Capitolo settimo

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- Lo sai che Ultron sta cercando di dividerci? - domandò seccato Stark in risposta all’atteggiamento burbero del Capitano, intento a spaccare la legna per scaricare la rabbia.

- Dovresti saperlo bene, se ce lo avessi detto sarebbe stato meglio - commentò Steve.

- Stavamo facendo una ricerca che avrebbe messo fine alla squadra, non è il motivo per cui combattiamo? Per non combattere più e per poter tornare a casa? - aggiunge irritato Tony.

- Ogni volta che qualcuno cerca di vincere una guerra prima che inizi muoiono innocenti - il Capitano riprese fiato - ogni volta.

- Oh, finitela - si intromise Athena.

- É una conversazione tra adulti, torna in camera - disse seccato Stark.

- Ma se ho vent’anni - fece lei ridendo innervosita - la verità è che non riesci ad ammettere di aver commesso un errore.

- Non mi sei sembrata totalmente contraria quando lo hai scoperto, o mi sbaglio?

- Tu lo sapevi? - Steve la guardò severo.

- Mi sono fidata di te, ho colpa per questo?

- Forse non avresti dovuto.

In uno scatto di rabbia, la ragazza lanciò a terra un tronco di legno raccolto poco prima. L’impatto con il suolo lo frantumò in mille pezzi.

- Forza sovraumana, lo aggiungerò alle tue nuove qualità. Non bastava un irritante super soldato, adesso ne ho due. Fantastico.

Banner, che aveva assistito a tutta la scena, chiamò da parte Athena, pregandola di sottoporsi a qualche test di controllo.

La ragazza lo assecondò senza indugio, felice di avere un motivo per abbandonare la conversazione.

×××

- Straordinario, gli atomi di vibranio non solo sono compatibili con le cellule dei tessuti, ma riescono a combinarle - commentò la dottoressa Cho piena di ammirazione osservando i pannelli di controllo.

- La sostanza più versatile del pianeta e loro l'hanno usata per farci un frisbee - aggiunse Ultron - tipico degli esseri umani: si fermano alla superficie, non pensano mai di guardare dentro.

Poi, Ultron distrusse la gemma dello scettro di Loki, da qui ne uscì un'altra di colore giallo.

La raccolse è posizionato sulla fronte del corpo che stavano costruendo, incastonandola perfettamente.

Wanda si avvicinò curiosa, poggiando le mani sulla culla. Al loro contatto, la mente della potenziata fu invasa da immagini apocalittiche.

Lanciò un urlo di dolore, attirando la preoccupazione del fratello che si precipitò da lei per accertarsi che stesse bene.

- Come hai potuto? - chiese la ragazza sconvolta.

- Potuto cosa? - affermò Ultron con fermezza.

- Avevi detto che avremmo distrutto gli Avengers per un mondo migliore..

- Sarà migliore - la interruppe.

- Quando tutti saranno morti?

- La razza umana avrà l’opportunità di migliorarsi.

- E se non lo facesse? - si intromise Pietro.

- Chiedilo a Noé - rispose Ultron con sarcasmo.

- Tu sei un pazzo..

Pietro abbracciò la sorella e le diede un bacio sulla fronte per tranquillizzarla.

Ultron percepì l’arrivo dei Vendicatori. La dottoressa Cho, poco prima tornata in sé grazie a Wanda, bloccò il funzionamento della culla. I gemelli fuggirono e l’androide uccise tutti i presenti nel laboratorio, sospirando seccato.

Non troppo tempo dopo, Steve corse dalla dottoressa ancora in vita, che gli raccontò tra un affanno e l’altro il piano di Ultron e l’incontenibile potere della gemma dello scettro di Loki.

Clint e Natasha sorvolarono la città, individuando un tir del laboratorio.

Athena dietro di loro, in attesa di entrare in azione.

- Sopra di te Capitano, sul raccordo vicino al ponte - fece il primo - potrei far fuori l'autista.

- Negativo, se il tir si schianta la gemma può distruggere la città - ribatté Steve - dobbiamo adescare Ultron.

Il Capitano salì velocemente le scale antincendio di un edificio vicino. Una volta sul tetto, prese la rincorsa e si lanciò sopra al veicolo.

Ultron ringhiò dal nervosismo, lanciando colpi alla cieca nella speranza di colpire il Capitano.

Athena scese al volo dal Quinjet a bordo della sua moto, accelerando per raggiungere Steve.

- Tocca sempre a me raccogliere i pezzi - affermò recuperando lo scudo di Capitan America dalla strada, schivando agilmente le automobili.

- Si dirigono sotto la sopraelevata, non ho bersaglio - le comunicò Clint - svolta a destra, ora.

La ragazza raggiunse Steve, restituendogli lo scudo. Il Capitano lo prese al volo e colpì Ultron, che tuttavia lo scaraventò sulla strada.

- Sali, principessa - scherzò Athena.

I due iniziarono a rincorrere l’androide, che distruggeva ogni cosa incontrasse al suo passaggio.

Poco lontano, i gemelli assistettero alla scena. Pietro più deciso che mai ad intervenire.

Mentre il Capitano si occupò dei replicanti, Athena si lanciò su Ultron. Finirono dentro un treno e la ragazza dovette combattere a fatica, impegnata anche a difendere i civili a bordo.

L’androide distrusse la cabina di pilotaggio, per poi fuggire in volo. Il treno virò e finì sulla strada.

Così, Pietro si occupò di cercare di salvare più persone possibile con la sua super velocità.

Athena, in preda alla confusione, reagì d’istinto, posizionandosi in capo al treno. Al pari di un Asgardiano, la sua forza fu in grado di rallentare i vagoni, la cui corsa si arrestò poco dopo.

La saetta si accasciò affannato ad un muro.

- Stai bene? - domandò lei preoccupata.

- Si, devo solo riprendere fiato - arrangiò - quando hai imparato a farlo? - finì confuso.

- Avete recuperato la culla? - chiese Wanda una volta controllato che il fratello stesso bene.

- Se ne prenderà cura Stark.

- No - indietreggiò la potenziata - non lo farà.

- Cosa vorresti dire? - fece arrabbiata Athena.

- Ultron non conosce la differenza tra salvare il mondo e distruggerlo.. Secondo te da chi l’ha imparato? - commentò Wanda.

You didn't see that coming? | Pietro MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora