ˡᵉˢˢᵒⁿˢ

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Reki reclutò il posto fisso a casa Hasegawa, oramai da una settimana a questa parte. Essendo comunque un amico immaginario, era rimasto praticamente un senza tetto, se non fosse per l'ospitalità di sua madre. Dopo tutto non gli dispiaceva nemmeno, a Langa, che un suo amico, nonché il primo, alloggiasse a casa sua. Anche se avrebbe voluto evitare di assistere e subire gli attacchi di isteria a cui il rosso era affetto durante il giorno, scoprendo che era sicuramente un tipo iperattivo e spericolato.

Sì, questo lo aveva capito, ma di lui sapeva tutto come niente. Non lo conosceva affatto. Non conosceva le caratteristiche del ragazzo che disegnò su quel foglio di carta, poiché non era stato lui a manovrare quella sua personalità, che doveva ancora comprendere nel dettaglio.

"Reki, a te cosa piace fare?"

Chiese il celeste, oramai curioso di sapere ciò. Non lo disse così speranzosamente, insomma, non bramava chissà quanto di saperlo, poiché ancora non si era esposto del tutto con quel suo nuovo amico. Quel giorno i due stavano effettuando tranquillamente una semplice passeggiata mattutina, dopo aver ascoltato le lagne di Kyan sul fatto che volesse rimanere in forma. A quest'ultimo, posta la domanda, gli si illuminarono gli occhi, guardando Langa con uno sguardo supplichevole.

"Dai dimmi, ti ascolto. Cose tipo, sport, scuola.."

"Sport". Questa parola fece andare il rosso nel pallone, che spalancò la bocca, sorridente, dopo che il celeste tirò fuori l'argomento.

"Vado in skate! In effetti, non è un vero e proprio sport per me, è una passione!"

Parlava velocemente, come se non gli importasse d'essere ascoltato o meno, semplicemente la sua bocca si muoveva a velocità luce. Ma l'altro aveva un orecchio abbastanza acuto da poter seguire il suo discorso contorto, capendo che per lui lo skateboard era una delle cosa per cui viveva.

"Quindi quando smanetti chissà cosa in camera mia riguarda lo skate?"

Si voltò, per mettere a tacere anche quel suo dubbio. Infatti, circa tutte le mattine, quando si svegliava, trovava Reki intento ad aggiustare qualcosa, non capendo bene cosa, oramai da giorni.

"Si! Il mio skate, l'ho costruito da solo!"

"Me..me ne costruiresti uno?"

Langa lasciò andare che le sue labbra si muovessero da sole, ma poi si trattenne. Pensò che non fosse stato lui ad averlo detto, ma eccome se lo aveva fatto, e non era stato l'unico a sentirlo.

"ANCHE TU CI VAI!?"

Reki prese ad alzare i toni, sopraffatto dall'emozione del momento. Prese a strattonare l'altro, impaziente di sentire una risposta, sorridendo come un bambino.

"In realtà no..andavo in snowboard ma ci siamo dovuti trasferire, e qui non c'è neve perciò.."

"Potrei sempre insegnarti!"

L'entusiasmo del più basso non sembrava affatto svanito. In effetti, dopo aver visto quel gruppo di ragazzi, non gli sarebbe dispiaciuto provare. Per come la vedeva lui, era proprio forte.

"Potresti veramente?"

Ancora scettico, il più alto chiese, e ottenne un fulmineo "mhm" in risposta. Allora si lasciò scappare un sorriso, uno di quelli sinceri, spontanei. Tentando di coprirlo, esso venne messo ancor più in evidenza, tanto che chiunque avrebbe potuto notarlo. Tutti tranne Reki, che era ancora perso nei suoi pensieri.

''Allora da domani inizieremo! Entro oggi dovrei riuscire a costruirti uno skate!''

Il celeste si accigliò incredulo. Ma in realtà c'era da aspettarselo, era accaduto anche nell'arco di questa settimana, inerente ad altri argomenti di famiglia; sarebbe proprio da lui costruirgli uno skate in una notte, che si adattasse ai desideri dell'amico.

'' ᵗⁱᵐᵉ ˢᵏⁱᵖ ''

Langa dormiva bellamente appallottolato fra le lenzuola, ormai calde. Quando il suo sonno fu interrotto dalle urla di Reki, che batteva le mani a ritmo, saltellando per la stanza, fungendo da sveglia. Il celeste si alzò malavoglia, stropicciandosi gli occhi, nel tentativo di svegliarli.

''Sei stato sveglio tutta la notte?''

Mugugnò, ancora con la voce impastata dal sonno. Il rosso annuì freneticamente, per poi voltarsi di nuovo, dandogli le spalle. SI chiedeva come facesse, a non crollare e ad essere così pimpante dopo una notte in bianco.

''Guarda!''

Davanti gli si parò una tavola, raffigurante sotto essa un mostro delle nevi. Il più basso si allontanò, e l'altro poté ammirare quella meraviglia, che in realtà era una tavola. Sgranò gli occhi, non potendo credere che quel ragazzo, in una notte, abbia partorito uno splendore del genere.

''Ti piace? Ha gli agganci simili a quelli di uno snowboard, così puoi abituarti molto prima.''

Prese ad avvicinarsi al celeste, per mostrargli tutte le particolarità di quello skateboard, spiegando nel dettaglio. Se avesse messo lo stesso impegno nello studio, a quest'ora eccellerebbe chissà quanto.

''Ora muoviti a vestirti, ho un sacco di cose da insegnarti!''

Non sembrava voler perdere tempo, essendo oramai entrato in uno stato di estasi totale. L'altro annuì, quasi sofferente, lasciando il suo amico uscire di casa, per prepararsi a dovere.

Ci volle un po', ma nel giro di quasi 20 minuti Hasegawa riuscì a vestirsi, riuscendo a non apparire un fuggitivo da casa. Uscì dall'aitazione, urlando un ''sto uscendo'' alla madre, che annuì rapidamente.

''Pronto?''

Chiese Kyan, appena l'altro mise piede fuori l'uscio di casa sua.

''Nato pronto.''

Rispose con fermezza, come se stesse appena affrontando un'olimpiade mondiale, quando in realtà si trattava soltanto di provare qualcosa di nuovo, ancora a lui sconosciuto.

꧁𝙞 𝙗𝙪𝙞𝙡𝙩 𝙖 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙꧂  𝚕𝚊𝚗𝚐𝚊 𝚡 𝚛𝚎𝚔𝚒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora