Capitolo 2: Quella è mia.

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Oggi era sabato e ciò significava che lunedì avrei ricominciato scuola. Fortunatamente nel fine settimana mio fratello non lavorava, cosi potevo passare del tempo con lui.
Mi stropicciai gli occhi e mi stiracchiai, per poi scendere in cucina a fare colazione. In cucina c'era Edo, girato di spalle, ancora mezzo addormentato.
Io:"Buongiorno fratellone, hai dormito bene?" Gli chiesi dandogli un bacio sulla guancia.
E.C:"Buongiorno amore, si tu? Mettiti un pantaloncino almeno, stanno arrivando Ciro e Carmine." Disse voltandosi verso di me, per poi soffermarsi sulla maglietta. Io finì la mia tazza di latte e andai in camera a mettermi un pantaloncino, quando sentì suonare il campanello.
Io:"Edo, se è Carmine digli di salire!" Urlai a mio fratello.
C.D.S:"Arrivo bambolina!" Mi urlò in risposta il mio migliore amico. Quando entrò in stanza, si soffermò pure lui sulla maglietta. Ma che hanno tutti? Inarcai un sopracciglio in cerca di risposte, che però non ottenni.
Io:"Ciao amore mioo" Gli dissi dopo lo stato di trance. In risposta lui mi abbracciò fortissimo. Mi era veramente mancato il mio migliore amico, le videochiamate non erano sufficienti considerando anche il fuso orario.
Dopo l'abbraccio decidemmo di andare in salotto dai due ragazzi, infondo volevo stare anche con mio fratello.
Una volta entrata in salotto, salutai Ciro che mi squadrò da capo a piedi.
C.R:"Quella è la mia maglietta." Affermò lui. Ora capisco perché Edo e Carmine mi hanno guardata shockati.
Probabilmente le mie guance erano color rosso acceso e se avessi potuto mi sarei sotterrata, ma mi limitai a parlare.
Io:"Scusa, non sapevo fosse tua, l'ho trovata nell'armadio di Edo. Se vuoi la lavo e te la restituisco." Gli dico abbassando lo sguardo.
C.R:"Tranquilla piccerè, te la regalo. Vedilo come un ben tornata a casa." Mi disse sorridendo. Lo ringrazai e successivamente mi sedetti sul divano.
E.C:"Ricci, se ci provi con mia sorella ti prendo a calci in culo per tutta Napoli." Esordì Edoardo.
Ricci? Quel cognome non mi era nuovo..
Ma certo! Don Salvatore Ricci è il boss di Napoli e dintorni e lui è suo figlio minore. Probabilmente sbiancai, perché attirai lo sguardo di tutti e tre i ragazzi.
C.D.S:"Che succede Azz? Ti senti male?" Mi chiese gentilmente Carmine, mentre Edoardo mi guardava interrogativo e Ciro stringeva i pugni.
Io:"No, è tutto a posto. Edo tranquillo, non potrebbe provarci con me anche perché sono fidanzata." Dissi rivolgendomi prima a Carmine e successivamente a mio fratello.
E.C/C.D.S:"Sei fidanzata? E quando avevi intenzione di dirmelo?" Dissero in coro Edoardo e Carmine per poi scoppiare a ridere.
Io:"Smettetela gelosoni! È un ragazzo americano, si chiama Cameron." Dissi diventando rossa, dato che tutti e tre i ragazzi davanti a me mi fissavano intensamente.

Pov's Ciro
Quella ragazza aveva capito chi ero. Ormai da lei ero etichettato come 'il figlio del boss' e la cosa mi dava particolarmente fastidio. So che era la realtà dei fatti, ma che lei mi etichettasse così non lo sopportavo. Nemmeno mi conosceva e già pensava male di me. Non ero come mio padre, ho passato tutta la vita a cercare di essere diverso da lui e ci ero riuscito. Avevo un lavoro onesto e una casa mia,  certamente non era una reggia ma in fin dei conti ci stavo solo per dormire dato che se non ero a lavorare ero qua.
Io:"Azzurra, dato che non ti conosco, parlami un po' di te." Dissi, cercando di fare conversazione.
A.C:"Va bene. Mi chiamo Azzurra Conte come sai, ho 17 anni, studio lingue al liceo di Napoli e sono stata a Miami per un viaggio premio siccome hanno notato le mie doti spiccate nell'apprendimento. Mi piace suonare e cantare, infatti so suonare il pianoforte e gioco a pallavolo da circa 9 anni. Tutto qua." Disse sorridendo. Era una ragazza piena d'interessi e io volevo conoscerla meglio.
A.C:"Ora parlami di te."
E.C:"Ragazzi, io e Carmine andiamo a fare la spesa, non fate disastri mi raccomando." Ci avvertì Edo, lasciando un bacio in fronte alla sorella che, in risposta, annuì e loro uscirono di casa.
Lei mi guardò, in attesa di una risposta alla mia domanda.
Io:"Mi chiamo Ciro, Ciro Ricci. Ho 18 anni, ho smesso di studiare in terza superiore per andare a lavorare e staccarmi economicamente dalla mia famiglia, sono figlio del boss di Napoli e anche se non è una presentazione con i fiocchi non posso cambiarlo anche se vorrei. Oltre i motori non ho altre passioni. Vengo spesso giudicato per la mia famiglia e questo mi da enormemente fastidio." Le dissi, facendo riferimento all'episodio precedente.
A.C:"Non mi piace giudicare in base alla famiglia, non tutti sono fortunati nella vita, ma penso che tu sia una persona estremamente forte se hai deciso di staccarti da loro. Insomma, non penso sia facile farlo ma sembra che tu ce l'abbia fatta ed anche se non ti conosco ti ammiro, è raro vedere una cosa del genere qua." Mi disse guardandomi negli occhi.
Mi stupì di quel discorso, infondo non era così superficiale come sembrava. Probabilmente anche lei aveva sofferto molto nella vita ed è per questo che non mi giudicava. Non sapevo completamente la storia di Edo, non si è mai voluto aprire più di tanto e l'ho sempre rispettato, ma so che ha sofferto molto e che sua sorella è sempre stata la sua ancora.
A.C:"Vuoi qualcosa da bere? Secondo me quei due insieme faranno notte al supermercato." Mi disse facendo una risatina. Io annuì e lei si alzò a prendere i bicchieri e la coca cola.
Ora che l'osservavo meglio era veramente bella. Capelli biondo cenere, occhi come il mare e un fisico da modella, sicuramente avrà la fila di ragazzi dietro, ma di questo non m'importa niente, infondo è pure fidanzata. La ringrazai e quando, dopo circa due ore, arrivarono gli altri due, cucinammo e mangiammo tutti insieme. Lei rideva e scherzava con entrambi e sembrava così serena, fino a quando ricevette un messaggio che le fece spegnere la luce negli occhi.

Pov's Azzurra
Stavo ridendo e scherzando con Edo e Carmine, siccome Ciro non è uno molto scherzoso, finché non mi arrivò un messaggio. Un suo messaggio.
X: Sto arrivando a Napoli.

Il migliore amico di mio fratello Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon