꧁𝙞 𝙗𝙪𝙞𝙡𝙩 𝙖 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙꧂ 𝚕𝚊𝚗𝚐𝚊 𝚡 𝚛𝚎𝚔𝚒

ⁿᵉʷ ᵃᶜᵠᵘᵃⁱⁿᵗᵃᶜᵉˢ

I concorrenti sfrecciavano a tutta velocità, sopra quella pista terrosa, schizzando in ogni dove grandi masse di polvere, essendo a malapena distinguibile il loro volto. Langa ammirava da quelli che dovevano esser chiamati spalti, ma la loro vera natura non era altro che una semplice linea biancastra, tracciata a terra con della vernice spray. L'adrenalina della corsa gli trapassava la spina dorsale, scorrendo rapidamente per tutto il suo corpo, sentendosi realmente lui quello in pista, quando in realtà si limitava a rimanere nell'ombra, restando a guardare. Era affiancato da Reki, che acclamava a gran voce un partecipante in particolare, gridando il suo nome più volte. Gli sembrava si chiamasse Miya, Miya Chinen. Non sapeva come si fossero conosciuti, anche perché fu evocato nemmeno due mesi fa, e anche perché quel ragazzino sembrava esser loro inferiore, in fatto d'età. Parlando d'esperienza con lo skate, allora il corvino spiccava sui due, vedendo come eseguiva i più complessi trick e di come gareggiava con una tranquillità da far sbiancare, pur sapendo che in gioco si poteva scommettere anche la propria e misera vita. Non sembrava risiedere da tanto in questa città, poiché Kyan iniziò a parlargli di lui solo pochi giorni fa, probabilmente nel giorno del suo ritorno.

Nel mentre si soffermava su di lui, non faceva nemmeno caso all'altro concorrente, che sembrava ad entrambi inestistente.

''Reki, tu conosci quello che sta gareggiando con il tuo amico?''

Provò a chiedere, anche se presupponeva quale risposta avrebbe ottenuto in cambio. All'inizio, non ottenne proprio nulla, vedendo che l'altro non gli stava prestando attenzione, con entrambi gli occhi fissi sulla pista.

''Eh? Ah! No, in realtà non saprei dire chi sia..''

Ritornò nel mondo reale, dopo essersi subito diversi, e inutili, ripetizioni del suo nome da parte dell'amico, che sembrava starsi sgolando per richiamare la sua attenzione.

La gara sembrò concludersi poco dopo, potendo ben ammirare la vittoria di Miya sul maxischermo, che si innalzava al di sopra delle loro teste.

''Reki?''

Egli sobbalzò. Voltandosi poté accorgersi che si trattava proprio di Chinen, che stava osservando lui, ma allo stesso tempo si era accorto maggiormente di Langa. Nemmeno quest'ultimo saprebbe dire come abbia fatto, a giungere fin lì nel giro di, che so, 30 secondi cronometrati? Sembrava agile come un felino, e potendolo osservare bene, ne aveva persino le sembianze, a grandi linee.

''..è il tuo ragazzo?''

Il corvino fece una smorfia di incertezza, indicando Hasegawa, con un sopracciglio alzato.

''CHE? ASSOLUTAMENTE NO!''

Vi fu una reazione spropositata da entrambi, e ciò spinse il rosso ad urlare questo. Il celeste si astenne dal voler parlare, limitandosi a starsene zitto e tentare di nascondere il suo volto imbarazzato, voltandosi, tentando di scappare altrove con lo sguardo.

''Va bene va bene, calmati però.''

Sbuffò, emettendo un ghigno divertito, come se lo stesse provocando.

''Sono Miya''

Si presentò, tendendo una mano dinanzi a Langa, che avrebbe dovuto agire in risposta.

''Langa, Langa Hasegawa.''

Si strinsero la mano, scambiandosi un sorriso riconoscente.

''Gli altri sono arrivati?''

Chiese Reki, ancora nervoso dall'attimo vissuto precedentemente. Langa alzò un sopracciglio, non sapendo cosa intendesse con ''gli altri''.

Reki aveva degli amici?

Non sapeva se anche essendo un amico immaginario, prima di apparire alla vista del proprio creatore, potesse avere un'ulteriore vita e conoscenze aggiuntive.

''Se le senti urlare vuol dire che sono arrivati.''

Rispose Miya, sospirando frustrato, mentre il più alto non riusciva ancora ad addentrarsi nella situazione.

Realizzò subito, quando un esteso gruppo di urla accanite prese ad apparire, accogliendo due strani uomini che viaggiavano in skate, salutando gli adulatori nella platea.

Il celeste tentò di sporgersi fuori dall'ammasso di persone, per riuscire a vedere meglio.

Aspetta, una era una donna?

No, i lunghi capelli rosati, come quelli di un ciliegio in fiore, non facevano apparire alla vista i lineamenti piuttosto mascolini del suo volto delicato, coperto per metà da una maschera vellutata, color carbone.

Dall'altra parte vi era un uomo imponente, muscoloso, capelli speranza riccioluti si disperdevano sulle spalle.

Al centro invece, un omone dalla cresta color carota, truccato e vestito eccentricamente. Gridava e sghignazzava minacciosamente.

Hasegawa diede un occhiata al cellulare, per controllare il nome con cui si erano registrati i tre. Vide per prime le loro tre immagini, e seguivano poi i nicknames: Cherry Blossom, Joe, Shadow.

Pensò che calzavano a pennello, semplicemente guardandoli. Ma un dubbio sorgeva: come faceva Reki, tantomeno Miya, a conoscerli. Insomma, guardando il tipo in mezzo, non sembrava uno chissà quanto al top del raccomandabile.

Li vide precipitarsi verso di loro, cautamente.

''Chi era il vecchio al centro di prima..?''

Disse ironicamente Kyan, pur sapendo che andiamo, che lo aveva praticamente davanti.

''Io non sono vecchio!''

Esclamò lui in risposta, ingigantendo di troppo la cosa, che non era chissà quanto grave.

''Si che lo sei. Ad ogni modo, Langa! Loro sono Cherry, Joe e Shadow.''

Li indicò uno ad uno, il rosso, successivamente presentando il suo amico come se fosse una qualche sottospecie di star. Ma in realtà era semplicemente un novellino, di cui nessuno, tranne Reki, conosceva il vero potenziale, che si celava dietro quegli occhi ghiacciati.

A turno si strinsero cordialmente la mano, anche se l'avverbio è del tutto un eufenismo. Insomma, la stretta di mano calma e pacata del rosa sembro scorrere velocemente, come se non si fossero mai toccati. Se non fosse che, venendo agli altri due, in primo luogo il verde era sul punto di staccarla dal resto del corpo, quella mano, anche se involontariamente, ma data quella sua spropositata forza, gli sembrava difficile trattenersi. Mentre il mascherato preferiva evitare, sbuffando, ancora inevitabilmente offeso.