Capitolo 10: Sfidare la camorra

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Era passato un mese da quando Edo era tornato a casa e tutto mi sembrava  tornato alla normalità.
Andavo a scuola, studiavo, stavo con i miei amici, cantavo e ogni tanto sono anche andata al mare con Edo. Lo facevamo sempre quando eravamo più piccoli ed è un rituale solo nostro.
Ciro continua a vivere a casa nostra, ormai ci ho fatto l'abitudine. Inoltre, si è lasciato con Nad, ma sono rimasti amici per non rovinare tutto il gruppo.
Siamo diventati amici, ci punzecchiamo sempre come cane e gatto e facciamo esasperare mio fratello, come adesso.
E.C:"Voi due, la finite di correre per casa mentre pulisco?! Per terra è bagnato e lasciate tutte le impronte!" Urla Edo sull'orlo di una crisi di nervi.
Carmine se la ride, mentre io e Ciro non lo ascoltiamo. Questa volta ci stiamo rincorrendo perché ha rubato il mio quaderno con gli appunti per le canzoni. Si, ho iniziato a scrivere delle canzoni e non voglio farle vedere a nessuno. Tantomeno a Ciro.
Io:"Ciro! Ridammi subito il quaderno o giuro che non la passi liscia!" Urlo saltandogli sulle spalle.
C.R:"Bambolina, capisco che tu non riesca a stare lontana da me, ma contieniti davanti agli altri!" Mi dice ridendo e iniziando a farmi il solletico.
Io:"CIRO! SMETTILA!" Urlo mentre rido come una pazza, il solletico è il mio punto debole.
E.C:"Basta ci rinuncio! Tanto con voi è fiato sprecato. Carmine, andiamo a fare la spesa, almeno si mangia in questa casa che se aspetto loro posso pure morire di fame." Dice Edo prendendo il giubbotto.
C.D.S:"Edo... C'è un problema..." Dice Carmine ridendo sotto i baffi. Io e Ciro guardiamo mio fratello e scoppiamo a ridere mentre lui ci guarda con un sopracciglio alzato.
C.R:"Sei in ciabatte fratm! Dove pensi di andare?" Dice il corvino. Edo si mette a ridere per poi mettersi un paio di scarpe ai piedi ed uscire di casa, seguito da Carmine.
In questo periodo siamo tutti più tranquilli, Valletta non si è più fatto vivo anche se molte volte io e Ciro siamo stati avvistati in pubblico, mentre facevamo compere o semplicemente una passeggiata. Fortunatamente ha deciso di lasciarci stare, almeno possiamo vivere tutti in pace.
Sono fortunata ad avere questi tre cretini al mio fianco, nonostante tutto, sono la parte migliore della mia vita.
C.R:"A che pensi?" Mi chiede Ciro, sedendosi sul divano accanto a me e appoggiando la testa sulle mie gambe. Ama quando gli tocco i capelli.
Io:"A quanto sono fortunata ad avere te, Carmine ed Edo nella mia vita. Insomma, Edo me lo sono trovato, ma Carmine no. Siamo migliori amici dal primo anno di asilo e beh, sono passati 14 anni, non sono pochi. Ne abbiamo combinate un sacco insieme e penso che lui mi conosca meglio di quanto io conosca me stessa. Poi ci sei tu, sei arrivato dal nulla, mi hai preparato una festa a sorpresa per il mio ritorno senza nemmeno conoscermi, ho imparato a conoscerti e mi sei subito entrato nel cuore. Poi ti sei trasferito qua e abbiamo iniziato a conoscerci meglio. Sei speciale, Ciro. Chi dice il contrario non ti conosce o, per lo meno, non come ti conosco io." Dico sinceramente, mentre lui mi guarda negli occhi e mentre io continuo a giocherellare con i suoi capelli.

Pov's Ciro
Quelle parole mi hanno colpito nel profondo. Non credevo che Azzurra pensasse tutte quelle cose di me, nessuno mi aveva mai detto qualcosa del genere e dette da lei fanno ancora più effetto.
In questo ultimo mese ho avuto modo di osservarla, conoscerla, starle accanto. Le mie magliette ormai sono il suo pigiama e la cosa più bella di lei è quando si sveglia tutta assonnata, sembra una bambina. Qualche volta ci è capitato di addormentarci insieme sul divano e il mattino dopo eravamo ancora là, lei abbracciata a me, io che la tenevo stretta perché avevo paura potesse andare via.
Questa ragazza è un dono del cielo, ma purtroppo non posso spingermi oltre. Il motivo per cui Valletta non si è più fatto vivo è che abbiamo fatto un patto. Lui la lascia in pace ma io non ci provo ne altro, e nemmeno io posso sfidare la camorra. Ho passato tutta la vita a provare a stare lontano da quel mondo ed invece per proteggere un paio di occhi azzurri mi ci sono buttato a capofitto.
La abbraccio fortissimo e le accarezzo i capelli, mentre lei appoggia la testa sul mio petto e ci lascia qualche bacio. Che cazzo, così non aiuta.
La scosto e mi alzo, lasciandole un ultimo sguardo e uscendo di casa.

Pov's Azzurra
Non so perché Ciro si sia comportato così, fatto sta che sono passate due ore e lui non è ancora tornato. Edo e Carmine mi hanno chiesto dov'è ma io non lo so, quindi ho alzato le spalle.
Sono preoccupata e ho paura faccia qualche stronzata. Insomma, va bene che è bravo, ma è pur sempre un adolescente prima di tutto.

---------La sera---------
Sono ormai le 23 passate, di Ciro ancora nessuna traccia e siamo tutti preoccupati.
Abbiamo cenato con Carmine che ora è tornato a casa sua e siamo rimasti io ed Edo.
Dopo qualche minuto sento la porta di casa aprirsi e vediamo un Ciro barcollante entrare in casa.
È ubriaco marcio e si vede, ride da solo e va a sbattere ovunque.
E.C:"Ciro, che cazzo hai fatto?" Chiede Edoardo visibilmente incazzato.
C.R:"Dai Edo, volevo solo divertirmi una sera. Non si può sfidare la camorra, quindi devo trovare un diversivo per scordare tutto, ed è questo." Dice fissandomi.
Non capisco a cosa si riferisce ma in questo momento devo solo metterlo a letto.
Io:"Dai Edo, mettiamolo a dormire, ne parliamo domani." Dico cercando di far ragionare mio fratello. Ciro sta zitto fortunatamente e si lascia portare a letto. Edo va in bagno ed io provo a togliergli la maglietta per mettergli il pigiama.
C.R:"Anche io voglio fare l'amore con te, ma non da ubriaco." Dice, lasciandomi spiazzata, per poi baciarmi.

Il migliore amico di mio fratello Where stories live. Discover now