<<Credici poco, secondo me accadrà tutto l'esatto contrario>> lei gonfiò le guancie arrabbiata

<<Ma certo che sei proprio testarda! Ti ho detto che devi essere positiva, P O S I T I V A, ti credo se pensi tutto al negativo le cose non succedono, è sempre così>>

Io tiro un sospiro e le sorrido, dicendole che aveva perfettamente ragione. Non potrei chiedere altro che un'amica come lei.

Verso un po' prima dell'ora di cena ci salutammo e tornai a casa, anche perché si stava facendo buio e di questi tempi ho leggermente paura ad andare in giro per strada da sola, non si sa mai chi si può incontrare.

Tra l'altro il fatto che il mio quirk non ha nessuna utilità per "difendersi" almeno non aiuta per niente.

Arrivo davanti casa mia, così velocemente entro e mi chiudo la porta alle spalle. Poggio ogni cosa che avevo in mano, cioè la borsa, la giacca e varie buste, sul divano e vado in camera mia per spogliarmi e mettere dei vestiti più comodi.

<<Mh cosa abbiamo per cena?...>> dico ad alta voce aprendo il frigorifero, notando che c'era solo della pizza avanzata dal giorno precedente e cibi in scatola.

Sbuffo rassegnata <<Vada per la pizza>>

Avrei dovuto fare la spesa ma mi è proprio passato di mente, ho pensato ad altre cose.

<<Chissà che sta facendo Bakugou...>> penso sempre ad alta voce dopo essermi seduta sul tavolo e dato un morso a quella fetta di pizza che faceva alquanto schifo.

Per un momento mi balenò in testa il fatto di chiamarlo, ma poi ci ripensai, magari è impegnato o gli darei solo fastidio.

Manco 10 minuti dopo che già avevo il telefono davanti ai miei occhi, il suo numero composto al centro della schermata, mi bastava solo premere quel pulsantino verde in basso.

Alla fine presi coraggio e lo chiamai.
Dopo qualche secondo di squillo rispose, anche se ero tentata di mettere giù.

<<Pronto cosa c'è?>>

<<Oh ehm c-ciao, come va? >>

<<Perché cazzo mi hai chiamato?>>

<<N-no volevo solo sapere cosa stessi facendo e se andava tutto bene ecco>>

<<Mi stavo facendo una doccia fino a che non sono dovuto uscire perché ho sentito il telefono squillare>>

Ah si stava facendo una doccia...capisco.

Al solo pensiero di lui, magari nudo davanti allo specchio, probabilmente tutto bagnato e i suoi capelli che gli ricadono dolcemente sulla fronte divenni tutta rossa e sentii le farfalle nello stomaco.

<<A-a c-capisco b-b-beh allora t-ti lascio>>

<<Cos'è ti sei imbarazzata solo perché ti ho detto che mi facevo la doccia? A che pensavi~?>>

Oddio da quando è così...malizioso? Insomma non è mai stato così e mi è sembrato subito strano sentirlo pronunciare quelle parole.

<<N-no ma che dici, non pensavo proprio a niente>> dissi, facendo un ridolino imbarazzato.

Devo cambiare al più presto argomento, perciò prima che continuò a parlare gli dissi altro.

<<Ochako mi ha detto che i tuoi amici avevano organizzato una serata al karaoke, mi ha invitata>>

Lui sbuffa frustrato e quasi arrabbiato.

<<Si lo so, quel capelli di merda mi ha assillato con questa cosa ma non verrò.>>

<<Neanche se vado anche io?>>

<<Cosa ti fa credere che vengo solo perché ci vai tu?>>

<<Non so, pensavo...>>

Rimanemmo per qualche secondo in silenzio senza dire niente, più che altro non avevo altri argomenti di cui parlare.

<<Ok allora ti saluto ciao>> disse lui velocemente rompendo quel silenzio.

<<Ehm si, b-buona notte...>>

<<Notte~>>

Non mi aspettavo che mi avrebbe dato anche lui la buona notte, forse ho qualche possibilità con lui, sul serio questa volta.

Dovrei seguire il consiglio di Ochako e pensare sempre sempre positivo.

Sorrido fissando lo schermo in cui c'era scritta l'ultima chiamata inoltrata, ripensando alle poche parole che ci siamo scambiati.

Non potevo essere più felice di già com'ero su questa svolta nel nostro rapporto e ammisi per l'ennesima volta di essere innamorata cotta di lui.

Poggiai il telefono sul tavolo e continuai a mangiare con disgusto quella "buonissima" pizza quasi andata a male, ma alla fine non potevo rimanere a stomaco vuoto, avevo una fame...

𝗔𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁♡︎| Pʀᴏ ʜᴇʀᴏ Bᴀᴋᴜɢᴏᴜ x RᴇᴀᴅᴇʀWhere stories live. Discover now