15 [01]

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Corsi incontro all'esercito di Chitauri, abbattendoli uno dopo l'altro;

tirai un calcio in pieno petto a quello che sembrava il millesimo Chitauri, facendolo volare contro un'auto rovesciata, e qualche attimo dopo lo scudo di Steve volò a tutta velocità verso di lui, colpendo al torace e uccidendolo.

"Posso chiuderlo!" disse Nat "Qualcuno mi riceve? Posso chiudere il portale." La buona notizia risuonò nelle mie orecchie come se fosse stata musica.

"Fallo!" urlò il Capitano "No, aspetta!" Li interruppe Stark. Steve ed io ci scambiammo uno sguardo confuso. "Tony, quelle cose continuano ad uscire. Dobbiamo fermarle" cercò di far ragionare Stark.

"Ho qui un missile. Esploderà tra meno di un minuto" ci informò Stark "E so esattamente dove spedirlo."

"Stark, sai che sarebbe un viaggio di sola andata." disse Steve, facendomi ribaltare lo stomaco. "Risparmiati il resto per la prossima volta, J", disse Stark prima di interrompere le comunicazioni.

Alzai lo sguardo e vidi un'armatura rossa seguire il raggio di luce proveniente dal Tesseract, diretta nello spazio. Furono minuti interminabili, aspettavamo qualsiasi tipo di segnale da Tony nella speranza stesse bene.

"Stark?" parlai nel mio auricolare, "Stark, ci sei?" Mugugnai per la frustrazione quando non ricevetti una risposta.

Per favore fa che sia vivo.

Fissai il portale, pregando silenziosamente che Stark ricomparisse da un momento all'altro. Non gli ero molto affezionata, ma non lo volevo di sicuro morto. Magari a volte si comportava come un idiota arrogante e non eravamo esattamente partiti con il piede giusto, ma a prescindere da tutto ciò, era un brav'uomo.

"Chiudilo" parlò Steve. Un nodo mi si formò nello stomaco una volta che le parole lasciarono la sua bocca, una volta realizzato che non ce l'avrebbe fatta.

Abbassai la testa, gli Avengers non sarebbero mai stati completi senza di lui.

"Figlio di puttana.." disse Steve sottovoce, facendomi alzare la testa di scatto. Strizzai gli occhi, e qualche attimo dopo vidi la sua armatura rossa cadere rapidamente dall'alto.

"Non sta rallentando." disse Thor iniziando ad oscillare il Mjölnir; ma proprio nel momento in cui stava per prendere il volo, Hulk lo precedette, afferrando Stark e atterrando accanto a noi.

Thor gli strappò via la maschera dal casco. "Respira?" chiese Steve. Tutti noi rimanemmo zitti guardandolo giacere immobile tra le macerie, gli occhi chiusi e all'apparenza privo di segni vitali.

Dal nulla, Hulk si lasciò sfuggire un ruggito. "Oh, che diavolo!" Tony si svegliò di scatto cogliendoci di sorpresa. "Cos'è successo? Vi prego, ditemi che nessuno mi ha baciato"

"Ed è tornato." dissi, facendo ridacchiare Steve, "Sarò onesta con te. Mi piacevi molto di più quando eri là fuori." Scherzai, costringendo Stark a fissarmi confuso.

Steve scosse leggermente la testa, e un sorriso sollevato si diffuse sul suo viso. "Abbiamo vinto." ridacchiò "Va bene! Buon lavoro, ragazzi. Semplicemente, facciamo in modo che non succeda più nulla per un po'" esultò Stark, facendomi alzare gli occhi al cielo, "Avete mai provato lo Shawarma? C'è un posto a circa due isolati da qui, non so cosa sia, ma voglio provarlo."

"Non abbiamo ancora finito" sbuffò Thor "Giusto", disse Stark, "E poi andremo allo Shawarma" concluse Tony.

***

Tornammo sull'Helicarrier con la pancia piena e orgogliosi per la vittoria. Avevamo vinto.

Ma perché sentivo di avere più domande rispetto a prima?

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora