☕︎𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒕𝒆𝒓𝒛𝒐

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Non so di preciso il motivo ma i giorni successivi da quella volta in cui Bakugou era andato a sconfiggere qualche villain è completamente scomparso. Nel senso che non veniva mai in agenzia e non si vedeva nemmeno in giro.

Per questo iniziai anche un po' a preoccuparmi, poteva essergli successo qualsiasi cosa.

Fortunatamente però dopo una settimana lo trovo nel suo ufficio dell'agenzia.

<<Bakugou!! Ma dov'eri finito?! Ero preoccupatissima!!>> dico non appena entro e lo vedo.
<<Da quando mi dai del tu? E poi non sono affari tuoi.>> aveva uno sguardo perso e delle mostruose borse sotto agli occhi. Mi sembrava di vedere anche un leggero rossore sotto di essi. Che cosa gli è successo? Ha...pianto?

<<Mi scusi però sono la sua assistente personale ed ho il diritto di saperlo, sennò non mi sarei neanche proposta per questo lavoro!>>
Non mi risponde.
Continua a guardare un punto inesistente sulla sua scrivania, posso notare che sta digrignando i denti. Adesso esplode.

<<NON MI SEMBRA DI AVERTI CHIESTO DI PREOCCUPARTI PER ME, E TANTOMENO NE HO BISOGNO,  QUINDI VAI A FARMI UN CAZZO DI CAFFÈ E NON INTROMETTERTI!>>
Non ci posso credere. Volevo solo sapere come stava, tutto qui, nient'altro. E cosa ci ottengo? Questo. Sono senza parole.

Non dico nulla ed esco dal suo ufficio sbattendo la porta, quasi quasi il caffè non glielo preparo nemmeno.

~~~
È sera.
Dopo aver avuto quella specie di "litigio" non avevamo parlato molto, poi lui era occupato sempre con quelle cose da eroe quindi anche se volessi non avrei avuto neanche il tempo di parlare con lui.

Però non feci altro che pensare a lui, a com'era quella mattina. Sembrava così stanco e triste che non me la sono voluta nemmeno prendere più di tanto per ciò che mi aveva detto. Sicuramente c'è un motivo per cui era così ma adesso proprio non saprei quale.

Quella sera sarei anche dovuta uscire con Ochako ma le ho detto che non me la sentivo.

Dovrei chiamarlo per sapere come sta? Infondo se gli succede qualcosa io non avrò nessun motivo per lavorare e ciò non deve accadere, soprattutto da solo un paio di settimane che lavoro li. Il problema è che o potrebbe rifiutare, ignorare o rispondere alla chiamata ma mandandomi a quel paese.

Non saprei proprio cosa fare, anche se ho così tanta voglia e curiosità di sapere cosa è successo, ma forse si, effettivamente dovrei farmi i cavoli miei.

All'improvviso il mio telefono squillò.
Ma chi sarà a quest'ora?

<<H-hey...uhm...Vieni qui in agenzia...non mi sento bene, mi devi dare una mano...>>
<<Signor Bakugou?>> chiesi io per esserne sicura. Subito dopo lo sentii tossire violentemente. Quello fu il segnale che ha fatto scattare una specie di allarme dentro di me. Mi vestii con due cose randomiche e velocemente presi la borsa e uscii di casa.

Non avevo il tempo di chiamare un taxi quindi presi la metro proprio vicino a dove abitavo io.
Cazzo quando tutto questo sarà finito ed avrò un po' più di soldi mi segnerò a scuola guida.

Mentre correvo uscendo dalla metro pensai ad un sacco di cose che gli potevano essere accadute, tipo qualcuno poteva averlo attaccato e ferito gravemente, ma come? È l'eroe numero 2 ed è bravissimo, non può farsi male così facilmente...

Arrivo finalmente all'agenzia, corro, prendo l'ascensore e una volta che mi ha portata al piano richiesto mi dirigo subito nel suo ufficio.

Lo trovo seduto per terra, con la schiena appoggiata alla scrivania, qualche birra, anzi troppe birre intorno a lui. Aveva una camicia bianca un po' sbottonata nei primi bottoni e dei pantaloni semplici neri.

Mi precipito vicino a lui e mi inginocchiai davanti a lui per arrivare alla sua altezza.
<<Oi oi ma che->> inizio a dire ma mi interrompe <<N-non dire nulla, penso di aver bevuto troppo. Ho mal di testa, mi viene da vomitare e mi gira la testa. Vai a prendere qualche pasticca nella cassetta del pronto soccorso in segreteria>> dice tutto sofferente, tenendosi la testa con le mani probabilmente a causa del forte odore.

<<Oddio si tranquillo, arrivo subito>> vado a cercare appunto qualche pasticca per il mal di testa e per il vomito e poi una bottiglia d'acqua da fargli bere.

Torno da lui, gli verso dell'acqua nel bicchiere e gli do una pasticca che subito dopo manda giù.

Mi siedo a terra stanca e col fiatone, mi ha fatto spaventare troppo e alla fine non era qualcosa di così tanto grave come mi aspettavo.

<<Perché hai bevuto così tanto?>> chiedo ma non mi risponde. Mi giro per guardarlo e noto che si è addormentato,  beh meglio così. Ora l'unica cosa è se lo devo lasciare qui o...Non so fare dormire a casa mia siccome non so dove abita lui.

<<Nono assolutamente, lo lascio qui e basta>>dico tra me e me.

Però a guardarlo pare così carino...Nono non mi devo fare intimidire, è un grandissimo stronzo e con me si comporta malissimo, non c'è bisogno di portarselo via.

<<Grazie ahah>> eh? Ma che-
<<Sei proprio brava come assistente e poi sei bellissima...>> cooooosa?!
Non rispondo. Ha perso la ragione. Dice così solo perché è ubriaco.

Mi alzo, lo faccio sdraiare a terra e me ne vado. Tanto ormai sta dormendo come un ghiro e non penso si svegli prima di domani mattina.

Tornata a casa mi spoglio velocemente e mi metto a letto sfinita. Mi ha fatto fare una fatica immensa; ho dovuto correre per la città ed essere nello stesso momento preoccupatissima per un sacco di tempo.

Alla fine si era solo ubriacato.
Non so perché.
Può essere solo perché ne aveva voglia ma dalle sue condizioni di quella mattina di sicuro c'era qualcosa che non andava ma non ne lo ha voluto dire.

Di sicuro lo scoprirò.

𝗔𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁♡︎| Pʀᴏ ʜᴇʀᴏ Bᴀᴋᴜɢᴏᴜ x RᴇᴀᴅᴇʀUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum