Lucifero

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Si alzò dal letto, ancora con la testa dolorante e tirò un forte respiro. Salutate il resto delle virtù, si imbattè in uno dei suoi aiutanti.

"Taehyung... scusami. So che ultimamente è richiesto solo il tuo aiuto, ma abbiamo ancora una missione per te. Un uomo è sul punto di uccidere sua moglie..."

L'angelo annuì, rassicurando l'altro. "Andrò. Non ti preoccupare"

°

Arrivato sul posto, vide subito l'uomo rabbioso pronto ad attaccare. Si precipitò di fronte a lui, prendendo la sua faccia tra le mani che emanavano energia bianca e tiepida. A primo impatto, all'uomo si spense la furia negli occhi.

"Ti prego, calmati. Non fare questo alla madre dei tuoi figli. Non sei meglio di lei, può decidere di lasciarti se vuole. Sii umile, usa la saggezza e vivi per i tuoi figli." Parlò dolcemente come al suo solito, sospirando in sollievo alla vista dell'uomo adesso tranquillo, che piangeva tra le sue mani al pensiero di ciò che stava per fare.

Recitava dei confusi scusa, mi dispiace, e Taehyung gli posò una mano sulla spalla, anche se egli non se ne rese conto. "Dio ti perdonerà, buon uomo. L'importante è pentirsi dei propri peccati."

Un improvviso battere di mani sorprese l'angelo, che corrucciò le sopracciglia in confusione. "Ma bravo, Raffaele, non ne sbagli nemmeno una."

Una voce disse sinistra uscendo dalle tenebre. Taehyung sgranò gli occhi. Un demone? L'inferno non doveva essere chiuso e controllato? Come era possibile che qualcuno fosse uscito?

"Che c'è? Non parli? Ti ho fatto un complimento! La tua prestazione negli ultimi tempi? Assolutamente spettacolare! È qualcosa di cui dovresti andare fiero, dannazione!" Il demone ringhiò ferale verso l'angelo, che strinse la mascella in irritazione.

"Cosa ci fa un essere deplorevole come te fuori da quello sgradevole posto?! Tornatene da dove sei venuto se non vuoi che finisca la tua vita qui!" Taehyung tirò fuori la sua spada bianca, lucente e con il pugnale d'oro, minacciosa puntata verso il demone.

"Sei ancora più bello quando sei arrabbiato, Lucifero" sogghignò la creatura, guardando come l'angelo si lasciò cadere a terra.

"Co- come hai detto?" Sussurrò insicuro, portandosi una mano al petto. Rilasciò un gemito tra i denti, sentendo di nuovo il dolore alla testa, e al petto, aggiunto adesso a innumerevoli voci che gli urlavano nel cervello.

"Ahh!" Urlò lui, buttando le mani al pavimento, sperando che il dolore sparisse al più presto.

"Cosa vuoi da me? Cosa mi hai fatto?"

"Ricordi questo?" Disse meschino tirando fuori un pugnale dalla tasca, e ci volle poco prima che Taehyung si rendesse conto che era lo stesso che gli era stato conficcato nel petto.

Un tonfo al cuore.

"L'inferno ha bisogno di un sovrano. Qualcuno che possa liberarci dalla prigionia in casa nostra, e soprattutto qualcuno di forte. Ricercando, ho realizzato che chi meglio di un angelo caduto per prendere il posto?"

L'angelo boccheggiò in terrore "Pensi davvero che mi lascerò corrompere così? Perchè dovrei cadere per te o gli altri sporchi demoni??"

"Lascia che ti spieghi cos'è questo. Pugnale del peccato. Sei una virtù, e grazie al mio intervento, il tuo peccato salterà fuori in breve tempo"

"Bugiardo!" Disperato, Taehyung accusò.

"Vedremo" ridacchiò l'altro sinistro "Presto capirai che non esistono fratelli, aiutanti, tutte quelle smancerie. Li farai inchinare al tuo cospetto, aspetta solo qualche giorno, Lucifero!"

the fall :: taehyung x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora