- ITALIAN - hoping this cold blue water scrubs me clean and spits me out again

IX

"Allora," inizia piano, così piano che non è nemmeno sicuro che Harry lo abbia sentito, ma la testa del riccio scatta verso di lui quasi immediatamente.  "Io, um. Penso di aver deciso."

La postura di Harry si irrigidisce visibilmente e spegne la tv, girandosi in modo da poter guardare Louis frontalmente. "Okay," dice, annuendo a scatti e, merda, sarà più difficile di quanto avesse sperato.

E tutto in una volta, Louis non può farlo.

Non è abituato a piangere così tanto ma ora sembra che ci sia una scorta infinita di lacrime in attesa di scendere sulle sue guance, perché non riesce a farlo.
Non vuole morire, ma morirà lo stesso.
Non vuole che gli aprano la testa, ma se non lo fanno probabilmente morirà prima; ma non vuole vivere più a lungo se significa restare a letto per mesi e mesi, rimanendo incosciente e lontano dai suoi giorni, svegliandosi senza sapere dove si trova. Ma se dice la verità ad Harry, lo ucciderà perché sa che lui vuole che provi. Harry vuole esaurire ogni singola possibilità, e se facessero a modo suo lascerebbe che frugassero nel cervello di Louis e lo pompassero di veleno se ciò significasse tenerlo in vita, e Louis sa che lo fa con buone intenzioni, ma non è lui quello con il cancro.

"Ehi, ehi, forza," prova a calmarlo Harry, strofinando cerchi sulla sua schiena con la mano. "Harry," ansima, sbirciando attraverso le ciglia che sono pesanti e gocciolanti di lacrime, "Harry, non voglio che mi scavino in testa."

"Lou," mormora Harry comprensivo, le dita che gli passano tra i capelli, afferrandolo come se avesse paura che Louis stia per svanire. "Piccolo, so che hai paura ma-"

"No, Harry," piagnucola afferrando le spalle di Harry e spingendosi in alto in modo da poterlo guardare negli occhi. "No."

Harry trema, gli occhi vitrei mentre guarda Louis impotente.  "Che cosa vuoi dire, Lou?"

"Voglio dire, non voglio che mi frugino in testa, o che mi alimentino con droghe attraverso un tubo o altro. Non voglio perché so che andrà a finire male, non importa altro Harry, non sono sicuro di volere  essere in giro quando ciò accadrà" Louis espira tremante.

"Lou," sussurra Harry, sbattendo le palpebre incredulo. "Sei... vuoi morire?"

Louis scuote velocemente la testa.  "Certo che no, ma lo farò comunque, Harry, non capisci? E sono così spaventato ma non voglio... non voglio soffrire più di quanto già non debba fare, cazzo. Non so se ha senso ma è solo... non lo so, Harry, non lo so e mi dispiace." Le sue parole sono solo piccoli sussulti prima che Harry lo afferri per il mento e lo baci, forte, come se fossero a corto di tempo. E beh, lo sono.

"Mi dispiace," geme Louis quando Harry si allontana con le guance arrossate. "Ti amo così tanto e mi dispiace, e capisco se non vuoi restare."

La fronte di Harry si aggrotta confusa. "Cosa vuol dire, se non voglio restare?"  La sua faccia si sbriciola mentre si rende conto del senso. "Oh, piccolo," sospira, accogliendo Louis tra le sue braccia. "Sai che non me ne andrei mai. Non ti lascerei mai cazzo, mai."

Louis è sull'orlo di un attacco di panico, cercando disperatamente di trasmettere il suo punto a Harry.  "Ti rendi conto che andrà male, giusto? Andrà male, Haz. Diventerà davvero, davvero brutto e tu dovrai... come, prenderti cura di me e sarà orribile." La sua voce è appena un sussurro.

"Davvero pensi che me ne andrei adesso?"  Harry sembra ferito. "Non importa, Lou. Mi prenderò cura di te. Starò con te per sempre, okay? Ti ho promesso il per sempre e lo intendevo davvero."

"Lo intendi ora, ma te ne pentirai," protesta Louis tremante.

Harry si limita ad avvicinarsi a Louis, baciandogli i capelli. "Sei così coraggioso, piccolo. Ti amo così tanto. Sei così coraggioso, Lou. "

Louis sbatte le palpebre, confuso. "Non sei arrabbiato?"

Harry scuote la testa, prendendo entrambi i polsi di Louis in una mano e tenendoli abbassati.  "Non sono arrabbiato. Spaventato, sì. Ma non arrabbiato."  Chiude gli occhi, premendo insieme le loro fronti. Sta ancora tremando un pochino. "Davvero, davvero spaventato."

"Anch'io," dice Louis con una vocina sottile, le ciglia svolazzanti contro la guancia di Harry.

Restano così per un po', le fronti strette nel silenzio, respirando l'aria l'uno dell'altro.