Capitolo 4: Ricominciare

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Una nuova alba sorgeva su Napoli e in questo momento mi trovavo nel letto con Edo. Sta notte avevo dormito con lui, non riuscivo a prendere sonno e come al solito mi ha invitata nel suo letto. Ho dormito veramente poco, probabilmente per l'ansia di ricominciare scuola e rivedere tutti i miei compagni. Fortunatamente sono in classe con Naditza e Silvia, ma gli altri compagni non li sopportavo proprio. Forse però, dopo tre anni passati via le cose erano cambiate.
E.C:"Buongiorno principessa, sei pronta per ricominciare scuola?" Mi chiese Edo stropicciandosi gli occhi come un bambino. Edoardo era la cosa migliore che mi fosse mai capitata nella vita, siamo gemelli e ciò significa che ci capiamo in tutto ed è come se sentissimo una i dolori dell'altro. Anche se eravamo gemelli, esteticamente non eravamo uguali. Io ero bionda con gli occhi azzurri, mentre lui castano con gli occhi verdi. Era veramente bello mio fratello ma l'unica che era riuscito ad incantarlo è stata Silvia.
Dopo questa breve riflessione, mi alzai e andai a farmi una doccia. Continuavo ad utilizzare la maglietta di Ciro come pigiama, era comoda e larga e quindi mi ci trovavo bene. Feci una doccia veloce e poi mi vestii con un jeans chiaro, una maglietta della nike infilata nel jeans e delle adidas. Scesi a fare colazione ma presi solo una mela, non ho mai molta fame di mattina.
Io:"Oggi mi porti tu?" Chiesi a mio fratello, dato che lui e gli altri due si erano organizzati in base ai miei impegni. Lui annuì e andò a vestirsi, non era mai di molte parole di mattina. Dopo circa 15 minuti uscimmo e andammo a scuola sulla sua moto. Una volta arrivati sentì subito delle grida e mi girai. C'era una banda di ragazzine sconvolte che sbavava guardando mio fratello.
Io:"Ma cosa vogliono?" Chiesi guardando Edo.
E.C:"Beh sorellina non so se l'hai notato, ma sono un figo pazzesco, è normale che mi sbavino dietro." Disse serio, accendendosi una sigaretta. Lo guardai shockata e mi misi una mano in faccia.
Io:"Meglio se entro va, ci vediamo dopo amore!" Dissi dandogli un bacio sulla guancia.
E.C:"Ciao principè, dopo passa Carmine." Mi avvisò. Annuì ed andai verso le mie amiche.
Io:"Buongiorno ragazze." Dissi sorridendo. Loro non sapevano niente di Luca, non volevo mettere preoccupazione anche a loro. Mentre parlavamo del più e del meno, nell'attesa che suonasse la campanella, mi arrivò un messaggio.

X: Buongiorno piccola Conte, buon primo giorno di scuola. Ci vediamo oggi pomeriggio a casa tua. Baci, Ciro.

Istintivamente sorrisi al messaggio, mi avevano detto che era un grandissimo stronzo e menefreghista, ma non mi sembrava proprio.
N.E:"Amo chi è? Chi è che ti fa sorridere così di prima mattina?" Mi chiede Nad con moltissima curiosità.
Io:"È Ciro." Dissi bloccando il telefono, appuntandomi mentalmente che avrei dovuto rispondere dopo. Nad e Silvia mi guardarono sconvolte. Mi ero dimenticata che loro lo conoscevano, lo avevano conosciuto all'IPM, praticamente erano stati tutti dentro eccetto me, ma non m'importava la loro reputazione, a me importava solo come si comportavano con me e si comportavano bene.
Io:"Eddai ragazze, non è così male." Dissi provando a tranquillizzarle, ovviamente senza riuscirci.
S.C:"Non è che ti sei innamorata?" Mi chiese Silvia guardandomi maliziosamente.
Io:"No stupida e poi sono fidanzata con un ragazzo di Miami."
S.C:"E questo Ciro lo sa?" Mi chiede indagando. Io annuì e recuperai il telefono per rispondere.

Io: Buongiorno Ricci, grazie. A oggi pomeriggio allora, passa una buona giornata.

Dopo ciò, entrai a scuola con le mie amiche pronta per un nuovo primo giorno di scuola.

Pov's Ciro
Dopo quel messaggio la giornata cambiò radicalmente. Mi ero svegliato male come tutti i giorni, dormo sempre poco e male, ma grazie a lei non vedo l'ora di andare a lavorare perché so che dopo la vedo.
Mi alzo e vado a farmi una doccia per poi vestirmi con una tuta nera e una maglietta bianca.
P.R:"Buongiorno Ciro, oggi vai a lavorare in quella topaia?" Mi dice mio fratello Pietro. Io annuisco, non ho voglia di parlare con lui.
P.R:"E sentiamo, preferisci lavorare 8 ore al giorno per avere quattro spicci quando puoi non fare niente ed essere ricco? Sei proprio la vergogna della famiglia!" Mi urlò mio fratello. Inutilmente cercai di scacciare la rabbia, ma un pugno in faccia gli arrivò lo stesso.
Io:"Basta! Mi hai rotto il cazzo! Io me ne vado da qua, non cercarmi." Dissi andando in camera per fare la valigia e digitai il numero di Edo.

Io:"Edo, per favore, posso stare da te per un po'?"
E.C:"Certo Ciro, non devi nemmeno chiederlo. Sai già dove sono le chiavi di scorta, sistemati nella stanza di fianco a quella di Azz. Ci vediamo dopo in officina. Oggi passa Carmine a prenderla e la porta a casa.

Ringraziai il mio amico e chiusi la chiamata. Caricai tutta la mia roba in macchina e guidai fino a casa Conte. Non ringrazierò mai abbastanza Edoardo.
Arrivato in casa, sistemai le mie cose e siccome erano già le 13 e gli altri tre sarebbero arrivati intorno alle 13.40, decisi di preparare il pranzo. Preparai la pasta al pomodoro e la carne, niente di eccezionale, m almeno avrebbero mangiato.
Dopo circa 40 minuti, puntuali come un orologio, i ragazzi entrarono in casa e rimasero allibiti nel vedere tutto pronto. La prima a parlare fu Azzurra.
A.C:"Cosa vedono i miei occhi! Ciro grazie, non dovevi disturbarti!" Disse dandomi un bacio sulla guancia, tutti questi contatti però iniziano ad infastidirmi, infondo nemmeno ci conosciamo.
E.C:"Hai sistemato le tue cose Ciro?" Mi chiese Edo, mentre Carmine e Azzurra ci guardavano confusi.
Io:"Si. E a proposito, grazie Edo, non so come farei senza di te." Dissi al mio migliore amico. Edo mi abbracciò e poi ci sedemmo a tavola.
A.C:"Ma perché sistemare le cose?" Chiese Azzurra.
E.C:"Ciro starà qua per un po'." Disse Edo, sua sorella quasi si strozzò con l'acqua e successivamente annuì alzandosi e trascinando Carmine in camera. Chi li capisce è bravo.

Il migliore amico di mio fratello Where stories live. Discover now