Capitolo 4

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Hermione si svegliò la mattina seguente con il libro di Malfoy sul petto, aperto tra le prime pagine.

"Leggi anche di notte Herm?" disse Ginny, che si era già svegliata ma era già più attiva dell'amica.
"Mi sa che mi sono addormentata leggendolo"
"Ah sempre la solita" la rossa le sbattè il cuscino addosso ridendo "Dai alzati, gli altri ci stanno aspettando di sotto".
Si vestirono in velocità e scesero per raggiungerli.

L'intera giornata era passata liscia come l'olio, Hermione era contenta delle nuove lezioni, tranne per quella di Divinazione, proprio non le andava a genio.
Erano già due anni che seguiva le lezioni e ancora non riusciva a capire a cosa le potesse mai servire.
La professoressa Cooman era una donna alta, esile e portava un paio di occhiali forse troppo grandi per il suo viso.
Era alquanto stramba e già alla prima lezione aveva predetto delle cose orribili ad uno studente di Corvonero, il poveretto era rimasto così traumatizzato che giurò di non rimetterci più piede in quell'aula.

Mancavano poche ore alla cena nella Sala Grande e la Grifondoro decise di occupare quel tempo in biblioteca, i suoi amici erano tutti agli allenamenti di Quidditch, quindi avrebbe potuto studiare senza nessuna interruzione, come Ron che le chiedeva sempre se poteva passargli gli appunti.
Quando arrivò in biblioteca notò che i tavoli enormi in legno scuro che occupavano la maggior parte dello spazio erano quasi tutti occupati.
Camminò tra questi, in quei corridoi stretti e cupi alluminati solo da delle piccole lampade poste in ogni postazione, fino ad arrivare vicino alla sezione dei libri proibiti.
E mentre pensava che prima o poi avrebbe voluto leggere ogni libro contenuto li dentro, sentì qualcuno chiamarla
"Heilà Granger"
"Malfoy.." disse innervosita "Quale onore"
"Anche tu qui, mi sembra scontato a dire il vero" disse il Serpeverde con un ghigno.
"A questo punto Malfoy, inizio a pensare che mi stai pedinando" Hermione cercò un tavolo in cui sedersi ma subito si rese conto che l'unico disponibile era quello del biondino, poteva contenere sei persone ma lui lo occupava tutto da solo.
"Io? Non farti strane idee Granger. Ma se vuoi puoi sederti qui, nel mio tavolo" sorrise e con la mano toccò il piano su cui era poggiato "è grande e non aspetto nessuno" gli fece cenno di sedersi.

Non aveva alternative pensò, certo poteva tornare nel dormitorio e leggere li, di fronte al fuoco che tanto adorava, ma la biblioteca era il suo habitat e non voleva rinunciarci solo per lui.
"Va bene, ma non credere che questo voglia dire qualcosa" e si sedette velocemente di fronte a lui.

Stava leggendo il suo libro attentamente, prendendo qualche appunto di tanto in tanto in un quadernino rosso scuro che teneva affianco a se.
"Leggi ancora il mio libro?" chiese lui interrompendo un silenzio perfetto.
" Si, devo dire che per essere tuo è molto interessante"
"Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto" disse in modo altezzoso "Se vuoi ne ho altri da poterti prest.." lei lo interruppe frettolosamente
"Perché sei così gentile con me? Voglie dire.. non mi da fastidio" cercò di fare la vaga "Anzi ammetto che ero stanca di essere presa in giro da te, so che vuoi cambiare ma mi chiedo" osservò il viso di lui sempre più interessato e curioso di capire dove voleva arrivare "perché proprio con me?" non credeva di averglielo chiesto davvero ma esigeva delle risposte.

Malfoy restò stupito, tolse i piedi che aveva appoggiato sul tavolo, con fare elegante sistemò le braccia sopra il suo libro aperto e a bassa voce disse "Sei intrigante, Granger"
Lei spalancò gli occhi e arrossì lievemente, se ne rese conto e scostò i capelli con fare imbarazzato.
"Sei l'unica che mi risponde a tono, ed è estenuante" continuò lui
Lo fissò senza batter ciglio, ma non riuscì a dire una parola
"Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua Granger?"
Finalmente Hermione prese parola "N-no, solo non credevo ti intrigassi, sai vai dietro ad un sacco di ragazze e Godric solo sa quante conquiste hai già fatto" chiuse il libro e guardò verso l'uscita della sala.
"Malfoy è meglio che vada" prese il libro tra le mani e fece cenno per restituirlo al proprietario ma lui la bloccò
"No tienilo, me lo darai domani, vieni da me dopo le lezioni così te ne faccio scegliere un altro" era gentile, stranamente
Ancora una volta era diverso, pensò, si tenne il tenne il libro dalla copertina ruvida vicino al petto d'istinto, senza pensarci.

Voleva veramente ritornare in quel covo di Serpi?

Changing - DramioneHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin