Belfegor

1.3K 113 189
                                    

Yoongi non avrebbe dovuto essere lì. Impugnava tremante la sua spada, che era di fatto l'unica cosa che poteva proteggerlo dai pericoli a cui stava andando incontro.

Si trovava di fronte alle porte dell'inferno. Non poteva stare con le mani in mano: alcuni angeli erano tenuti prigionieri, e quando gli era giunta notizia sapeva che che doveva andare a salvarli.

Camminare in mezzo ai demonacci era tanto disgustoso quanto spaventoso: troppo deboli per attaccarlo, si limitavano a guardarlo con sguardi schivi e maligni, sibilando maledizioni.

"Cosa ci fa qui un angioletto come te?" Chiese la guardia davanti all'entrata del palazzo oscuro, e Yoongi si irrigidì.

"Sono Gabriele, la virtù della diligenza. Lasciami entrare, demone." parlò con determinazione. L'altro rise divertito "E perchè mai dovrei ascoltarti? Non sei nessuno per me."

"Io sono un angelo-" "Io seguo solo gli ordini dei peccati capitali." Yoongi sospirò preoccupato, il tempo stringeva. Sfoderò la spada, puntandola verso la guardia. "Se dovessi usarla, ti ucciderebbe. È una spada bianca, forgiata dall'energia bianca del paradiso. Non costringemi ad usarla."

Il demone inaspettatamente sfoderò la sua spada, colpendo quella della virtù. Gabriele cadde a terra, e un calcio ben assestato in pancia gli fece perdere i sensi. 

Riaprì gli occhi, nell'oscurità. A terra, si alzò in fretta, rendendosi conto dei suoi dintorni.  "Devo aiutare quegli angeli" pensava freneticamente, in agitazione.

"Qualcosa non va?" una voce spettrale e ferma chiese, facendo spostare lo sguardo di Yoongi sul suo possessore, che aveva la testa lievemente piegata verso il lato.

"Mammone." strinse la mascella l'angelo, infastidito. "Cosa ci faccio qui?"  l'agitazione non lo abbandonava, e si sommava al disorientamento.

"Dovrei essere io a farti questa domanda. Cosa ci fai qui?" Hoseok alzò un sopracciglio, mettendo le braccia conserte e sollevò il mento. "Sono qui per salvare Erathaele e Cassiele." rispose Yoongi, portando la mano all'impugnatura della spada.

Non trovò niente.

Accidenti, doveva essere caduta quando era svenuto. Perchè era così debole? Era bastato un semplice colpo di spada di un demone per metterlo allo stremo. Come era possibile? Non era nemmeno un peccato, e lui era una virtù. Avrebbe dovuto essere in grado di affrontarlo.

Le parole di Amone gli tornarono in mente. No, non poteva dare davvero retta alle parole di un peccato, a maggior ragione perchè desideravano farlo cadere, fargli perdere la fede.

"Chi?" Mammone chiese, non sembrando particolarmente interessato né tanto meno a conoscenza dei nomi degli angeli.

"Gli angeli della mitezza che avete catturato e rinchiuso" specificò Yoongi, cauto dell'altro demone, visto che non poteva che scappare, in caso di pericolo.

"Ah" sogghignò Hoseok, "Quegli stupidi che hanno provato a fermare Amone" ridacchiò poi.

"Cosa gli avete fatto? Dove sono ora?!" l'angelo parlò preoccupato, e il peccato di avarizia continuò a guardarlo divertito.

"Rilassati, Gabriele. Sono ancora vivi. Cosa ti importa però, sono angeli della mitezza. Non capisco tutta questa tua ansia. Lascia che sia la virtù della mitezza ad occuparsene, no?"

Yoongi lo squadrò. "Non scherzare così con me, Mammone. Lo sai che mi fa male." disse, parlando pacatamente.

Il demone rispose "Tanta gente pensa di poter venire qui e fare quello che vuole. In tanti pensano di poter fermare Amone, ma falliscono. Ti ricorderai sicuramente Samiele, la virtù della sobrietà. Ha fatto una brutta fine... non trovi?"

the fall :: taehyung x readerWhere stories live. Discover now