- ITALIAN - hoping this cold blue water scrubs me clean and spits me out again

XXV

A Harry piace cantare per lui, gli piace raccontargli storie. A Louis piace ascoltarlo mentre legge, ma gli piace ancora di più quando Harry parla solo, perché la sua voce è sempre calma e non parla mai troppo velocemente, cosicché lui possa capire. Per lo più, però, a Louis piace solo ascoltare, ed è strano perché di solito è quello che parla, riempiendo la stanza con la sua presenza, ma le cose sono diverse ora e Harry capisce ed è buono. Va bene.

"Ti ricordi questi?" Gli chiede Harry una mattina, sfiorando con le dita il tatuaggio della corda di Louis mentre si muove per indicare l'ancora sul suo polso.

Louis contrasta le labbra, gli occhi socchiusi e la lingua che sporge un po' mentre si concentra, cercando di trovare il ricordo ovunque sia sepolto nel profondo del suo cervello. Alla fine, con uno sguardo di disperazione e sconfitta, scuote la testa, gli occhi diventano più vitrei di minuto in minuto.

"Va tutto bene," lo rassicura Harry velocemente, accarezzandogli la guancia, anche se non sembra che vada tutto bene. "Significa solo che sono la tua ancora. Proprio come tu sei la bussola che mi guida," spiega lentamente, premendo delicatamente le dita sulla bussola di Louis. Louis lo guarda con curiosità, come se non sapesse nemmeno come ci sia arrivato sulla sua pelle. Sembra frustrato quando alza lo sguardo su Harry, gli occhi vitrei sembrano dire mi dispiace, mi dispiace così tanto, non riesco a ricordare, mi dispiace così tanto.

Harry lo tiene stretto e sussurra: "Va tutto bene. Va tutto bene, Lou. È solo un mucchio di inchiostro, comunque. L'importante è che ti amo, okay, e anche tu mi ami, giusto?"

Louis annuisce velocemente, premendo il suo palmo freddo sul petto di Harry. Certo che ti amo, dice il gesto. Harry bacia il suo naso freddo e lo lascia riposare, aspettando che si addormenti per lasciare che il suo viso si rilassi e si sgretoli.

Non vuole davvero che Louis lo veda piangere.