Capitolo 23

356 14 0
                                    

DRACO'S POV

Rimasi nel bagno dei prefetti con la manica tirata su, incantato dalle parole che avevo appena sentito.

*Tu non sei la persona di cui mi sono innamorata*

Si era innamorata di me, di uno stupido Mangiamorte, di quella persona che l'aveva insultata e discriminata per tutti questi anni.

Non si meritava tutto questo da me.

Il Marchio era ancora alla luce del sole e decisi di coprirlo subito con la manica nera della camicia.

Non era l'unica che non riusciva a guardalo.

Mi misi a piangere appoggiato ai lavandini bianchi, ero frustrato, non sapevo cosa fare.

Probabilmente avevo perso l'unica persona che mi avesse mai amato realmente nella mia vita, che voleva il mio bene al di fuori di ogni pregiudizio e io avevo gettato tutto nel giro di pochi secondi.

Volevo sistemare le cose ma non sapevo da dove iniziare, come si migliora una situazione così?

Mi asciugai le lacrime, tornai nel mio dormitorio e senza essere fermato da nessuno filai nella mia stanza dove trovai Blaise seduto sul mio letto con una foto in mano.

"Draco"

"Blaise non ho voglia di parlare, è stata una serata difficile"

"Sai amico, ho trovato Hermione venendo qui. Era sconvolta e piangeva appoggiata ad un pilastro del suo piano"

Quelle parole mi creparono il cuore.

"Ero andato sulla Torre di Astronomia per vedere se eri andato lì a pensare, ma non ti ho trovato"

"Ci stavo andando ma ho trovato la Granger per strada" mi sedetti sul suo letto.

"Già. Volevo parlarti, capire se i miei pensieri hanno una base di verità"

"Cosa intendi Blaise?"

"Alza la manica sinistra" mi disse a bassa voce.

Lo guardai con le lacrime che cercavano di scendere, poi afflitto, poggiai la mano sulla manica e con titubanza l'alzai piano.

Lo vide "Perché l'hai fatto?" era triste e si vedeva che si sentiva tradito.

"Ho dovuto Blaise, non avevo scelta" alzai la voce disperato, e iniziai a camminare per la stanza avanti e indietro.

"C'è sempre una scelta Draco, dopo tutto quello di cui avevamo parlato, dopo che ti avevo fatto cambiare idea su quegli stupidi principi da Purosangue"

"Ho dovuto! Se non lo avessi fatto mi avrebbe ucciso, lo stesso sarebbe capitato ai miei genitori, lo capisci?" la mia voce diventò roca e smorzata dal pianto che mi inondò da lì a poco.

"Vieni qui amico" Blaise mi abbracciò, mi aggrappi a quel gesto che non percepivo da tanto, che non mi sarei mai aspettato di ricevere in quella circostanza, ma ne avevo bisogno, volevo essere capito.

Lui aprì il primo cassetto del suo comodino e tirò fuori qualcosa.

"La vedi questa foto?"me la diede in mano, eravamo io e lui il giorno del primo anno, davanti all'Hogwarts Express alla stazione di King's Cross.

Annuii mentre con il palmo della mano sinistra mi asciugavo le lacrime.

"Questi siamo noi due, due semplici bambini che aspettavano di prendere il treno per intraprendere un percorso che gli avrebbe cambiato la vita"

"E guarda ora dove sono io" abbassai la testa.

"Puoi ancora redimerti Draco, lo puoi fare"

Mi guardava con speranza ma io non ne avevo più.

"Non capisci, mi ha affidato un compito. Il Signore Oscuro l'ha fatto per punire la mia famiglia, se non porterò a termine quello che vuole mi ucciderà"

Rimase in silenzio sconvolto, non credeva che la situazione fosse così grave e nei suoi occhi lessi la tristezza più assoluta.

"Cosa ti ha chiesto di fare?"

Sospirai "Devo uccidere Silente"

HERMIONE'S POV

Corsi nella mia camera piangendo, senza rendermi conto di essere entrata nella sala comune e di aver ignorato freddamente i miei amici che sedevano sul divano.

"Hermione!" Ginny cercava di attirare la mia attenzione.

Non avevo voglia di parlare con nessuno e così chiusi la porta della camera per rimanere da sola a riflettere e a trovare una spiegazione logica a quello che aveva fatto.

Sembrava non esserci.

"Sono stato costretto". "Non avevo scelta".

Ripensai a quelle parole che tanto mi rimbombavano in testa come una campana che scocca la mezzanotte.

"Basta!" urlai per farle uscire.

Nella vita si ha sempre una scelta, pensai. La rabbia mi inondava la mente e non volevo sentire ragioni in quel momento.

Se si fosse presentato da me per risolvere lo avrei di certo cacciato.

"Hermione, aprimi" era di nuovo Ginny che cercava di capire per quale motivo avessi sbattuto la porta con tale forza.

"Lasciami stare"

"Fammi entrare, puoi parlare con me lo sai" la sua voce era tenera e con un velo di tristezza mi avvicinai alla porta.

"Sei solo tu?" mormorai.

"Si" aprii una fessura, quanto bastava per capire se stava dicendo la verità e la feci entrare aprendo lentamente la porta che lei poi chiuse immediatamente.

Mi stesi sul letto a pancia in su, quasi a contemplare delle stelle immaginarie.

"Cos'è successo?"

"Ho sbagliato con lui"

"Con Malfoy intendi?"

"Si" continuavo a fissare il vuoto del soffitto. "Aveva ragione Ron, non è cambiato. Per niente"

Ginny si avvicinò a me e io girai la testa per guardarla, mentre una lacrima mi scendeva sulla guancia per la forza di gravità.

"Ha il Marchio Nero" sputai fuori senza pensarci una volta di più.

Lei rimase in silenzio sbarrando gli occhi. "L'ho visto, sul braccio sinistro, è orribile."

"Herm.."

"Come ho potuto credere che fosse diventato gentile e premuroso verso una Mezzosangue come me"

alzai la schiena per appoggiarmi alla testiera del letto, la guardai negli occhi con la voce strozzata dai singhiozzi.

"E sai qual è la cosa più brutta? Ha detto che è stato costretto, che non lo voleva ma doveva farlo"

"Ti ha detto il perché è stato costretto?"

"No Ginny, mi ha detto che non avrei capito ed era meglio che lo odiassi che farmi stare al suo fianco ora."

Scoppiai a piangere tra le braccia della mia amica "Ginny.." feci una pausa per prendere fiato "Gli ho detto che mi sono innamorata di lui"

"Cosa? Ti sei innamorata?" mi tolse dalle sue braccia per guardarmi negli occhi.

"Si.. ma tanto ora non ha più importanza ora, è contro di noi" scesi dal letto e andai in bagno ad asciugarmi le lacrime.

Ginny mi raggiunse appoggiandosi sulla porta "Hermione non mi piace quello che ha fatto, sono sincera, penso che non piacerebbe a nessuno, ma penso che dovresti sentire il resto della storia. Devi convincerlo a farti dire la parte mancante"

"Non vuole e nemmeno io voglio parlargli adesso" uscii dal bagno spegnendo la luce e mi diressi nuovamente sul letto sedendomi a gambe incrociate. "Si è schierato dalla sua parte, di chi combattiamo da anni"

"Lo so e lo odio anche io per questo"

"Ora voglio dormire scusami" alzai le coperte e sdraiandomi mi misi sul fianco sinistro, tagliando ogni discorso.

Speravo che una volta svegliata la mattina seguente, questo si fosse rivelato solo un brutto sogno, lo volevo davvero.

Changing - DramioneWhere stories live. Discover now