XIX

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Louis è silenzioso ultimamente. Non perché sia ​​timido o altro: gli ci vuole solo un po' più di tempo per elaborare le parole ed è ancora più faticoso per lui parlare con frasi complete tutto il tempo.  Parla ancora, certo, ma la maggior parte delle sue comunicazioni avviene tramite sorrisi, annuimenti e scosse di testa. Di recente ha anche usato il segnale del pollice in su.

A Harry non importa. Certo, è strano non avere la dolce vocina di Louis che riempie le sale, sempre una palla di energia incontrollabile, ma è ancora dolce, coccoloso e sfacciato e questo è tutto ciò che conta.

Tutte le mattine comincia chiedendo a Louis: "Di che colore sei oggi, boo?"

È un sistema che hanno inventato, come i semafori, perché per Louis è più facile tenere traccia di tre colori rispetto alle emozioni individuali.

Il verde è una buona giornata, Louis è vigile e in vena di compagnia, cartoni animati e forse anche pancake.

Il giallo significa okay.  Il giallo significa: "Sono apposto, ma potrei non esserlo più più tardi" o viceversa. Nei giorni gialli, Louis è un po' più lento;  gli ci vuole un po' di più per parlare, un po' di più per elaborare le parole di Harry.  Il giallo significa niente compagnia, musica tranquilla, coccole e tanto tè.  A volte, nei giorni gialli, Harry legge per lui, mantenendo la voce bassa e regolare, le dita intrecciate con quella di Louis.

Il rosso è una brutta giornata - il rosso è quando il dolore alla testa è quasi insopportabile, è il silenzio radiofonico e Louis impiega fino a dieci minuti per rispondere ad una singola domanda, e talvolta non lo fa per niente. Il rosso è Harry che mette scaglie di ghiaccio nella bocca di Louis perché non riesce a mandar giù nient'altro.  Il rosso è Louis che si aggrappa a Harry come se fosse un'ancora di salvezza, come se fosse l'unica cosa che lo tiene qui.

Oggi è un giorno rosso. Harry può dirlo subito, perché ci vogliono quasi venti minuti per svegliare Louis in modo reattivo, e anche a quel punto i suoi occhi palpitano come se fosse fisicamente incapace di tenerli aperti e questo fa soffrire il cuore di Harry, per quanto sembra terribilmente debole.

In prima serata, però, dopo che il cielo è passato dal blu, al rosa, al viola, il rosso di Louis è diventato giallo. Harry può dirlo; Louis è molto più vigile, ha l'energia per andare in bagno da solo (Harry lo accompagna comunque, nonostante le deboli proteste di Louis perché non è un bambino, Harry.) È anche più tenero quando si accoccola più vicino a lui, quando lo raggiunge e passa una mano tra i suoi capelli.

Louis è sdraiato su un fianco, gli occhi puntati su quelli di Harry. Harry guarda indietro, incrollabile - sa dallo sguardo negli occhi di Louis che è veramente qui, che guarda davvero Harry.  Stava solo osservando, come se stesse cercando di ricordare ogni dettaglio del viso del riccio.  A lui non importa, però; dopotutto, sta facendo lo stesso.

Sentendo un'improvvisa ondata di affetto, Harry sorride gentilmente, mettendo una mano sull'avambraccio di Louis per assicurarsi che lui sia presente, sia per terra, e tende l'altra mano in un piccolo gesto, agitando le dita. Hey, ti amo. Il calore si riversa nelle sue viscere quando Louis annuisce - ha visto, è qui, è qui con me, la sua mente sollevata canta ancora e ancora - dà a Harry un piccolo pollice in alto, gli angoli della bocca che si agitano e non deve parlare per far sapere ad Harry cosa significa.

Lo so. Ti amo anche io.

- ITALIAN - hoping this cold blue water scrubs me clean and spits me out againDonde viven las historias. Descúbrelo ahora